capitolo 3

185 17 7
                                    

t/n's pov

quando finimmo la colazione ci mettemmo a pulire la cucina. dopodiché io mi andai a fare una doccia. chiusi la porta a chiave, mi svestii e entrai nel box doccia. aprii il getto d'acqua e mi ci misi sotto. sentivo le goccioline scendere dalla mia schiena. da sempre, quando ero stressata o a disagio, una doccia calda alleviava tutte le preoccupazioni. stesi per quelli che potevano essere minuti come potevano essere ore. quando stavo sotto un getto d'acqua bollente perdevo la cognizione del tempo. uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio. entrai in camera mia, poi ricordai: non avevo vestiti. cavolo, e ora? l'unica cosa che potevo fare era chiamare Juuzou, ma ero in accappatoio. riflettei. alla fine decisi che gli avrei rubato qualche vestito. ne approfittai dato che lui era fuori per una commissione e mi intrufolai in camera sua. aprii l'armadio e presi una felpa, dei jeans e un paio di boxer. non era proprio il massimo ma meglio di nulla. mi vestii e mi asciugai i capelli. guardai l'orario: erano le 10 e ancora mancavano due ore al ritorno di Juuzou, perciò mi misi le scarpe, afferrai il lettore mp3 che tenevo nei pantaloni del giorno precedente e uscii a fare una passeggiata. 

persa tra i miei pensieri non mi ero accorta che avevo fatto non so quanta strada ed ero arrivata alla sede della CCG, dove Juuzou era stato convocato. mi sedetti sulla panchina davanti all'edificio e mi misi a leggere il libro che mi ero portata. ero così concentrata che circa un'ora dopo non mi ero accorta che Juuzou mi stava fissando da un quarto d'ora pieno. alzai lo sguardo e mi accorsi della sua presenza. "perché indossi i miei vestiti?" chiese. "mi sono fatta una doccia. strano ma vero, pure i Ghoul si lavano" risposi, scherzando. mi sentivo particolarmente di buon umore quel giorno. "d'accordo... sono arrivati i tuoi vestiti" aggiunse lui indicando uno scatolone per terra. "Bene. allora torniamo all'appartamento. gradirei levarmi questa roba allegra di dosso" ribattei. così mi alzai e ci dirigemmo al nostro alloggio. non appena entrammo presi lo scatolone e con le unghie strappai il nastro adesivo che lo sigillava. poi quasi non svenni per l'orrore. erano tutti pantaloncini corti e crop top aderenti. odiavo gli stereotipi. "stiamo scherzando?! col cavolo che vesto quest'abominio!" urlai arrabbiata. "ok, allora, o questi o i miei vestiti. scegli tu" mi disse Juuzou calmissimo. per lui era facile. non doveva certo vestire in pantaloncini e crop top a tempo indefinito. sbuffai. "per oggi mi tengo questi" dissi, riferendomi ai vestiti che indossavo "poi si vedrà. e comunque ho bisogno di almeno un paio di pantaloni. non posso certo andare all'università con questo schifo" protestai. "d'accordo. c'è un centro commerciale qui vicino. se vuoi oggi pomeriggio ti accompagno a fare shopping" propose lui. ancora stereotipi. "va' al diavolo. porta la carta di credito e il resto lo faccio io" dissi. "d'accordo. sei tu il capo" rispose lui alzando le spalle con aria indifferente. sbuffai. per quanto ancora lo avrei dovuto sopportare? non avevamo nemmeno iniziato e già volevo andarmene. 

"principessina della morte? ok che stai per affrontare una routine stressante, però almeno potresti aiutarmi a cucinare" scherzò Juuzou. "ah ah ah. bella battuta." aprii il frigo e prestli un po' di carne. lui si cucinò dei ravioli e ci sedemmo a tavola. 

dopo pranzo andammo a comprare dei pantaloni decenti e anche una maglietta. uscimmo e ci dirigemmo verso il negozio di cui parlava Juuzou. era di articoli sportivi. bene. entrammo e presi una tuta nera. alla cassa la commessa esordì: "certo che siete proprio una strana coppia". non sapevo se essere offesa o divertita da quella affermazione. "ehm... in realtà siamo colleghi di lavoro." risposi. "oh, capisco. errore mio, perdonatemi" si scusò lei palesemente in imbarazzo. ci porse la borsa con il nostro acquisto e uscimmo. "simpatica la cassiera, vero principessina della morte?" scherzò Juuzou. "che cosa intendi dire?" chiesi. "dico solo che era una commessa simpatica. sei per caso gelosa, principessina?" rispose lui. "ti pare? mi preoccupo per lei che ti dovrebbe sopportare" ribattei infastidita. quel ragazzo mi dava sui nervi. 

tornati in appartamento mi buttai sul letto. nonostante non avessi fatto nulla ero stanca comunque. così presi il libro e mi misi un po' a leggere. le ore passarono senza che me ne accorgessi e verso le sette Juuzou entrò in camera mia. "che cosa fai qui da tutto il pomeriggio, principessina?" chiese. il fatto che usava solo "principessina" e che non aggiungesse "della morte" mi metteva a disagio. non so precisamente per quale motivo. "ho letto." risposi scocciata. "bene. senti che ne dici di andare a mangiare fuori? ho voglia di un bel Happy Meal stasera" propose lui (spazio autrice:Juuzou Suzuya is the new Nico di Angelo lol). "d'accordo" risposi. così mi preparai. mi misi i pantaloni che avevo messo il giorno prima, un crop top verde militare con le bretelle nere, le scarpe e aspettai che Juuzou fosse pronto. qualche minuto dopo di me lui arrivò, vestito al solito con la "sobria" salopette e le ciabatte rosse. "Non puoi vestirti con decenza nemmeno il sabato sera?" protestai. "d'accordo, d'accordo" disse lui. poi si andò a cambiare. poco dopo ritornò con la stessa camicia, dei jeans neri e delle sneakers un poco consumate. "così va meglio, miss moda?" chiese sarcasticamente. "evapora" risposi. uscimmo e ci recammo al fast food che si trovava a una fermata metro dal nostro alloggio. entrammo e andammo a ordinare. "per me un Happy Meal e per la ragazza qui presente un Crspy McBacon" esordì Juuzou. tentai di protestare ma lui mi strattonò il braccio. "che strana coppia" commentò la commessa. "grazie, ce lo dicono in molti. in realtà non siamo una coppia. siamo colleghi di lavoro" ribattei scocciata. "dicono tutti così. poi un mese dopo li ritrovi mentre pomiciano in un angolino come non ci fosse un domani" rispose la cassiera. ci porse lo scontrino con il numero e noi ci andammo a sedere al tavolo.

buona pasqua in ritardo!!!
ho aggiornato, contenti? beh, passando le feste completamente da sol* in compagnia solamente del mio skate e del mio piede dolente ho avuto tempo di scrivere abbastanza capitoli, perciò ecco a voi (in leggerissimissimo ritardo) il terzo capitolo :D

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 05, 2021 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

«quarantine» [Juuzou Suzuya x reader] Where stories live. Discover now