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"Papà possiamo parlare un attimo?"
Kaylee aveva pensato per tutto il sabato pomeriggio a come dire al padre che si fosse fidanzata con una ragazza. Sapeva che Thomas non era una persona omofoba, però era della figlia che si parlava quindi lei non sapeva come comportarsi. Non voleva aspettare a dirglielo, anche se era fidanzata da due giorni, lei sentiva che era una storia seria. E poi era sempre stata sincera con lui e la mamma. Vorrei che fossi qui pensó.
"Certo tesoro".
La ragazza si sedette sul divano vicino a lui e prese a torturarsi le mani.
"Devo preoccuparmi?" chiese lui vedendo l'agitazione della figlia.
"No papà, cioè penso di no, anzi, spero di no" disse prendendo coraggio "Io diciamo che mi piacciono le ragazze, veramente me ne piace una sola però ecco.. Volevo.... Volevo dirtelo perché......"
"Kay tesoro lo sapevo già" Kaylee spalancó la bocca.
"Cosa? Come?"
"Tua madre se ne era già accorta quando ti presi una cotta per una tua amica e me lo disse, poi ho visto come guardavi Madison e ho fatto due più due" disse sorridendo.
"Quindi per te non ci sono problemi?"
"Certo che no Kay, a me basta sapere che sei felice e che Madison è una brava ragazza" Kaylee l'abbracció "Grazie papà".
"E poi conosco il padre di Madison ed è una brava persona quindi lo è anche la figlia"
"Conosci il padre?" chiese confusa.
"Si lavoriamo insieme, lui è primario di chirurgia in ospedale" Kaylee non lo sapeva.
"A proposito tua nonna arriva giovedì"
"Non vedo l'ora".
Dopo pranzo Madison la chiamó per chiederle di vedersi. Nel giro di 20 minuti era già fuori casa.
"Papà io esco" urló aprendo la porta.
"Va bene stai attenta" rispose lui.

"Ciao" disse Madison appropriandosi delle labbra di Kaylee.
"Ciao a te" rispose tra le sue labbra.
"Con i ragazzi ci vediamo più tardi, volevo stare un po' con te prima"
Kaylee le sorrise. "Facciamo una passeggiata?"
"Possiamo fare tutto quello che vuoi" le disse lei baciandole la punta del naso.
Dieci minuti dopo si ritrovarono nel parchetto vicino casa sua sull'altalena a fare la gara di chi arrivava più in alto.
"Mio padre conosce tuo padre" disse Kaylee dopo un po che si erano fermate.
"Si l'ho saputo anch'io oggi. Ho parlato ai miei di te" disse cercando nello sguardo dell'altra qualcosa.
"Anch'io ho parlato di te a mio padre" rispose lei più timidamente.
"Davvero?" domandó sorpresa.
"Si, come mai sei così sorpresa?"
Madison sospiró. "No e che se lo hai detto già a tuo padre vuol dire che per te è una cosa seria come lo è per me" disse, era strano vederla vulnerabile. Di solito così forte e sicura di sé.
Kaylee si alzó andando davanti a Madison che teneva la testa bassa. Si posizionó tra le sue gambe e le sollevó il mento per farsi guardare.
"Hai presente quando dicevi che starmi vicino non era facile?" Madison annuì "Non lo è stato neanche per me. Averti così vicina eppure non poterti avere. Molte volte mi sono detta che una ragazza come te non avrebbe mai guardato una come me, che è più incasinata del caos stesso. Però quando ci siamo baciate il caos si è ordinato da solo. Tu mi fai questo effetto riesci a riordinare il caos che ho dentro anche solo con uno sguardo".
Kaylee voleva che capisse quello che provava e che non era solo una cosa passeggera.
Madison portó le mani sui fianchi di Kaylee mentre lei si chinava per baciarla.
"Sei meravigliosa" disse Madison dopo il bacio. Un attimo prima che inizió a piovere. "Vieni ripariamoci sulla casetta" disse Madison guidandola sopra la casetta di legno.
"Dovremmo aspettare che allenti un po' prima di andare" disse Madison abbassando la testa e sedendosi "Vieni qui".
Kaylee si sedette tra le sue gambe mentre la schiena poggiava sul petto della sua ragazza.
"Mi piace tenerti così" disse Madison appoggiando il mento sulla spalla di Kaylee.
"E a me piace stare con te" le rispose girando la testa verso lei, che la bació teneramente.
"Penso che inizieró ad amare i temporali" sussurró Kaylee riprendendo a baciarla.
"Ah si?" le rispose l'altra contro le labbra.
"Mmh mmh".

"Se non smette di piovere dovremmo chiamare qualcuno per farci venire a prendere" disse Madison alzandosi per vedere fuori. Lì dentro fotunatamente non entrava l'acqua.
"Lo penso anch'io, anche perché qui vicino non c'è uno spogliatoio per cambiarsi" disse Kaylee ricordando il giorno che Madison la trovó sotto la pioggia.
Madison rise tornando a sedersi davanti a Kaylee che si era appoggiata con la schiena contro la parete di legno.
"Quel giorno ho capito che non mi sarei mai annoiata con te"
"E io che potevo sempre contare su un cambio d'abito asciutto" disse ridendo insieme a Madison.
Quest'ultima di avvicinó a lei.
"Aspetta hai una ciglia" disse prendendolo sul dito. "Esprimi un desiderio" Kaylee guardó il suo dito "Ho già quello che voglio" disse fissandola mentre soffiava via la ciglia. Gli occhi di Madison divamparono prima di attaccare le labbra alle sue. Ogni tanto una delle due mordeva le labbra dell'altra facendosi sfuggire dei gemiti.
Kaylee era ancora seduta mentre l'altra era seduta sulle ginocchia di fronte a lei.
In un attimo Kaylee sentì la mano di Madison dietro la schiena che la spostava poi girandola le mise una mano dietro la testa trascinadola giù mentre lei si posizionava tra le sue gambe.
Alla pressione del bacino di Madison sul suo a Kaylee scappò un gemito più forte. Portó le mani dai fianchi al sedere di Madison che strinse facendola gemere di piacere. A quel punto Madison si inizió a strusciare sopra di lei mentre scendeva a baciare il collo.
"Aspetta" disse Kaylee d'improvviso. Madison si fermó guardandola negli occhi.
"Scusa e che"
"Kaylee non devi scusarti" le disse accarezzandole il viso.
"E che io.. Ecco non l'ho mai fatto e quindi forse dovremmo aspettare"
"Ei piccola non c'è fretta, aspetteremo tutto il tempo che vuoi, io non vado da nessuna parte" dolcemente la tiró sù attirandola in un abbraccio.
"Che dici chiamiamo qualcuno per farci venire a prendere?" Kaylee annuì mentre Madison chiamava Taylor.
Dieci minuti dopo arrivó con due ombrelli correndo sotto la pioggia. Il resto del pomeriggio lo passarono insieme fino all'ora di cena. Quando ognuno tornó a casa propria.

Il Caos Nei Tuoi OcchiWhere stories live. Discover now