9𖣔 Cara (parte I)

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"Se vuoi capire una persona, non ascoltare le sue parole, osserva il suo comportamento"

ALBERT EINSTEIN

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CARA'S POV

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CARA'S POV


«Cara, sveglia. Dobbiamo andare al lavoro. Muoviti o ti lascio qui!»

Il bussare incessante di mia sorella mi convinse ad alzarmi e a prepararmi per l'ennesimo giorno di lavoro.

Arrivate alla Carlsson, io e Lissa ci separammo, lei raggiunse alcune colleghe alla reception mentre io chiamavo l'ascensore per raggiungere l'ufficio di Alfrey. Purtroppo non c'erano scale per salire e per questo dovevo ingoiare la mia paura.

Bussai per informarlo che ero arrivata, ma non ricevetti nessuna risposta. Sapendo che non dovevo disturbarlo per nessuna ragione, mi sedetti sulla scrivania e notai il post-it che avevo lasciato qualche settimana prima. Era il numero da contattare che mi aveva dato l'avvocato Daniel e, nonostante fossi un poco restia, lo chiamai.

«Chi parla?» rispose una voce calda e calma all'altro capo.

«Salve, sono la nuova segretaria del signor Alfrey...»

«Allora sai che detesta essere chiamato signore. Quel furfante ha saltato gli ultimi due appuntamenti, devo vederlo al più presto. Hai da scrivere, signorina?»

Dopo che ebbi aperto l'agenda sul computer, lo sentii sfogliare velocemente qualcosa e subito riprese a parlare.

«Riesci a portarmelo domani sera alle sei? Altrimenti devo spostarlo a settimana prossima per la sua gioia e il mio futuro tormento»

Balbettai una risposta vaga, perché non ero sicura che fosse compito mio accompagnarlo all'appuntamento. Dopotutto era fuori dal mio orario di lavoro. «Domani sera non ha segnato impegni, ma il mio turno finisce alle...» ignorò completamente il mio commento e cominciò a dettarmi l'indirizzo.

«I futuri appuntamenti vorrei segnarli più avanti, in base a come andrà la seduta. Ultimamente hai notato qualcosa di strano? Un rapido cambio di umore oppure momenti in cui si isolava dalla realtà. Qualcosa che possa aver scombussolato il suo equilibrio magari... Non esitare a dirmi tutto quello che noti, anche se la ritieni insignificante. Non ho idea di cosa ti abbiano detto, ma è vitale che io possa seguirlo sotto tutti gli aspetti della sua quotidianità e tu se la persona al momento a lui più vicina»

«Lavoro qui solo da qualche settimane, ma...» accennai e questo catturò immediatamente il suo interesse.

«Ma? Che è successo?»

«Mi è sembrato pensieroso e preoccupato dopo dei recenti incontri col signor Alec. Probabilmente non sa nemmeno chi sia e forse non c'entra nulla...»

MECCANICA DEL CUOREWhere stories live. Discover now