3. Tu non sei con me

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5 marzo

Caro Niccolò

Da quanto non ti scrivevo?
Una settimana? Tre?
Probabilmente anche di più.

In questo arco di tempo sono cambiate davvero tante cose, o magari sono cambiata solamente io.
Non ti scrivo da tanto e sento il bisogno di raccontarti tutto.

È successo l'impossibile, davvero di tutto.

Sai, ho preso anche una sospensione a scuola..

Già, io che avevo sempre avuto un comportamento rispettoso nei confronti dei professori, mi sono ritrovata a passare una settimana a casa per aver fatto male ad una compagnia di classe, come la chiama la preside.

Il fatto è che, come so io, ma anche tu, quella non è solo una mia compagna di classe.
È la ragazza che ha sempre cercato di sminuirmi da quando ci conosciamo, che ha sempre provato a farti allontanare da me..

Me ne sono sempre fregata dei suoi insulti, ma in tua assenza, non so davvero cosa mi sia preso.

"Sapevo che prima o poi ti avrebbe lasciata, con quello schifo di aspetto fisico che ti ritrovi"

Le sue parole mi rimbombano ancora nella testa, sai?

Mi fanno ancora male come la prima volta che le ho sentite, il dolore che mi si forma nel petto è lo stesso.
Eppure se ci fossi stato tu, tornata a casa avrei avuto due braccia a stringermi forte forte, mentre invece mi sono beccata le urla di mia madre che credo siano arrivate in America.

Ogni tanto mi trovo a parlare con Adriano, mi ha solo detto che starai lontano da qui per un po', e che posso dare a lui le tue lettere.

Non so se hai letto quelle precedenti, ma spero che tu lo faccia.. anche se quello in cui spero di più è il tuo ritorno.

Te la ricordi la torta al cioccolato che mi facevi sempre? Quella con sopra i pandistelle sbriciolati?

Ammetto che mi lamentavo e non poco del fatto che solo guardando quella torta sentivo il mio peso salire, ma non sai cosa darei adesso per vederti indaffarato in cucina mentre ti sporchi ovunque di cioccolata e panna montata.

Sto spesso rintanata in camera mia, il più delle volte chiusa a chiave per non sentire le urla di mia madre.
È arrivata a supplicarmi di mangiare qualcosa, all'inizio s'incazzava, ora non le è rimasto che chiedermi il favore di mangiare anche il minimo giusto per non svenire.

Ho sempre detto che appena quel numero sulla bilancia sarebbe calato, mi sarei sentita finalmente bella.
Il numero non è più lo stesso, è molto più basso, ma non mi vedo bella.

Che senso ha sentirsi bella se tu non sei con me?

Se non ci sei tu a ripetermi che non vuoi che cambi perché sono bellissima ugualmente?

Che senso ha tutto questo senza di te?

Ieri sono stata a pranzo da nonna, ha iniziato a farmi duemila domande.
Innanzi tutto mi ha fatto un enorme ramanzina perché sono "sciupata", come dice lei, poi mi ha chiesto di te.

Le sei sempre stato simpatico, ti ha sempre considerato un ragazzo d'oro e, come dico sempre, nonna non sbagli mai.

Mi fa ancora male sentirmi chiamare dai miei familiari come mi chiamavi tu, oltre wendy ovviamente.
Solo perché sono di Napoli ti sei adattato abbastanza il mio dialetto, ma preferisco mille volte il tuo accento romano marcato.

"Nenna ti passo a prendere dopo e dormi da me, okay?"

Il tuo ultimo messaggio nella mostra chat prima che litigassimo un ultima volta.

Nenna, Nennè, amo', Giù, Wendy..

Quanto mi manca sentirmi chiamare così, non ne hai idea.
Non sai cosa darei per tornare indietro, ma capisco che tutto ciò che devo fare, è aspettarti.
Perché tu tornerai, vero?
Tornerai mai ad amarmi come prima?

-tua Giusy

Vivi tu per me Where stories live. Discover now