XI. Lily

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Marlene esce dal bagno vestita nella sua uniforme di Quidditch.
《Quindi sei sicura di voler invitare James al Lumaparty?》
Sorrido al nome che abbiamo dato scherzosamente alla cena a cui ci ha invitate Lumacorno.
《Sono sicura.》
《Sono fiera di te. Ma gli dirai che è un vero appuntamento o che è una cosa tra amici? Sai che i ragazzi queste cose non le capiscono se non gliele dici apertamente.》
《Penso che gli lascerò il dubbio e non gli dirò nulla. È già tanto che io abbia trovato il coraggio di invitarlo.》
Afferro la mia giacca e me la infilo addosso, poi prendo la sciarpa.
《Andiamo?》
《Si.》
Apro la porta della camera e quando scendiamo dal dormitorio femminile troviamo i ragazzi che ci stanno già aspettando.
Marlene mi fa l'occhiolino.
《Sir, ti devo parlare di una cosa.》
《Certo, dimmi.》
《È una cosa personale.》
Il ragazzo alza le spalle.
《Tutto ciò che mi devi dire puoi dirlo anche davanti a James.》
Ugh. Sirius è un idiota.
James gli tira una pacca sulla spalla.
《Ehi, vuole parlarti in privato, quindi io e Lily ce ne andremo gentilmente e vi lasceremo discutere.》
Grazie, James, almeno tu.
《Grazie James.》 Gli sorride Marlene, che si ferma nel corridoio per parlare a Sirius. L'argomento personale di cui vuole parlare per lasciare me e James da soli è  come si vestiranno venerdì sera al Lumaparty, anche perchè non si fida delle abilità di Sirius di vestirsi nel modo appropriato per un evento formale.
Io e James proseguiamo.
《Strano che tu venga ad un allenamento di Quidditch, è la prima volta?》
《No, in verità la seconda. La prima volta è stato il provino da cercatrice di Marlene al secondo anno.》
《E cosa ti spinge a venirci di nuovo?》
Sento il viso andarmi a fuoco.
《Volevo parlarti di una cosa.》
《Oh, se riguarda il nostro compito da Caposcuola lascerò prendere a te ogni decisione, lo so che pensi che io non ne sia in grado e concordo assolutamente.》
《No, non si tratta di quello. Anche se ora che ci penso è meglio che prenda davvero io tutte le decisioni.》
Il ragazzo ridacchia e si gratta la nuca.
《Quindi di che cosa mi volevi parlare?》
《Volevo chiederti se vorresti venire con me alla cena di Lumacorno questo Venerdì.》
Grande Lily, così si fa. Calma e tranquilla.
In realtà sto morendo dentro, ma dettagli.
James si ferma in mezzo al corridoio, rosso in volto come non l'avevo mai visto.
《È un appuntamento? O una cosa tra amici? Sono una frana in queste cose, scusa.》 Continua a grattarsi la nuca e si fissa la punta delle scarpe.
Marlene me lo aveva detto.
Mi mordo le labbra e mi costringo a parlare.
《Un appuntamento? Se ti va bene.》
James sposta lo sguardo verso di me e i nostri occhi si incontrano.
《C-certo che mi va bene. Va più che bene!》 Scoppia in una risatina nervosa.
Gli sorrido, imbarazzatissima.
《Bene. Non vedo l'ora. Allora io vado in biblioteca.》 A sotterrarmi dopo questo momento imbarazzantissimo.
Almeno è stato un successo.
Mi volto e cammino velocemente dalla parte opposta a quella per andare nello stadio di Quidditch, ma sento i passi di James seguirmi.
《Lily, aspetta.》
Mi supera con una corsetta leggera e si mette davanti a me, appoggiando la scopa al muro.
Voglio che questo momento imbarazzante finisca.
《Cosa c'è?》
Il ragazzo posa una mano tremante sulla mia guancia, poi si abbassa leggermente e unisce le nostre labbra in un bacio.
O. Mio. Dio.
Sto baciando James Potter.
Porto le mani dietro il suo collo e lo stringo a me.
Il bacio continua per pochi secondi, poi lui si fa indietro, con un sorriso enorme sul volto.
《Wow.》 Sussurra, facendomi scappare una risatina. 《Ora devo proprio andare, o la McGranitt mi ucciderà. Ci vediamo dopo?》
Non riesco a trattenere il sorriso.
《A dopo.》
James riprende la sua scopa, correndo via.
Mi volto a guardarlo e lo stesso fa anche lui, facendomi un cenno di saluto.
Alzo anche io la mia mano e lui sorride, per poi voltarsi e andare.
Mi appoggio al muro e scoppio a ridere, stavo trattenendo troppa tensione.
Marlene e Sirius iniziano a correre nel corridoio, fino a raggiungermi.
《NON CI POSSO CREDERE!》 Esclama Sirius, saltando da un piede all'altro.
Marlene mi stringe in un abbraccio e caccia un urletto.
《Ce l'hai fatta! E non solo!》
Si stacca dall'abbraccio e mi guarda con aria consapevole.
Sirius mi appoggia il braccio sulla spalla, stringendomi il fianco al suo.
《Vedi, Lily cara, penso che a James farebbe piacere vederti sugli spalti, e penso anche che ora tu sappia il motivo. Quindi, per favore, vieni a vederlo?》
《Per favoore James apprezzerebbe. E anche io e Sirius lo apprezzeremmo davvero molto.》 Marlene mi stringe dall'altro lato.
《E va bene.》
Sirius è il primo che mi lascia andare.
《Si! Ne vale la pena, te lo giuro.》
Marlene annuisce, appoggiando la testa al mio braccio, dato che non arriva alla spalla.
《Alla fine di ogni allenamento James si toglie la maglietta.》
Il viso mi va nuovamente a fuoco.
《Per chi mi hai preso? E poi non siete in ritardo?》
Provo a svicolare in questo modo.
《Hai assolutamente ragione, per questo ci dobbiamo muovere.》
Marlene monta sulla sua scopa e sfreccia fino allo stadio, mentre io e Sirius corriamo.
Non appena arriviamo vediamo la professoressa McGranitt fare la ramanzina a Marlene per il suo ritardo, poi la lascia andare, concentrandosi su James, che amplifica la sua voce per farsi sentire da tutti.
《Quest'anno abbiamo una nuova battitrice, Octavia Baston, del secondo anno. È un piacere averti qui con noi. Il resto della squadra invece rimane immutato, dato che avete tutti nuovamente passato le selezioni. L'anno scorso abbiamo vinto, ma dobbiamo apportare alcune modifiche al nostro gioco, dato che dobbiamo cogliere di sorpresa i nostri avversari per poter vincere. Oggi quindi studieremo dei nuovi passaggi con la Pluffa, mentre Killian lavorerà con Octavia spiegandole le nostre tecniche. Marlene, ti libero il boccino e puoi provare a prenderlo, se non ci riesci fa niente.》
Sembra così sicuro di sé.
Io e Sirius ci sediamo sugli spalti, mentre i ragazzi della squadra si dispongono nelle loro posizioni e la professoressa libera le palle, poi viene da noi.
《Sirius, fai il tuo lavoro da cronista.》
Sirius mi sorride e si amplifica la voce.
《James Potter, il capitano della squadra di Grifondoro, oggi è in fiamme! Non l'avevo mai visto così risoluto, si direbbe quasi che i Grifondoro hanno in pugno la vittoria di questa Domenica! Ma saranno ancora così sicuri quando scopriranno chi è il nuovo misterioso cercatore di Serpeverde? Di sicuro non avrà la stessa presenza della cercatrice di Grifondoro, la McKinnon, che è specializzata nell'attirare l'attenzione con i suoi modi strani di prendere il boccino! Potter sta per fare gol, e lo fa! Grande Potter! Qui mi nasce un dubbio però: è Potter che è troppo bravo, o il portiere che è un pò scarso?》
La McGranitt lo fulmina con lo sguardo.
《Scherzo! Scherzo! Sono tutti bravissimi. Eccezionali, oserei dire. Guardate come la nostra nuova battitrice colpisce il Bolide! Micidiale, se arriva in testa ad un Serpeverde gliela spacca. Mi piace!》
《Finite!》 La McGranitt gli fa tornare la voce normale. 《Basta così, Sirius.》
《Andava bene?》
《Domenica voglio meno battute su Potter, la Mckinnon e i Serpeverde, ma per il resto andava bene.》
Sirius mi guarda ridendo e insieme assistiamo a tutto l'allenamento.
《Per oggi abbiamo finito, grazie a tutti. Octavia, davvero brava, per Domenica sei sicuramente pronta. Marlene, ottimo lavoro a prendere il boccino, puoi rimetterlo via, grazie.》
Si sfila la parte superiore della divisa e con quella si asciuga il volto dal sudore.
Non male.
《Che cosa ti aveva detto Marl?》 Mi sussurra Sirius all'orecchio, con una risatina.
Lo spingo sulla spalla e scendo dagli spalti, per poi aspettare James all'uscita.
《Ehi. Ti ho vista sugli spalti. Grazie per essere venuta.》
Mi volto e trovo un James arrossato dalla fatica,  dall'imbarazzo o forse entrambe le cose.
Mi infilo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e alzo le spalle.
《Non è niente.》
《Non è vero. Mi ha fatto piacere.》
Mi sorride e anche io ricambio.
《Ho visto una parte di te diversa dal solito. Eri concentrato e hai dato il meglio.》
《Forse perchè volevo anche impressionare qualcuno.》
Mi scappa una risatina.
Quando sono accanto a lui mi sento una ragazzina. E forse lo sono davvero.
《Ora sono gelosa.》
Anche lui ride e distoglie lo sguardo.
《Domani sera come mi devo vestire? Non voglio metterti in imbarazzo vestendomi in modo inadeguato.》
Spiega, arrossendo ancora di più di quanto non lo fosse prima.
Iniziamo a camminare vesto il castello.
《Dovremmo vestirci in modo elegante. Io indosso un abito bianco.》
Lui annuisce.
《Pantaloni neri  e camicia bianca vanno bene? Se no ho uno smoking, ma dopo potrei sembrare davvero troppo elegante.》
《Vanno benissimo. Come mai James Potter possiede uno smoking?》
Si passa una mano tra i capelli, tentando di portare indietro il suo ciuffo ribelle.
《I miei genitori mi hanno obbligato a prenderlo, dato che ogni tanto per lavoro ospitano serate importanti e ci devo essere anche io.》
《Che lavoro fanno?》
《È imbarazzante. Lavorano nel settore della cosmetica dei maghi.》
Scoppio a ridere.
《Te l'ho detto. È imbarazzante.》
《No, è imbarazzante il fatto che tu faccia schifo in Pozioni, mentre è letteralmente il lavoro dei tuoi genitori.》
Lui si rilassa leggermente.
《Ehi, è una questione attitudinale, non centra la genetica. E i tuoi genitori cosa fanno nel mondo babbano?》
《Lavorano in un'azienda non molto importante. Niente di spettacolare.》 
《Hanno fatto te, questo si che è spettacolare.》Mi fa quel sorriso che usa quando sta dicendo cose incredibilmente stupide, ma questa volta non trovo la forza di criticarlo, dato che sono sommersa da... amore?
No, impossibile.
È vero, James mi piace, ma non sono innamorata di lui, no?
《Scusa, era una battuta stupida.》
Ha interpretato il mio silenzio come una negazione.
《No, dai, era carina.》
《Lo pensi davvero?》
《Più o meno.》
Ridiamo entrambi. 
Nel mentre siamo arrivati davanti al dipinto della Signora Grassa.
《Uovo di fenice.》 Lo diciamo in coro e poi ci guardiamo sorridendo.
Il quadro ci fa passare.
《Io vado a darmi una lavata. Ci vediamo a cena?》
《Va bene. A dopo.》
《Ti abbraccerei, ma faccio un pò schifo.》
Rido leggermente e lo abbraccio comunque.
In effetti puzza di sudore, ma è ovvio, ha appena fatto un allenamento di un'ora.
Mi stacco dall'abbraccio e gli sorrido, per poi salire nel dormitorio femminile.
Cammino fino ad entrare nella mia stanza, dove ci sono Mary e Alice, che parlano animatamente.
《Ehi.》
Appena mi vedono smettono e si voltano verso di me.
《Come è andata? James ha detto di si, vero?》
《Esatto!》 Esclamo felice.
Mi siedo sul mio letto, togliendomi le scarpe.
《Come è andata? Racconta!》
Marlene entra nella stanza.
《Aspettatemi! Voglio sentire anche io. Mi faccio una doccia veloce e arrivo.》
《Ma tu sai già tutto!》
《Fa niente, voglio un momento di condivisione tra amiche, okay?》 Si toglie la divisa rimanendo in mutande e reggiseno, mettendo gli abiti sporchi nel cesto delle cose da lavare, poi premde dei vestiti, come al solito neri, dall'armadio e si infila in bagno.
《Veloce!》 Urla Mary.
Mary si sdraia sul suo letto, prendendo il libro di incantesimi e sfogliandolo.
《Settimana prossima abbiamo la verifica, vero?》
Alice annuisce.
《Si, ma dovremmo essere pronte, con tutte le lezioni che stiamo facendo tra di noi.》
《Lo spero. Adoro le nostre lezioni private, anche se mi arrabbio tantissimo quando non riesco a fare le cose. È un modo divertente e utile per impiegare il tempo che altrimenti avrei sprecato giocando a dadi o a scacchi con Magda.》
Marlene esce dal bagno con indosso solo i pantaloni e un reggiseno nuovo, e con un asciugamano in testa per non far gocciolare i capelli bagnati.
《Ci sono. Lily, puoi iniziare.》
Si siede accanto a me a gambe incrociate, mentre si friziona i capelli con l'asciugamano.
Mary si siede sul letto di Marlene, che è accanto al mio, ed Alice si sdraia con la testa sulle sue cosce.
《Eravamo solo io e lui, nel corridoio dell'aula di Trasfigurazioni, e gli ho chiesto se volesse andare con me al Lumaparty. Non gliel'ho chiesto usando proprio il termine Lumaparty, ma il succo è quello.》
《E ha detto di si.》
《Aspetta, aspetta. Prima mi ha chiesto se fosse un appuntamento i una cosa tra amici.》
《E tu?》
《Gli ho detto che era un appuntamento!》 Mi scappa un gridolino di felicità e anche le altre ragazze urlano, persino Marlene che ha origliato la conversazione.
《Ommmioddio Lily, sono così felice per te! Hai un appuntamento!》Esclama Mary.
《Non è ancora arrivata la parte bella, credetemi.》 Dice Marlene, e le altre si zittiscono per lasciarmi parlare.
《Gli ho detto che sarei andata in biblioteca, ma lui mi ha fermata e mi ha baciata!》 Altre urla generali.
《Non ci posso credere! Tu hai visto tutto?》
Marlene annuisce.
《Tutto tutto. Persino le loro auree che si fondevano in una, come direbbe la professoressa Cooman.》
Scoppiamo tutte e quattro a ridere.
《Okay. Ora tocca a me, dato che questo è un momento di condivisione.》 Dice Mary.
《Centra mio fratello?》
《Si. Mi ha detto che se le cose tra di noi vanno bene nelle vacanze di Natale vuole invitarmi a casa sua. A casa tua. Nel tuo letto, in verità, dato che tu rimani qui, Marl.》
Guardo Marlene, che inarca le sopracciglia e assume un'espressione scettica.
《Il mio letto è tuo, basta che non ci facciate cose sconce sopra.》
Scoppiamo tutte e tre a ridere, mentre Marlene guarda Mary.
《Sei sicura che non ti dia fastidio il fatto che esca con tuo fratello?》
《Sono sicura. Mi da fastidio il fatto che lui sia superficiale con te, però se a te va bene anche a me va bene.》
《La prossima volta che andiamo ad Hogsmeade gli chiederò di avere una relazione seria, va bene?》
《Va bene.》
《Okay, ora vado io. Io e Frank queste vacanze di Natale andiamo in Francia, a trovare dei miei lontani parenti, poi andiamo a Parigi da soli a visitare la città. Dicono che sia il posto più romanitico del mondo.》
《Lo sappiamo, siete anime gemelle, non c'è bisogno che ce lo mostriate ogni singolo secondo.》 Dice Mary facendo dei grattini alla testa di Alice.
《E tu e Sirius?》
Marlene alza le spalle.
《Va tutto bene, anzi, sono felice perchè si sta lasciando alle spalle i suoi problemi familiari e si sta impegnando seriamente nella nostra relazione.》
《Sono felice per te. Insomma, eravamo tutte preoccupate che ti usasse come un passatempo e mi fa piacere che ci siamo sbagliate.》 La rassicuro, prendendola per mano.
《Lily Evans. Tu ti sbagli un pò troppo spesso.》
Ridacchio.
《Cosa intendi?》
《Ti sei sbagliata anche su James, mi pare.》
Scoppiamo tutte in una fragorosa risata.
《Hai proprio ragione, dovrei ascoltarti più spesso.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniWhere stories live. Discover now