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Sono passati tre mesi,
Mancano pochi giorni alla rapina.
La relazione clandestina tra me e Berlino va avanti.
Abbiamo litigato varie volte ma quasi sempre uno dei due è venuto a chiedere scusa all'altro. Cosa strana e non da Berlino.
Tra l'altro non è facile mantenere una relazione all'oscuro di un intera banda di rapinatori.
Siamo tutti fuori a festeggiare il mio compleanno. Avevo espressamente chiesto di non fare nulla ma a quanto pare mi hanno detto di si solo per farmi stare in silenzio.

Già proprio così.
Oggi 15 Ottobre 1991 ero nata, e nonostante la storia del "Niente informazioni personali", Nairobi non ha resistito stamattina a cantare per tutta casa la canzoncina di buon compleanno.
"Tanti auguri, figliola." Mi dice Mosca abbracciandomi.
Ricambio il gesto di affetto e lo ringrazio.
A pranzo tutti ridiamo e scherziamo non pensando al piano.

Sono tra Nairobi e Berlino, quest'ultimo non fa altro che guardarmi e sorridere.
Nel gruppo le uniche a sapere della nostra relazione sono Nairobi e Tokyo.
Ho legato con tutti ma essendo donne siamo un trio fantastico. 

Il professore ci ha affidato il compito di decidere una maschera da indossare.
Abbiamo scelto tutte rosse e maschera di Dalí, un noto pittore spagnolo che creò delle opere a dir poco fantastiche, o almeno per me ma che devono essere interpretate per capirne a pieno il significato.

Questi momenti credo che saranno un rifugio per me una volta all'interno della Zecca.
Li dentro avremo addosso polizia, i blindati che controllano le finestre ogni ora, i telegiornali che parleranno di noi ogni fottuta ora e avere dei bei ricordi per avere nella testa un minimo di positivismo sarà utile. O almeno penso.
Non ho mai partecipato ad una rapina con ostaggi per giorni. Spero solo di saper mantenere il controllo.

Ci siamo tutti dispersi.
Chi in casa, chi è andato a correre... Ed io invece sono sempre qui, in giardino, il mio posto preferito.
Il posto dove posso godere del cinguettio degli uccellini, la pace della compagna... Insomma la solitudine.
Seduta sotto l'ombra di un albero leggo un libro regalandomi dal professore, tratta la psiche umana.
Regalo molto gradito da me, sempre aperta al nuovo.

"Cosa fai qui sola?" Mi domanda Berlino.
"Mi godo la solitudine, ma la tua compagnia è molto gradita." Dico sorridendogli sincera, distogliendo lo sguardo dal libro.
"Mi dispiace, ma non posso." Lo guardo con un enorme punto interrogativo stampato in faccia e mi dice:"Il professore necessita la mia compagnia, però stasera sempre qui..."
"Ci sarò. " Rispondo semplicemente.
"Ti devo dare una cosa." Dice lasciandomi un bacio fuggitivo.

Sorrido e senza dire nulla se ne rientra in casa mentre io continuo a leggere.
Quando mi alzo da terra sono le 16.30 e noto Mosca che sta prendendo in mano il fucile per fare pratica.
Decido di seguirlo e insieme ad Helsinki che ci aiuta ci alleniamo, e per alleniamo intendo due ore di fila.
Una volta finito, mi vado a fare una doccia.
Pensare che oggi compio gli anni e tra pochi giorni invece sarò all'interno della Zecca a navigare tra le banconote che controllerò rigorosamente.
Tutte banconote da 50.
Nemmeno il fottuto  Presidente avrà tutti i soldi che ci ritroveremo tutti noi.
Tutto andrà bene, cosa può andare storto? Il piano è stato studiato dal professore, ogni singola mossa calcolata. Non so come ma sentirlo parlare del piano, per come ne parla lui, mi crea fiducia.

Le ore passano, e il sole raggiunge la linea orizzontale del paesaggio lasciando spazio al buio pesto leggermente illuminato dalle stelle e dalla luna. Nonostante sia autunno inoltrato ,e di conseguenza l'aria rigida si incomincia a far sentire, raggiungo il nostro posto che ormai ci ospita ogni sera da cinque mesi circa.

Lo trovo li, seduto mentre guarda l'orologio.

"Stavi aspettando me?" Dico sedendomi vicino a lui a terra.
"Solo te..." Dice baciandomi. "Buon compleanno." Dice poco dopo staccandosi dalle mie labbra.
"Grazie." Rispondo sorridendo felice e guardandolo negli occhi.
"Non siamo potuti uscire e fino a ieri non sapevo nemmeno che oggi sarebbe stato il tuo compleanno.
Ad ogni modo... Da quando sei arrivata io ho fatto una cosa per te..."
Mi porge una cartellina marroncina con dei ricami che formano il bordo.
All'interno ci sono dei disegni.

"Io... Sono bellissimi. "
Sorride nel vedere i miei occhi che scorgono ritratti di me stessa.
Ma non solo anche delle mani che si aggrappano a vicenda come a voler tirare su una persona.
"Questo l'ho fatto la prima sera che siamo stati qui insieme e abbiamo parlato."
"Da cosa hai preso spunto?" Chiedo curiosa.
"Da te e Nairobi. Siete così unite."
Delle lacrime incominciano a rigare il mio volto e senza aggiungere altro lo attirò a me baciandolo.
"E pensare che all'inizio mi stavi così sul cazzo." Dico stando ad un millimetro di distanza dalla sua bocca, con la fronte appiccicata alla sua.
"Adoravo farti innervosire. E tutt'ora è così. " Dice facendomi ridere.
Passiamo tutta la serata fuori, nonostante il freddo che si ha in questo periodo.

🕰

Il piano è pronto.
Manca un giorno alla rapina.
Siamo pronti, o così speriamo.
Nairobi ha finito di fare la valigia, domani tutti i nostri effetti saranno nell'hangar con il Professore che si occuperà di farceli avere una volta terminato tutto.
Io invece sono seduta sul bordo del letto con ancora tutte le cose da mettere in valigia.
"Non prepari la valigia?" Scuoto la testa come a volermi risvegliare e gli rispondo.
"Si, ora la preparo."
"Che cosa succede?" Mi chiede sedendosi vicino a me.
"Ho paura di commettere qualche errore. Insomma..." Non mi lascia finire e parla lei.
"Tutta la banda crede in te, in ciò che farai... Come farò a stampare i soldi senza te?" Chiede aprendo le braccia con fare teatrale.
"Entrerò li dentro solo se tu sarai sempre con me." Dico con una punta di tristezza e paura.
"Prometto che sarò sempre lì vicino a te. Sempre.
Andremo avanti insieme." Dice continuando ad abbracciarmi.
E aggiunge:"Devi tirare la donna forte e cazzuta che è in te."
A questa affermazione è come se qualcosa dentro di me si fosse smosso.
Come se mi stesse svegliando e tirando fuori davvero la donna con il carattere che vorrei avere.
Questo suo lato libero ma allo stesso tempo che ha voglia di combattere mi ha sempre affascinato.
Per stare lì dentro ci vorrà una mente fredda, che controlla in modo oggettivo ma soprattutto ci vorrà coraggio  di andare avanti senza impazzire.
Veniamo interrotte da Berlino che si affaccia dopo aver ricevuto un "avanti" da parte di Nairobi che esce lasciandoci soli.

Mi alzo dal letto e prendo la valigia.
Incomincio a mettere tutti i vestiti.

"Ti vedo turbata." Dice scrutandomi per bene prima di dire questa frase. Me ne sono accorta.
"Tu non dubiti di me?" Chiedo e lui inarca un sopracciglio, guardandomi accigliato.
"Dubitare?" Chiede e poi dice:"Di te?" Io annuisco.
"Insomma... Non ho mai fatto un colpo così grosso e ho paura di commettere errori." Dico e lui si alza mettendosi davanti a me.
La sua figura sovrasta la mia.
Non sono molto alta, ma nemmeno tanto bassa.
"Io credo in te e sono sicuro che tu sarai una delle poche del gruppo a tenere la calma."
"Come fai a saperlo?" Lo osservo sfiorandomi le labbra.
Senza pensarci molto lo attiro in un bacio.

Il nostro rapporto è a dire il vero molto strano a volte.
Pur conoscendoci da poco tempo, relativamente, si è dimostrato magnanimo solo con me.
Con gli altri è distaccato, freddo... Insomma ha un rapporto diverso.
A volte abbiamo litigato e per come sono fatta io avrei iniziato a tirargli addosso di tutto e di più mentre lui rimane sempre calmo e cerca di distruggerti ,anziché con le parole urlando, ti parla in modo calmo e pacato.
Forse le parole dette con calma fanno più male poiché agiscono in modo diverso se il soggetto resta impassibile alle tue offese.
Lui non offende ma ti costringe a piegarti al suo cospetto.

Finisco la valigia e andiamo tutti a cena, visibilmente preoccupati persino il Professore che fino a ieri era calmo.
Andiamo tutti a dormire ma in realtà passo la notte con Berlino.
La paura che tutto possa andare storto è sempre più presente ma io credo nel professore, e credo in ciò per cui lui lavora da una vita nel vero senso della parola.

°♡°
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REVISIONATO

Firmato
Animanera🖤

Criminal.~Berlino&Parigi.[REVISIONATO]Where stories live. Discover now