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"Eilà!" salutò Mark appena entrò in casa "C'è qualcuno?"
Nessuno rispose, per cui mio fratello si mise a girare per la casa.
Appena entrò in salotto mi trovò concentrata sulla lettera con la tv accesa.
"Ei Maya! Tutto bene?" mi domandò avvicinandosi a me, poi si accorse della lettera "Cos'è?"
"E-hm...niente" risposi nascondendola "Sei felice di aver vinto?"
Volevo aspettare a dirgli cosa c'era scritto, non avevo le idee molto chiare, non ancora.
"Sì" esclamò lui felice "Ci siamo impegnati tutti moltissimo e questo è il risultato!"
Sorrisi, era bello vederlo contento.
"Ax come sta?" gli chiesi, infatti il Bomber di Fuoco era caduto e si era fatto male alla caviglia, infatti, a metà partita, l'avevano sostituito con Austin.
"Tutto bene" rispose Axel spuntando nel salotto.
"E tu che ci fai qui?" feci stupita con un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Dato che non puoi uscire" iniziò lui "Ho pensato di venire io da te"
Feci la stessa espressione di una bambina a cui avevano appena regalato un cucciolo.
"Grazie sei proprio...Etciù" prima di finire mi partii uno starnuto colossale "Oh cavolo, MARK UN FAZZOLETTO"
Mio fratello me lo portò ed io mi soffiai il naso.
Poi lo lanciai pieno sul tavolino di fronte a me e, stanca, mi poggiai sul cuscino del divano.
"Benso bi sia ridornada la febbre" annunciai ai due.
Chiusi gli occhi e non sentii neppure una voce.
C'era un silenzio tombale.
Aspetta...come faceva ad esserci del silenzio se Mark ed Axel erano nella stessa stanza.
Riaprii di scatto gli occhi e notai che i due calciatori stavano sul divano di fianco a me.
Stavano chini ad osservare un oggettino bianco, mi sporsi per capire cosa fosse e...
"LA LETTERA!" urlai afferrandola.
Osservai i due che mi guardavano con le bocche spalancate: avevano letto tutto!
"Mi è appena arrivata" mi giustificai alzando le braccia in segno di innocenza.
"Ma è fantastico!" esclamò Mark "Puoi tornare in Italia a studiare!"
"I-io..." balbettai "N-non s-sono sicura d-di v-volerci andare..."
"Come no..." ribattè mio fratello, ma si fermò appena vide la faccia affranta di Axel "Ah...ho capito, vi lascio da soli"
Si alzò dal divano e fece capire al biondo che lui lo osservava.
Restammo in silenzio per circa 10 minuti.
Nessuno aveva il corraggio di parlare prima.
Quel silenzio stava iniziando a diventare imbarazzante, quindi decisi di dire qualcosa:
"Io non..."
"Devi andarci" mi'interruppe il biondo.
Io sbarrai gli occhi e lo guardai sbigottita.
"M-ma tu...io..." iniziai a balbettare per l'incredulità "L'ULTIMA VOLTA CHE SONO ANDATA TI HO PERSO, ED ADESSO MI DICI CHE DOVREI ANDARE, DIMMI UN PO', TI VUOI LIBERARE DI ME?"
Detto ciò mi nascosi nelle ginocchia che mi ero portata al petto.
Il ragazzo mi mise un braccio sulla spalla e mi abbracciò.
"Sono stato uno stupido quella volta, scusami" sussurrò con voce tremante mentre mi stringeva di più a sè, poi sciolse l'abbraccio e mi prese delicatamente il volto con una mano "Ora ti voglio solo vedere felice"
Aveva gli occhi lucidi e mi guardava con dolcezza.
Mi faceva davvero tenerezza.
Si avvicinava sempre di più al mio viso.
"Così ti prenderai la febbre" gli sussurrai senza interrompere il nostro contatto visivo.
"Al diavolo!" esclamò e mi baciò.
Le farfalle nel mio stomaco fecero a gara a chi correva più veloce.
Un sacco di bei ricordi presero a scorrere nella mia testa ad una velocità impressionante.
Lui mise le mani sui miei fianchi ed io gli incatenai le braccia sul collo accarezzandogli i capelli.
"Ei ragazzi avete fini..." Mark entrò in quel nella stanza "Oh...scusate!"
Io ed Axel interrompemmo quel fantastico momento ed io squadrai mio fratello.
"Non importa, riprenderemo dopo" mi sussurrò Axel con sguardo malizioso.
Io sorrisi e mi morsi il labbro inferiore, feci per dargli un altro bacio, ma Mark ci interruppe:
"RAGAZZI IO SONO ANCORA QUI"
Io ed Axel sbuffammo ed io decisi di alzarmi.
"Ok, preparo cena" appena fui in piedi, però, mi sentii barcollare, ma, per fortuna, il biondo mi afferrò.
"Forse tu è meglio se vai un po' a letto" si preoccupò "La prepariamo noi la cena"
Io deglutii rumorosamente e li guardai preoccupata.
"Io però non voglio morire avvelenata" mi lamentati per poi scoppiare a ridere seguita dai due calciatori.
Poi mi alzai e, con l'aiuto di Axel salii al piano di sopra e mi stesi sul letto.
"Ax" sussurrai prima che lui potesse uscire dalla mia stanza dopo avermi rimboccato le coperte "Ti sono mancata?"
Il biondo si fermò e sorridendo si sedette vicino a me e prese ad accarezzarmi il viso.
"Tantissimo" iniziò "Peró ero felice perchè stavi facendo una cosa che ti piace"
"Anche tu mi sei mancato" dissi di scatto "Troppo"

Una lacrima cadde fugace lungo la mia guancia, stavo ripensando a quando ero tornata...
Axel era stato cosí distante da me, avevo avuto cosí paura di averlo perso per sempre che, a volte, temevo che tutto quello fosse solo un sogno.

"Ax" singhiozzai "Ti prego giurami che non è un sogno"
Il Bomber si stupì di quella mia affermazione, ma poi mi prese delicatamente il volto con le mani.
"No, non è un sogno" sorrise per poi baciarmi.
Mi morsi il labbro inferiore e sorrisi maliziosamente.
"Forse hai ragione" ridacchiai.
"Vuoi un'altra conferma?" domandò maliziosamente.
"Sí grazie" ridacchiai per poi fiondarmi sulle sue dolci labbra e baciarlo con passione.
Quando finimmo l'ossigeno ci staccammo ed Axel si appoggiò sul mio petto.
Ci addormentammo cosí, o almeno io lo feci.
Mi sentivo euforica dopo tanto tempo.
FINALMENTE mi ero fidanzata con il ragazzo a cui andavo dietro da 3 anni e poi... Sarei tornata in Italia!

Angolo autrice
Ciao a tutti!
Ecco a voi l'11° capitolo, inutile dirvi che ho amato scriverlo😍.
Spero amerete altrettanto leggerlo.
Mi spiace dirvi che, purtroppo, siamo verso la fine del libro, ma non tutto è perduto😊.
(Lo so, non capirete la frase sopra, ma lo capirete in futuro)

Come sempre vi chiedo di segnalarmi eventuali errori e di lasciare una stellina se il capitolo vi è piaciuto.
Grazie mille.

GAIA💙

FINALMENTE~Axel BlazeWhere stories live. Discover now