Capitolo 19

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Prima di riuscire ad addentare quel gustoso cornetto il telefono squillò ed io sbuffai alzando gli occhi al cielo. Risposi senza vedere chi fosse.

"Ehi Sel, sono Lily, sono rimasta a dormire da John, scusa se non ho avvertito, ci vediamo più tardi all'università?"

Chiese lei e sembrava essere di fretta così confermai e chiusi la telefonata. Tornai nella cucina dal mio caffè caldo ed il cornetto anonimo. Finii entrambi e mi sentii sazia e soddisfatta. Dopo essermi lavata indossai dei jeans chiari con degli stivaletti neri e una maglia nera con il giubbino di pelle. Entrai in macchina e arrivai velocemente all'università. Parcheggiai e mi guardai intorno, c'era tantissima gente. Respirai quella fresca aria che mi riempì i polmoni e dentro di me sperai di non incontrare Alex, sicuramente ci saremmo ignorati e non volevo affrontare niente quel giorno, volevo andasse tutto bene per la serata con Damien e la sua famiglia e speravo di non piangere almeno quel giorno. Mi incamminai verso l'entrata ma prima che potessi varcare la soglia qualcuno mise le mani sui miei occhi facendomi vedere nero. Odiavo questo genere di cose.

"Chi sono?"

Ovviamente avevo riconosciuto quella voce. Misi le mie mani sulle sue e mi girai sorridente.

"Hai ragione, non so modificare la mia voce."

Disse lui indignato e mi fece ridere.

"Come stai?"

Le sue mani finirono sui miei fianchi facendomi avvicinare al suo corpo e non capivo se la cosa mi piacesse o mi mettesse in imbarazzo.

"Bene e tu? Mi sembri felice!"

Sorrisi e lui sorrise ancora di più.

"Hai ricevuto il cornetto? Non ti avevo fatto nulla per il compleanno e non siamo neanche stati insieme, era il minimo."

Mi sciolsi a quelle parole che mi sembrarono così dolci e lo abbracciai ringraziandolo.

"Non capivo chi avrebbe potuto mandarlo, grazie davvero!"

Corrucciò un attimo la fronte e poi parlò.

"Chi avrebbe dovuto mandarlo? - rise - a meno che non hai ammiratori segreti."

Scherzò ed io sorrisi. Non ne avevo, ma di sorprese inaspettate e anonime ne avevo già ricevute.

Damien era una persona così dolce e mi piaceva questo suo lato così premuroso, lo apprezzavo davvero. Dopo aver sciolto l'abbraccio, gli sistemai una ciocca di capelli fuoriuscita dal ciuffo e lui sorrise guardandomi estasiato. I suoi occhi si erano illuminati quando feci questo gesto così spontaneo e abbassai lo sguardo sorridendo.

"Andiamo."

Mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e ci incamminammo dentro l'istituto. La giornata passò velocemente, mi incontrai con Lily e rimanemmo a mangiare nel bar dell'università, visto che avremmo avuto entrambe lezione nel pomeriggio. Non vidi Alex, neanche una misera traccia ma scacciai questo pensiero immediatamente. Dopo l'ultima lezione del giorno io e Lily tornammo a casa e ci buttammo a peso morto sul divano.

"Cazzo, che giornata di merda!"

Esclamò.

"Delicatissima!"

Risi e mi rialzai.

"Dove vai?"

Chiese osservando i miei movimenti.

"Stasera ho un'elegante festa di beneficienza quindi devo andare a comprare un vestito decente per la serata, mi accompagni?"

Alzai un sopracciglio e la osservai. Era stravaccata sul divano, doveva aver avuto una giornata pesante.

A complicated story // #Wattys2021Where stories live. Discover now