🏐𝕿𝖗𝖊𝖓𝖙𝖆𝖈𝖎𝖓𝖖𝖚𝖊🏐

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Il giorno seguente, all'allenamento, io e Shoyo ci scusammo con Tanaka per averlo fatto preoccupare.

E lui si scusò a sua volta per averci colpito con troppa forza.

Quando entrammo in palestra Ukai ci affidò alla squadra B per gli allenamenti, composta da Suga, Yamaguci, io, Hinata e Ennoshita.

La sera, io e Nishinoya andammo da Asahi, per allenarci nelle alzate. Si esatto, volevamo imitare il libero della seijo che nella nostra ultima partita ha fatto un'alzata straordinaria.

Tutti si allenavamo, in vista del prossimo campo di allenamento.

Dovevamo migliorare, dovevamo superare noi stessi.

Intanto nella seconda palestra Tobio si allenava.

Daichi, Ryu e Suga si allenavano per fare un attacco sincronizzato, come quelli visti al week and alla Nekoma.

Alle 19 io e Hinata prendevamo la nostra bici e andavamo dal vecchio allenatore Ukai.

Hinata continuava ad allenarsi con le due ragazze, mentre a me toccava l'allenamento forzato con il vecchio.

Mi schiacciata e io dovevo, in qualunque modo, riceverla.

Mi diceva come posizionarli, come spostarmi, come cambiare posizione, mi urlava se non la prendevo, tutto con il suo solito tono severo, ma giusto.

Quando lui si stufava mi faceva rivedere le battute della sua più brava allieva. Una ragazza alza, con i capelli biondi legati in una coda perfetta.

Lei saltava e batteva. Ed io cadevo e non la prendevo.

Ma mi rialzavo e riprovavo.

Fino a quando, una sera, lei fece una delle sue solite battute potentissime.

Io ero sudata ma concentrata. E successe una cosa strana. È come se avessi  visto tutto a rallentatore.

Riuscì perfettamente a ricevere la palla che ritorno nell'altra metà campo.

Quando realizzai quello che avevo fatto, sgranai gli occhi e mi voltai subito vero il vecchio.

'Giuro che se non l'ha vista...' fu il mio unico pensiero.

"Complimenti T/n, visto che ce l'hai fatta" disse con le braccia incrociate e il suo solito sorriso sulle labbra "Bene, Hinata vieni qui"

Il rosso ci raggiunse un pò incuriosito.

"Da oggi in avanti, T/n riceverà le tue schiacciate" disse con tono severo "E adesso al lavoro!"

E quindi la settimana andava avanti così.

Mattina: allenamento mattutino e scuola.
Pausa pranzo: pranzo e passaggi con Hinata.
Pomeriggio: allenamento con la squadra.
Sera: allenamento con Asahi e Nishinoya e allenamento dal vecchio con Hinata.

E le giornate andavano aventi così. A questo ritmo.

I voti non erano molto positivi ma almeno sufficienti.

Tutti stavano facendo progressi sempre più evidenti.

Mia nonna era tornata dall'Italia e dopo avermi raccontato tutti i suoi viaggi, e lo zio Vito che si ubriacava, capitava anche che a volte io e lei facevamo passaggi con la palla.

L'estate ormai era arrivata e il caldo si faceva sentire. Il campo dell'allenamento si faceva sempre più vicino e la voglia di sfidare di nuovo le altre squadre, pure.

Avevo imparato a ricevere le schiacciate di Shoyo e le battute della bionda. La cosa mi rendeva molto felice.

Il vecchio lo era più si me. L'ultimo giorno era talmente felice che io avessi imparato dei suoi insegnamenti che mi chiamò anche per nome! Non più nana, o nanerottola!

𝙾𝚐𝚗𝚒 𝚁𝚎 𝚑𝚊 𝚋𝚒𝚜𝚘𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚁𝚎𝚐𝚒𝚗𝚊 |ᴛᴏʙɪᴏ xʀᴇᴀᴅᴇʀ|Where stories live. Discover now