Confusione e promesse.

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La donna si smaterializzò davanti ad una radura di olmi e faggi. "Ah dannazione, mi prendete in giro?!...Che barriera patetica: Revelio!" disse alzando la bacchetta di acero rosso difronte a lei. La casa dei Weasley apparse pian piano di fronte a lei. "Non la ricordavo così graziosa." aggiunse guardando il muretto e il giardino. Dalla porta d'ingresso sbucò con tanto di bacchetta già pronta a colpire: Molly Weasley, che la guardò basita, "Oh per la barba di Merlino! Roxanne?! Sei davvero tu?", "Sì Molly, sono io, sono venuta a prendere Potter per portarlo al San Mugo da Severus." disse la Gaunt avvicinandosi al lei, "Vaneggi.. Severus è vivo?", "No mia cara, sono lucida e sana di mente. L'ho portato io lì. Ora ha bisogno di vedere il ragazzo e vuole parlargli." disse sorridendole ampia, "E tu come fai a sapere che è qui il ragazzo?" chiese la signora Weasley che non le quadravano le cose. "Tuo figlio con la sua fidanzata sono passati ieri sul tardi a trovarci...non sgridarli erano preoccupati per il loro amico...gli ho detto io di mentire e di non dir nulla." le disse onestamente la Gaunt, "Ma Roxanne, ancora alla nostra età? Vieni dentro che ti offro un caffè, intanto che i ragazzi si degnano di scendere. Dopo la colazione sono stati tutti in camera a fare gli affaracci loro.", "Lo accetto volentieri ti ringrazio, Molly." rispose aspettando che le desse il permesso per entrare, "Vieni, entra pure.", "Che casa meravigliosa, piena di cose speciali e così luminosa, non la ricordavo così." disse Roxanne seguendola in soggiorno, "Tesoro sono passati tanti anni, ma vedo che hai ancora una memoria eccellente: sì ho cambiato molte cose in base al mio umore...e i miei figli." disse la signora Weasley sorridendole, "Siedi... io ti preparo il caffè in un secondo." aggiunse andando svelta in cucina. -Chissà se sta bene, ci siamo dovuti lasciare velocemente per via del signor Pratt...mi manca già terribilmente.- pensò Roxanne mentre riponeva la sua bacchetta sotto il corsetto verde. "Signora Weasley tutto bene? Abbiamo sentito la barriera diradarsi...Oh per tutti i folletti!" disse la riccia entrando in soggiorno, "Siete già qui Miss... Allora è meglio che chiami Harry." aggiunse Hermione un po' in imbarazzo, "Sarebbe davvero un gesto gentile, ti ringrazio, signorina Granger." le disse con un sorriso molto ampio.
Nell'attesa osservò l'orologio vicino al camino: le sue lancette erano sette, più piccole, che segnavano ore e giorni e due grandi che segnavano il mese e l'anno ...una delle piccole sembrava essersi bruciata e non si muoveva più, era ferma sul 2. "Oh Molly, cara, ti faccio le mie più sentite condoglianze...non lo sapevo." disse Roxanne sentendola rientrare in soggiorno, "Come potevi... se dici il vero eri impegnata altrove... Grazie comunque è di conforto sapere che non è morto invano." disse con voce spezzata mentre le porgeva il caffè in una tazzina di porcellana, che la Gaunt non tardò a bere, "Spero che almeno tu sia riuscita a vendicarlo...", "Sì e l'ho fatto con estremo piacere, ma non me lo ha riportato indietro comunque: peccato, è una magra consolazione la vendetta." disse la signora Weasley toccando la lancetta bruciata delineando una scritta che la donna non aveva notato: Fred. "Mi dispiace, avrei voluto fare di più per tutti." disse la Gaunt poggiadole una mano sulla spalla dolcemente, mentre lasciava la tazzina vuota sopra il ripiano del camino, "Non eri tenuta a far nulla, sei stata lontana per tanti anni: era la nostra battaglia non la tua." disse con tono secco la donna dandogli delle piccole pacche sulla mano che aveva sulla sua spalla, "Chiedo scusa lo stesso per non esserci stata." disse la Gaunt stringendole la mano tra le sue, "Sei sempre stata una persona affettuosa... grazie che sei tornata."  le disse la signora Weasley con un sorriso sincero, la Gaunt la abbracciò dolcemente di riflesso e aggiunse "Grazie cugina.". La signora Weasley la scostò e disse facendo un ridolino: "Siamo troppo due pentole roventi: è meglio non stare troppo vicine si rischia di sudare!", la Gaunt scoppiò a ridere e aggiunse "Sempre state delle persone bollenti!". In quel preciso momento entrò in soggiorno il trio. La Gaunt sussultò: -Dei del cielo sembra James...ma i suoi occhi...Oh Severus quanto deve averti fatto male vedere quegli occhi verdi...- pensò avvicinandosi verso il giovane. "Ecco qui i ragazzi, giusto il tempo di farti finire il caffè, hai visto Ro?" disse la signora Weasley alla Gaunt, "Ho notato Molly... buongiorno Harry Potter, è un piacere immenso finalmente conoscerti." lei allungò la mano e lui la strinse deciso, -Wow... che stretta e che occhi luminosi.- pensò il ragazzo guardandola dritto in quello sguardo ambrato un po' con imbarazzo, "Oh grazie Potter, lusingata." gli disse lei facendogli l'occhiolino: i due fidanzati dietro lui risero a crepapelle, "Dannazione Ro, non leggere i pensieri del ragazzo sfacciatamente." la redarguì la signora Weasley, "Scusa Molly, lo faccio di riflesso ormai: è il mio lavoro in fondo...Harry scusa se mi sono infilata nei tuoi pensieri... molto probabilmente capiterà ancora." disse cercando la risposta del ragazzo con lo sguardo fisso su di lui, "Nessun problema...non ho nulla da nasconderle." rispose di getto, -Mi stai provocando a farlo? Hai fegato ragazzo, te ne devo dare atto...- pensò la Gaunt squadrandolo da testa a piedi. "Severus ha chiesto di vederti, dovrai venire da solo però...non è incline adesso a vedere altre persone."disse lei tirando un'occhiataccia ai due fidanzati che si stavano sedendo sul divano, "Da quanto è cosciente?" chiese Harry guardandola serio, "Da un giorno, e non ha momentaneamente il dono della parola, per adesso sono la sua intermediaria." gli rispose con un sorriso sincero, "Allora sarà meglio non farlo aspettare..." disse Harry avvicinandosi alla donna, "...Devi sgomberare la mente prima e poi ci smaterializzeremo....non voglio averti sulla coscienza figliolo: rischierei di portarmi dietro solo metà di te."disse seria mentre gli metteva una mano sulla spalla, "Io e l'occlumanzia non andiamo d'accordo." sbuffò sconsolato lui, "Scusa Harry, ma non ti ho detto di chiudere la mente: ho detto di liberarla, che è ben diverso, mio caro.", -Non so farlo...lui non me l'ha insegnato- pensò, "Oh caro Harry se non provi non lo saprai mai...Elimina per sempre quel ricordo o pensiero che ti tormenta, cancellalo per non vederlo costantemente nella tua mente... provaci.", "Penso a lui quella notte...riverso nel..." la donna non lo lasciò finire la frase, lo zittí mettendogli la mano sulla bocca: "Non devi dirlo, sciocco! Devi provare a guardarlo nella tua mente e letteralmente buttarlo in un dimenticatoio... a parole sembra un'impresa impossibile, ma devi provarci, se no non posso portarti." disse la Gaunt togliendo la mano appena finí di parlare. -Il ragazzo ha potenziale ma non vuole esprimerlo... mi ricorda tanto me da ragazza...ha ragione Sev, è davvero una testa quadra.- pensò lei studiandolo nuovamente, "D'accordo...Chiudi gli occhi Potter e concentrati: proviamo insieme." disse sbuffando sul suo ciuffo sbarazzino, "Harry lascia che Roxanne ti aiuti, lei sa come fare." disse la signora Weasley mentre i due fidanzati, che erano seduti sul divano, guardavano con interesse la scena. "Lascia che io lo guardi e lo spinga via in un angolo della mente...non avere paura Harry, non ti farò del male." disse lei  mettendo le mani sulle tempie di Potter. Entrambi chiusero gli occhi, e lei fece un lungo sospiro liberatorio, -Non sono in grado... farò un buco nell'acqua.- pensò lui demoralizzato timoroso di fallire, "Harry, concentrati ti prego...se Severus pensa che sei in grado: lo sei. Non ti scoraggiare subito." gli disse di getto lei. La donna aveva un profumo particolare che gli ricordava in qualche modo il professore: -Verbena- pensò Harry cercando di visualizzare il ricordo di quella notte nella sua mente. Le immagini, quelle terribili immagini, da subito nitide, si fecero più distanti e sfocate, poi ci fu silenzio e buio totale. Harry aprì gli occhi lentamente, la donna aveva un rivolo di sangue che le scendeva una narice. "Oh caspita, era da un po' che non facevo una capatina nella mente di qualcuno, mi hai messo a dura prova ragazzo." disse la Gaunt; resasi conto del sangue dal naso la signora Weasley le porse velocemente un fazzoletto, "Grazie Molly, almeno siamo riusciti a togliere una preoccupazione per un po' da quella testolina affollata." aggiunse sorridendo, "State bene?" le chiese Harry un po' preoccuto, "Sì Potter, è solo la mia performance, che non è stata delle migliori..." gli rispose ridendo, "Credo che ora possiamo andare...Ve lo riporto per pranzo."  aggiunse guardando i presenti. Lo prese per entrambe le spalle e rotearono in una nube dorata.

Harry Potter e il destino dell'eroeWhere stories live. Discover now