31° Quando all'alba

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La stanza di Thomas era diventata a tutti gli effetti una prigione, il cui lugubre silenzio veniva interrotto in alcuni frangenti dalle flebili parole di un immagine registrata.
Aisha scorse con la punta dell'indice la fila di videocassette ordinate per giorno, mese e anno.
Gliene mancavano giusto un paio poi avrebbe dovuto rassegnarsi all'inevitabile, guardare avanti e accettare il fatto che l'adorato fratello non era il ritratto della perfezione, ma bensì un essere difettoso, come tutti in quella sfera isterica chiamata terra.
Prese fiato, estrasse dalla mensola l'ultimo reperto in ordine cronologico e lo infilò nel videoregistratore.
L'immagine di Thomas apparve come d'incanto, il sorriso tirato, gli occhi stanchi, sostenuti da un paio di occhiaie scure come la notte.
La voce del fratello, incerta, quasi spettrale interruppe il silenzio.
<Ok, dovrei essere in salvo, almeno credo>.
Ritornò al silenzio.
Si grattava la testa nervosamente e al contempo osservava qualcosa con la coda dell'occhio.
<Onestamente penso di essermi perso; la cosa incredibile è che adesso avrei tanto bisogno di un cellulare, ma come al solito l'ho lasciato da qualche parte.
<Sono nella merda>.
Thomas scoppiò in lacrime, simile ad un bambino che ha appena combinato una marachella e non sa assolutamente come uscirne.
<Entro breve albeggerà ; non mi resta che aspettare nascosto da qualche parte; ce la farò, devo farcela>.
Click.
Il video si oscurò, lasciando Aisha sola con i suoi pensieri.
Era tutto così assurdo, Thomas non aveva mai parlato di quella notte, neanche con lei, sorella, confidente e migliore amica.
Un altro segreto.
La ragazza osservò la videocassetta; un ultimo reperto mancava all'appello, probabilmente il tassello decisivo per arrivare all'agognata verità.
Una settimana dopo aver girato quell'inquitante video Thomas se ne sarebbe andato per sempre, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di un'intera famiglia.

GIONATAWhere stories live. Discover now