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Haechan aveva ragione. Il giorno dopo Jeno passò a salutare Haneul con il suo solito sorriso.
Aveva parlato di più a Jeno negli ultimi due giorni, rispetto agli ultimi due anni. Non riusciva più a sopportare quel bellissimo sorriso, se l'avesse visto ancora una volta sarebbe esplosa.
Jeno aveva qualcosa tra le mani, che teneva con delicatezza. <<Buongiorno Haneul! Conosci per caso qualcuno che ha un nome che inizia con H e ha questa scrittura?>> le chiese porgendole la lettera.
La ragazza riconobbe la lettera e cercò di essere il più naturale possibile per non destare sospetti. <<No, non proprio. Non ho idea di chi possa averla scritta, mi dispiace!>> disse ridandogliela indietro.
<<Oh, non importa.. vorrei però trovare chi ha scritto la lettera e provare a dargli una possibilità, anche in amicizia magari>> disse mettendola via nella tasca dello zaino.
Haneul osservò quanto fosse carino in quel momento. Era soprappensiero e la felpa che indossava quella mattina lo rendeva agli occhi della ragazza stupendo. Sospirò fermandosi a guardarlo.
<<Haneul? Ti sei incantata>> disse Jeno ridacchiando e toccandole una spalla per farla ritornare in se.
<<Uhm no! Dovrei andare in classe ora. Ci vediamo>> disse salutandolo e lasciandolo solo in mezzo al corridoio.
Jeno strizzò gli occhi per vedere meglio la ragazza in lontananza. Pensò a lei per due minuti buoni per poi darsi uno schiaffo in faccia.
<<Dio come ho fatto a non pensarci>> disse facendo un respiro profondo. Capire chi avesse scritto la lettera era più facile di fare 2+2.
"Haneul, inizia con la H il suo nome. È nella mia classe di matematica, quindi può vedermi che non capisco la materia. Quel giorno a casa di Haechan era imbarazzata e oggi è scappata appena le ho parlato della lettera" pensò andando avanti e indietro per il corridoio.
<<Sono uno stupido!>> disse calciando un tappo di penna da per terra.
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Jeno sarebbe proprio quel tipo di ragazzo ingenuo e incredulo, lasciatemi piangere nell'angolino della mia camera 🔪🔪🔪
