~Capitolo 27~

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Angelica

Sette anni dopo
"Ma dove cazzo è finito?"
Camminavo nervosamente su e giù per il soggiorno del mio appartamento.
Era un open space collegato ad una piccola cucina.
Tutto era arredato in chiave moderna. Una porta finestra portava ad un terrazza con vista sulla cittá.
Buttai il telefono sul divano dopo aver controllato se aveva risposto ai miei messaggi.
"Vaffanculo"
Dissi rivolta al cellulare. Come se lui avesse qualche colpa.

"Quando torna lo ammazzo! Lo mando dritto all'inferno"
Continuai a lamentarmi, stringendo i pugni e camminando per la stanza.
Dopo sette anni di relazione lui pensa di poter ignorare i miei messaggi?
Mi sedetti sul divano, cercando di calmarmi.

Erano quattro anni che io e Beck convivevamo in una casa qui a Londra.
Era un appartamento abbastanza piccolo, ma per due giovani che avevano appena iniziato a lavorare andava più che bene.
Dopo la Grammar School, ero andata al college per approfondire lo studio delle lingue.
Adesso lavoravo come traduttrice da un paio d'anni, presso una grande multinazionale francese.
Beck anche si era dimostrato molto bravo nello studio delle lingue e, dopo l'università, aveva iniziato ad insegnare il tedesco nelle scuole superiori.
Sinceramente mi dava fastidio che trascorresse tutto quel tempo con delle adolescenti in piena tempesta ormonale, ma mi fidavo ciecamente di lui.
Tutto quello che avevamo condiviso quelle ragazze potevano sognarselo.
E poi Beck aveva conservato la sua indole da angelo, per niente incline al tradimento.

"Giuro che lo strangolo"
Esclamai controllando il cellulare per l'ennesima volta.
Doveva tornare alle otto, perchè quel giorno aveva un uscita con mio fratello e gli altri suoi amici, ma ormai erano le nove passate.
Anche Greyson non mi rispondeva cosa che mi faceva imbestialire.
Avevo chiesto a Lindsay ma lei era ancora a lavoro in quel momento.

Sì perchè alla fine Lindsay e Greyson erano diventati una coppia a tutti gli effetti.
Lui adesso lavorava come pompiere, non chiedetemi da dove gli fosse venuto in mente di farlo, e Lindsay come cameriera nel ristorante della sua famiglia.
Vivevano insieme anche loro, in un appartamento vicino il luogo di lavoro di Lindsay.

Susy invece si era fidanzata con un ragazzo che aveva incontrato al college, Austin.
Mi era un po' dispiaciuto quando si era lasciata con Josh, ma anche Austin mi stava molto simpatico.
Inoltre sembrava un bravo ragazzo, quindi perfetto per la mia amica.
Dopo il college entrambi avevano iniziato a lavorare come architetti nello stesso studio.
In effetti Susy era sempre stata portata per il disegno e l'assoluta precisione.

Sono felice di dire che Andrew invece era ancora in pirgione.
Infatti, il giudice dopo il processo l'aveva condannato a vent'anni di reclusione.

In quel momento sentii delle chiavi girare nella serratura.
La porta si aprì e comparve Beck. Il mio, presto ex, fidanzato.
"Ehi Ange"
Mi salutò sorridente
"Ehi Ange un corno! Dove cazzo sei stato? Perchè non rispondevi al telefono? Mi hai fatto preoccupare!"
Mi avvicinai con le braccia incrociate, lanciandogli uno sguardo furente
"Andiamo fuori"
Disse lui senza rispondere alle mie domande.
Mi prese per un braccio e mi trascinò sul terrazzo.
"Non voglio andare fuori! Parla adesso"
"Dai seguimi che ti spiego"
Disse Beck aprendo la porta finestra e uscendo.
Io lo seguii di malavoglia.

Lo vidi fissare il cielo, che oggi sembrava molto più ricolmo di stelle.
Con le luci della cittá solitamente si vedeva ben poco, ma quella sera il firmatorio era davvero
splendido.
Beck si passò una mano tra i capelli e si voltò verso di me.
"Ho fatto tardi perchè sono andato in chiesa, a pregare"
So che voi sarete molto sorpresi per questa cosa, ma non è così strano che un ex-angelo andasse in chiesa di tanto in tanto.
"E perchè non mi hai avvertito?"
Chiesi risentita
"Perchè volevo farti una sopresa, amore mio"
"Mmmm"
Mormorai poco convinta
Lui sorrise. Mi prese le mani e mi fece appoggiare alla balaustra.
Poi mi abbracciò da dietro

"Guarda il cielo"
Mi sussurrò
"Sai che io non ti ho ancora perdonato?"
"Angelica sei proprio testarda a volte. Guarda il cielo e sono sicuro che mi perdonerai"
"Se lo dici tu"
Commentai scettica.
Alzai comunque lo sguardo, e per poco non svenni.
Sulla volta celeste, c'era una scritta formata dalle stelle.
Si erano allineate come a formare un enorme costellazione.
Un'immagine bellissima, quasi quanto il suo messaggio
"Mi vuoi sposare?"

Mi girai incredula verso Beck
'Si! Certo che lo voglio!"
Strillai con le lacrime agli occhi
Lui sorrise e mi abbracciò, per poi baciarmi.
Io strinsi le braccia intorno al suo collo, rispondendo al bacio con entusiasmo.
Ero la persona più felice della Terra.

"Amore! E io che ero incazzata perchè avevi fatto tardi!"
Esclamai per poi baciarlo di nuovo
"Beh, mi è servito un piccolo aiuto divino per fare una cosa del genere"
Disse lui ridendo
Poi si staccò da me per inginocchiarsi
"Mi faresti l'onore di indossare questo anello?"
Sfilò dalla tasca dei jeans una scatolina in velluto rosso.
Dentro, adagiato su un piccolo cuscinetto nero, c'era un anello davvero bellissimo.
Una base d'oro bianco, su cui erano incastonati tre diamantini dalla forma quadrata.
Brillavano quanto le stelle di quella serata.
Io avvicinai la mano sinistra, e lui mi infilò il gioiello all'anulare.
"Adesso siamo legati per sempre"
Disse prendendomi per l'altra mano, lasciandomi ammirare il mio nuovo anello.

"Non posso crederci. Questo è il secondo giorno più bello della mia vita!"
Esclamai euforica
"E quale sarebbe i primo?"
Chiese Beck riattirandomi verso di lui
"Il giorno in cui ci siamo risvegliati in Paradiso"
Risposi sorridendo
"Tu sei la persona che rende la Terra il mio Paradiso"
Sussurrò lui
Poi mi baciò di nuovo, stringendomi a sé. Le sue braccia forti mi facevano sentire protetta. I suoi baci esprimevano tutto l'amore che provava per me.
Il suo nuovo angelo.

Angelica all'inferno {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora