La storia delle razze

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CAPITOLO 5 ( di Lindacomandini )
Mi alzai con fatica. Il Saggio e il Sacrificatore mi scortarono sù per delle scale e attraverso un lungo corridoio analogamente decorato al resto del tempio. Nel lato sinistro di quest'ultimo c'era una fila di colonne, che si affacciavano su un enorme giardino interno, verde e decorato con numerose siepi che creavano un labirinto. Al centro di questo, lontano circa una ventina di metri, c'era una capanna. Dalla mia posizione riuscivo a vedere solo il tetto, ma solo da quello capii che era più lussuosa di tutto il tempio messo insieme. Le tegole del tetto riflettevano la luce del sole, quindi non potevano essere di mattone, infatti erano fatte di rubini. Tra le tegole erano incastonati diamanti, lapislazzuli, quarzi e molte altre pietre che peró non conoscevo.
Il Saggio passó sotto la fila di colonne elegantemente decorate. Il capitello di queste ultime era decorato con draghi Tetrarki che lottavno l'uno con l'altro, le cui code si intrecciavano creando forme simili a quelle sulle mie braccia. Il Saggio entró per primo nel labirinto di siepi. Sirian mi fece segno con la mano di seguirlo e così feci. L'uomo davanti a me avanzava a passo spedito, facevo quasi fatica a stagli dietro. Girava a sinistra, poi a destra, poi di nuovo a sinistra, senza problemi arrivammo al centro del giardino, dove c'era la casetta.
I muri di questa erano in oro colato e decorati in modo simile al tetto.
Il Saggio aprì piano la porta, io lo seguii dentro, mentre il Sacrificatore rimase fuori.
-accomodati pure Cristina- mi disse il Saggio indicanmi una poltrona rossa in un angolo di una stanza che sembrava una sala d'attesa.
-questa è la mia dimora, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiederlo -disse con gentilezza mentre si accomodava su una poltrona di un verde brillante difronte a me.
-vorrei togliere queste- strattonai le corde che mi stavano rigando i polsi.
Senza una parola il saggio apri un cassetto e tiró fuori un coltello. Allungai i polsi verso di lui e con un solo, semplice gesto taglió la corda spessa un centimetro.
-la lama è in scaglie di drago, il materiale più affilato conosciuto, voi lo conoscete anche con il nome di ossidiana- disse il saggio vedendo il mio stupore.
Ripose il coltello nel cassetto poi inizió a narrare la storia per la quale ero stata condotta fin li -allora direi di partire dall'inizio- le sue iridi azzurre, sotto alla maschera, osservarono per qualche secondo un punto indefinito sul soffitto, poi riprese -il mondo che conosciamo è stato creato da due potenti magie: Miir, il bene primordiale e Roas, il male primordiale. Nessuna delle due poteva esistere se non esisteva l'altra, poiché male è assenza di bene è il bene è assenza di male, così Miir assunse il potere di Roas e Roas quello di Miir tramutandosi un due uova, una bianca e una nera. Quando queste si schiusero nacquero i primi due draghi, uno completamente nero, ma dal cuore bianco chiamato Obscuro, e l'altra tutta bianca ma dal cuore nero chiamata Luce. A significare che in ogni cosa c'e bene e male. Evolvendosi, e mescolando i colori, questi due draghi diedero vita a draghi sempre diversi, le razze che conosciamo noi oggi. Forzein, Aquinovos, Tetrarki, Groshu e gli Arkàpin, la razza pura, quella che non ha voluto mescolarsi ed é rimasta come Luce. Più avanti si sentì l'esigenza di creare una nuova razza. Obscuro e Luce, per la prima volta dopo più di mezzo millennio, unirono le forze e diedero vita agli uomini. Essendo stati creati da due draghi, gli uomini, sentivano l'esigenza di relazionarsi con loro attraverso un legame così potente da riuscire a conversare con il pensiero. Peró, dopo circa 1000 anni, Luce e Obscuro iniziarono a invecchiare, sul punto di morte decisero di trasferire parte del loro potere in un giovane ragazzo, o una giovane ragazza, per continuare a vivere, e lo stesso fecero con i rispettivi draghi di questi due ragazzi. Colei, o colui, che assumerà il potere di Luce rappresenterà il bene sulla terra, quello che assumerà il potere di Obscuro rappresenterà il male. Non ti sei mai chiesta perché c'era un uovo nero, insieme alle uova di drago durante la cerimonia della scelta?- attese la mia risposta, ma con tutte le informazioni che mi aveva appena dato volevo fare domande, non dare risposte.
Abbozzai qualcosa -pe..pensavo che quell'uovo servisse al nostro stato per mantenere la pace, cioè: la signorina Elisabeth mi aveva detto che se scopri che l'uovo dell'esilio é quello a cui sei destinato significa che dentro di te hai più male che bene, vieni esiliato e questo diminuisce radicalmente i furti e gli omicidi a Kiree-
-ohh certo, l'uovo ha anche questa funzione, ma c'è qualcosa di più profondo, più malvagio racchiuso al suo interno... È il potere di Roas- mi lasció qualche secondo per riflettere poi riprese -Cristina- disse raddrizzando la schiena e guardandomi da sotto alla maschera con uno sguardo di autorità misto a compassione -i 1000 anni sono passati, Obscuro ha trasferito il suo potere su di te e sul tuo drago, il quale ancora non è stato trovato. E Luce ha trasferito il suo potere su qualcuno e sul suo drago, noi indagheremo per trovare questo ragazzo o ragazza, quando lo avremo fatto troveremo anche il suo drago, ma del tuo devi occupartene da sola. Trova il tuo drago, poi torna da me, vi insegneró personalmente a sviluppare il potere del Legame, ora Cristina puoi andare-
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SPAZIO AUTRICE:
Buon natale in ritardo 🎉🎉 spero che questo capitolo vi piaccia e grazie per i voti e i commenti 😘❤️
Il prossimo capitolo sarà scritto da Giulia_Fangirl
~Linda

Io, il mio drago e il mio potereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora