Capitolo 17 - Il futuro che vorrei

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Lunedì 8 giugno 2020, ore 08:30

«Pronto? Ciao Carlo! Ma figurati, non mi disturbi affatto, mi sei mancato! Dimmi tutto!».

Risentire il mio caro ex professore e relatore, con cui sono rimasta ancora in buonissimi rapporti, in un lunedì mattina come tanti altri lunedì, mi mette di buon umore. Tra l'altro Giuseppe ha un incontro con i vertici dell'opposizione, ed essere da sola al lavoro mi fa sentire sempre un po' più triste.

In questa situazione è sempre difficile riuscire a sentire con regolarità le persone a me care che ho lasciato nel mio Veneto, e quando in un momento libero riesco a vederle attraverso uno schermo o risentire la loro voce, è sempre un po' come tornare a casa, a quel bel periodo trascorso, in questo caso, con Carlo e gli assistenti.

Non dimenticherò mai quanto mi abbia aiutato, quanto sia stato sempre dalla mia parte. Se sono ciò che sono oggi, in fondo è anche grazie a lui. Perchè ha realmente dato luce ad una parte di me che non si era mai mostrata.

La me tenace, la me coraggiosa, la me che non si perde d'animo, la me che ha ben chiari gli obiettivi che vuole raggiungere.

Carlo: «So che stai facendo carriera a Palazzo Chigi, qui parliamo sempre di te, ci manchi tanto! E ogni volta che il Presidente Conte fa qualche discorso o qualche intervista ci diciamo "Giada era lì, Giada gli ha sistemato il discorso!". Sei davvero un orgoglio per noi che ti conosciamo...sono così felice!».

Non si è mai risparmiato nei commenti. Sorrido alzando gli occhi al cielo: forse esagera, ma la sua iniezione di autostima è migliore di qualsiasi caffè doppio, e in fondo ne ho bisogno.

Carlo: «Senti ovvio non ti ho chiamato solo per questo, ho una proposta, ora che sei anche abilitata e ufficialmente psicologa... Dall'Università di Eindhoven è arrivata la conferma di avvio per un progetto di ricerca».

Rimango estasiata ad ascoltarlo. Mi spiega che stanno cercando una persona iscritta all'albo degli psicologi, esperta nella psicologia del lavoro, che abbia già pubblicato su riviste scientifiche. Un progetto che prevede alcune settimane da trascorrere direttamente là, per poter allinearsi e cominciare la fase di sperimentazione.

Carlo: «E' un progetto che permette ad ognuno inserito di continuare senza problemi col suo lavoro. Per esempio, tu potresti fare la psicologa nel tuo studio o lavorare in azienda ma tenere in piedi anche questa cosa, organizzandoti. Tu termini tra qualche mese il tuo incarico a Chigi vero? Perchè io avrei pensato a te, sei l'unica che ha le giuste capacità per farlo».

Rimango per un attimo senza parole. Il trasferimento in Olanda sarebbe solamente per poche settimane, certo, ma inizia il 29 giugno.

Il mio incarico con il Governo termina il 20 luglio. Sarei costretta ad interrompere la mia esperienza qui...tra poco più di due settimane.

Carlo: «Capisco il poco preavviso, ma devo fare il nome della persona scelta entro questa settimana, dunque se rifiuti devo cercare qualcun altro entro venerdì. E' una grande occasione Giada, ti chiedo solo di non sprecarla e non rispondermi subito. Immagino la bomba che ti ho buttato addosso in un periodo in cui sei presa da mille cose... Ci risentiamo mercoledì, ok?».

«Certo Carlo. Intanto ti ringrazio davvero, lo sai, per ogni cosa. Ti voglio bene e salutami tutti, mi mancate!».

Chiudo la chiamata e osservo dalla finestra la piazza illuminata da questo caldo sole estivo, mentre nella mia testa si accavallano un sacco di pensieri.

"Ed ora cosa faccio...".


Mercoledì 10 giugno 2020, ore 20:00

Il sole torna a splendere || Giuseppe Conte FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora