sedici !!

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Il giorno dopo, a scuola, Mark era del tutto intenzionato a confessare i propri sentimenti a Haechan quel giorno stesso.

Finite le prime lezioni, andò in mensa per pranzare con i suoi amici ma quello che vide lo fece rimanere spiazzato.

Haechan e Renjun si stavano rincorrendo intorno al tavolo mentre gli altri stavano ridendo.

Una scena normalissima per loro effettivamente, ma da quando Renjun si era confessato era strano vedere una scena del genere.

Jeno vide da lontano il ragazzo canadese e gli fece segno con una mano di avvicinarsi, ancora con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.

Mark si avvicinò riluttante.

Haechan e Renjun si misero di nuovo a sedere e per tutto il pranzo non fecero altro che stare appiccicati.

Mark intanto stava giocando con il suo pranzo pensieroso: da quando quei due erano tornati così vicini?

-

Finita la scuola Mark andò a casa da solo senza avvertire gli altri e appena arrivato a casa si chiuse in camera.

Si mise gli auricolari e ascoltò canzoni deprimenti mentre giocava ad un giochino stupido su facebook.

Nessuno si fece vedere per mezz'ora, finché la porta della camera non si spalancò e Haechan entrò.

Mark quasi nemmeno se ne rese conto.

"Ehy, stai bene?" Haechan si avvicinò al ragazzo, sapeva che si comportava sempre così quando era triste.

"Una meraviglia, perché lo chiedi?" rispose Mark in maniera scontrosa.

"Volevo sapere se volevi uscire con noi."

"No, voglio rimanere da solo. Vai via, per favore."

"Mi spieghi che ti succede? Sono giorni che ti comporti in modo strano: prima la storia di quelle assurde battute, poi mi eviti e ora questo." disse Haechan iniziando ad alzare la voce.

"Senti non è niente. Ho solo bisogno di stare un po' da solo, ho molte cose per la testa."

"E cosa ti passa per la testa? Di solito noi ci diciamo tutto.."

"Questa è una cosa che non posso proprio dirti." rispose Mark abbassando lo sguardo.

"Perché?"

"Senti non importa. Esci e vai con gli altri, non mi va di vedere te e Renjun che flirtate, ok?"

Haechan spalancò gli occhi non riuscendo a credere che il suo amico fosse serio.

"Io e chi che facciamo cosa?"

Mark si alzò dal letto e si mise davanti a Haechan, guardandolo dritto negli occhi e facendo perdere qualche battito al più piccolo.

"Hyuck senti io per te farei qualunque cosa ma non puoi chiedermi di guardarti stare con un altro ragazzo, è troppo." Mark appoggiò la fronte sulla spalla del più piccolo sentendo gli occhi diventare umidi.

Haechan spalancò gli occhi a quelle parole e si irrigidì completamente.

"Aspetta tu.. cosa stai dicendo?"

"Mi hai sentito no?"

"Si ma.. non è possibile, t-tu sei etero."

"Ho già detto di essere gay, no?"

"Pensavo che avessi perso una scommessa o qualcosa del genere. Cioè io.. ti piaccio?"

Mark sbuffò una risata amara, abbracciando il ragazzo.

"Sei serio? Mi piaci? Onestamente tutto sarebbe più semplice se tu mi piacessi e basta, stupido."

Haechan senti un brivido percorrere tutto il suo corpo e si stacco dall'abbraccio.

"C-che intendi dire?"

"Hai capito perfettamente, è troppo imbarazzante non chiedermi di ripeterlo."

Haechan rimase senza parole per un po' finché non prese per il colletto Mark avvicinandolo a sé per poi alzarsi sulle punte e baciarlo.

Mark non ci pensò due volte a mettere le mani sulla vita del ragazzo e approfondire il bacio.

Il cuore di entrambi stava letteralmente per esplodere nel petto.

「pretending ↬markhyuck」Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum