Capitolo quarantunesimo

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Ma siamo sicuri sia il vero esame?
È una cazzata questo coso.
Ha praticamente riportato le frasi dei volumi comprati.
Ma è del mestiere questo?

Mi guardo intorno e noto che tutti sono più rilassati rispetto agli altri esami.
È una cosa che abbiamo notato tutti allora, non sono pazza.

A me viene da ridere.
Possibile che questo non si sia reso conto di quanto sia inutile questo esame?

Noto alcune persone alzarsi fiere e consegnare, così io e Tay facciamo lo stesso.

Il professore mi guarda con aria divertita.
Beh la mia faccia trasmette qualcosa del tipo "Ultimo esame del primo anno e tu mi fai mettere le paroline mancanti?".

Io adoro il professore Hood, davvero.
È un vecchietto arzillo e nel suo campo è davvero ottimo, ma questo...

Stiamo per uscire dalla classe quando la voce del vecchio ci raggiunge.

-Ora che avete riscaldato i motori, posso consegnare i vostri test.
Avrete 40 minuti di tempo, dati i restanti 20 usati per questo.
Se passate questo esame, la mia materia non dovrete più vederla fino a Gennaio.-

Guardo Tay con occhi sgranati e lui fa lo stesso.

40 minuti per un test.
Un vero test.
Questo sta male.
Però che genio, lo adoro.
Ma sta anche male.

Lancio un'ultima occhiata a Tay che, leggendo per primo il test, sgrana leggermente gli occhi.

Porto anche io lo sguardo sul test, dando una lettura veloce alle domande, e solo alcune risultano essere più complesse.

Picchietto leggermente la penna per attirare l'attenzione di Tay, facendogli capire che per qualunque cosa poteva chiedere.

Sempre se non vado nel pallone alla seconda lettura, ovvio.

-

-È davvero un bastardo! Ma cos'è sta stronzata dei due test? 40 minuti per un test che doveva essere svolto come minimo in due ore! Questo sta male. Se non passo l'esame giuro che io lo, lo... AHH!-

È da due ore che fa avanti e indietro per i corridoi lanciano bestemmie sul professore.
È stata davvero una cattiveria, devo ammetterlo.
Ma so che l'esame è andato bene ad entrambi.
Alla fine, dopo averlo sentito respirare per cinque minuti buoni con affanno, ha ripreso il controllo del suo cervello e ha svolto il compito facilmente.

Tay è molto intelligente e, come me, gode di una memoria fotografica ottima.

Finalmente l'assistente del professore Hood esce dalla sua aula e appende quel benedetto foglio con i risultati.

Taylor non si smuove e capisco che questa volta tocca a me cercare di non essere ammazzata da tutti gli altri ansiosi.

Decido di aspettare che la folla si affievolisca prima du avvicinarmi.

Cazzo. Ne ha fatti fuori più della metà.

-Tay siamo passati, guarda qui-

Taylor mi guarda con aria sognante prima di correre al tabellone e strusciare il dito fino al numero della sua matricola.

-A-, non male. Se ci avesse dato più tempo forse sarebbe una A o una A+!- Gli do un colpo sul braccio facendogli segno di non urlare.
L'ha fatto di proposito, è ancora arrabbiato con il professore. -Tu sempre A ed A+, eh? Non ti senti in colpa? Il tuo amico qui ha una A- ed un B+ nel libretto e tu non mi offri neanche di fare scambio con i tuoi voti-

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