Capitolo 20

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Harry chiuse violentemente la porta alle proprie spalle, nel mentre Draco e Michael lo stavano ancora fissando a bocca aperta, restando immobili.

Come diamine aveva fatto Potter ad arrivare lì? Ma soprattutto, come caspita era possibile che sapesse tutto quanto?!

"E così questo locale è tuo, vero Malfoy?! Mentre tu Michael sei il suo assistente."

Harry mosse la testa avanti e indietro, come se volesse far capire che se lo doveva aspettare.

"Harry ti possiamo spiegare!" Disse Michael avvicinandosi per poi provare a toccarlo su un braccio, una cosa che però Harry non gradì affatto.

"Non toccarmi!" Ringhiò.

A quel punto, Michael si irrigidì, in quanto non se lo aspettava proprio.

Draco allora lo guardò trafiggendolo con lo sguardo.
"Harry ti prego ascoltaci!"

"No!" Gridò furioso. "Non ho nessuna intenzione di sentire quel che avete da dire, chiaro?"

"Harry noi non ti abbiamo ingannato." Disse Michael facendo uno sguardo supplichevole. "Draco in realtà voleva solo osservarti, niente di che!"

"Come no! Tutte scuse le vostre."

I suoi occhi verdi come un prato fiorito in primavera, erano veramente delusi. Harry si fidava ciecamente di Michael: adesso però tutto era andato a farsi fottere.

"È la verità!" Continuò Michael.

"Beh, non ci credo!" Urlò il moro.

"Quindi che cosa vuoi fare?" Domandò subito Draco con una nota di panico.

"Me ne vado!" Disse arrabbiato. "Con questo posto ho chiuso e nessuno mi farà cambiare idea!"

Draco rimase senza parole.

"No! Non puoi farlo Potter! Non te lo permetterò!"
Gridò infuriato: l'idea di perderlo un'altra volta, oltre a farlo letteralmente impazzire, lo faceva innervosire.

"Ah no? E chi lo dice? Tu?"

"Smettila Potter!"

"Perché? Non ha senso la mia presenza qui!"

Gli occhi grigi del biondo si infuocarono e le sue nocche si strinsero maggiormente.

"Sì, invece!" Gridò.

"Me ne vado! Addio a tutti e due, stronzi!"

Detto questo, Harry uscì dalla porta sbattendola con forza, nel mentre Draco guardò il giovane con uno sguardo altrettanto sconvolto.

Perché? Perché proprio adesso Harry doveva scoprire tutto? Dannazione!

La sua reazione però era prevedibilissima e Draco sapeva che il moro avrebbe reagito malissimo.

Se un pò lo conosceva, sapeva anche che non sarebbe tornato indietro. Draco quindi sentì un forte groppo in gola e decise così di rincorrerlo.

Doveva parlarci a tutti i costi, anche se rischiava di essere denunciato e sbattuto ad Azkaban, la prigione per i Maghi e le streghe.

Nel frattempo, fuori dal locale, pioveva a dirotto: Harry quindi evocò un ombrello dai colori rosso/oro che ricordavano la sua Casa ad Hogwarts, i Gryffindor.

Quanto gli erano mancati quei momenti. Nonostante tutte le difficoltà che ci furono in quei sette anni, a partire dalla presenza di Lord Voldemort, quelli furono i suoi anni migliori, senza ombra di dubbio.

Era immerso fra tutti questi pensieri, quando una voce affannata lo chiamò, facendolo voltare.

Draco lo stava raggiungendo, fregandosene altamente della pioggia e dei suoi vestiti del tutto fradici.

"Harry aspetta!" Disse con il cuore a mille.

"Che cosa vuoi Malfoy?!"

Draco si fermò difronte a lui per poi guardarlo intensamente.

"Ti prego ripensaci. Non te ne andare per colpa mia. Infondo sei bravo come cameriere!"

Harry sbuffò. "Stai solo perdendo il tuo tempo Malfoy, non riuscirai a convincermi!"

Draco allora gli afferrò i fianchi e si avvicinò maggiormente a lui, che nel frattempo era rimasto immobile con il fiato sospeso per tutte le emozioni contrastanti che stava provando in quegli attimi infiniti.

"Harry." Disse con voce calda e bassa. "Non voglio farti del male. Tu sei davvero importante per me."

A quel punto Harry si rigirò dall'abbraccio e posando le mani sulle sue spalle lo trafisse con lo sguardo.

"Ah sì? Beh, dimostralo allora se ci tieni così tanto!"

Harry non aveva assolutamente idea di che cosa stava per accadergli: infatti, improvvisamente, il bellissimo biondo, gli afferrò il volto con entrambe le mani per poi arpionarglielo e baciarlo con passione.

A quel punto Harry spalancò completamente gli occhi: ma quella volta non fece assolutamente nulla per sottrarsi a quelle dolci labbra che sognava da una vita.

Anche se...

"No, no." Disse gemendo forte nel bacio. "Non posso, Draco, non posso."

Harry lo allontanò debolmente da se stesso, nel mentre Draco aveva gli occhi lucidi e il cuore martoriato.

"Non posso essere attratto da un uomo come te. Tu non sei quello giusto ed io non ho bisogno di questo, perciò lasciami in pace. Sono stato abbastanza chiaro?" Disse con voce spezzata: il moro in realtà si era invaghito di lui, ma non riusciva ad ammetterlo.

Draco quindi scosse mestamente la testa.

"No Harry, no. Io lo so che tu mi desideri ed è così anche per me. Non rinuncerò mai a te, a noi. Ti dimostrerò giorno per giorno quanto ci apparteniamo! Harry io ti amo!" Disse stringendogli le braccia.

"Basta, lasciami stare!"

A quel punto Harry si smaterializzò e Draco, preso da una crisi di nervi, scoppiò a piangere accasciandosi sul marciapiede per poi sedersi vicino al muro e piangere tutte le sue lacrime.

Drarry ~ The man of my life [MPREG]Where stories live. Discover now