•'일곱'𝓲𝓵𝓰𝓸𝓫•♡︎

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Decido di non andare a scuola, non ho una traccia di coraggio. Non so ancora se mi sono pentito di quello che ho fatto a Taehyung.

Nessuno si è mai preoccupato di lui, nessuno era venuto a dirmi di smetterla, tranne lui stesso. Pensavo solo che lui non ci soffrisse.

Ho picchiato Taehyung solo una volta, due anni fa, eravamo in gita e aveva osato stuzzicarmi. Il resto erano tutti insulti, sopratutto per il fatto che fosse gay.

Lui era la mia volvola di svago, mettevo tutta la mia rabbia nelle parole che usavo contro di lui

Mio padre mi ha abbandonato quando avevo 4 anni, mia madre stava sempre a lavoro per mantenermi, ancora adesso, ero andato a vivere da mia nonna finché non è morta, da allora sono solo.

Per quanto ho capito adesso è in coma. Ha provato a buttarsi sotto una macchina, per fortuna una signora si è buttata in mezzo per salvarlo, ma è comunque stato preso.

Non so cosa fare. Yoongi ha detto che oggi andrà a trovarlo in ospedale,non so se andrò con lui.

Fisso il soffitto pensando, penso a tante cose. Yoongi dice che fra mezz'ora partirà per l'ospedale. Ci spera fino in fondo che lo accompagni.

Decido di andare, so che non mi perdonerà mai, ma vale la pena provare.

Mi cambio ed esco di casa. Arrivo all'ospedale, Yoongi mi aveva dato l'indirizzo. Entriamo e chiediamo alla reception in quale stanza sia.

Prendiamo l'ascensore, c'è un silenzio tombale:

-a cosa pensi? - chiede Yoongi

-secondo te? -

Si apre l'ascensore e ci avviamo alla stanza 222.

Finalmente la troviamo. Prima di entrare fermo Yoongi poggiandogli una mano sulla spalla, faccio un respiro profondo e dopo le faccio cenno di si.

Yoongi preme la maniglia e la porta si apre. Subito il mio sguardo si concentra sul viso di Taehyung.

Yoongi rimane invece inpassibbile fissano un punto,lo seguo con lo sguardo, poi guardo nel punto in cui si concentra tanto.

"voi...con quale coraggio venite qui?"

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