Insieme per sempre.

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Alla Tana tutti erano preoccurti, Ginny in particolar modo, sembrava impaziente di sapere se Harry stesse bene.
"È oramai passata l'ora di pranzo, dove si saranno cacciati quei due!... Aveva detto così, giusto?" chiese la signora Weasley a suo figlio, ed Hermione confermò, al suo posto, con un cenno del capo. Quand'ecco apparire, con uno schiocco sordo, vicino al tavolo della cucina: Kreacher.
"Oh diamine, elfo! Mi hai spaventato!" disse Ron sobbalzando sulla sedia, "Mi dispiace, ma Kreacher è qui per riferire un messaggio da parte della padrona, per voi signora." disse con la sua solita voce rauca e un po' viscida verso la donna dai capelli rossi, "Allora parla!" lo incalzò Molly studiandolo seria. "Padron Potter era davvero molto stanco e stava riposando: tornerà prima di sera. Non preoccupatevi sta bene è nelle mani gentili della padrona." disse l'elfo domestico in tutta risposta facendo un sorriso davvero inquietante. "Dorme? Eppure stanotte ha dormito come un ghiro..." pensò ad alta voce Ginny giocando inconsciamente con una ciocca di capelli, "E tu, come lo sai?!" chiese il fratello guardandola imbarazzato, intuendo dove avesse passato la notte: lei, in tutta risposta, si limitò a fare un ridolino stridulo.
"La tua padrona? Ma intendi Miss Gaunt?...Ma tu non servi solamente la casata dei Black?" chiese con curiosità Hermione all'elfo, visto che si stava scervellando per trovare un nesso tra le cose, "Sanguemarcio! Non sai la storia e chiedi cose che dovresti già sapere..." disse l'elfo in modo spregevole verso la riccia, "In casa mia non accetto che si usi quel termine! Tieni a freno la tua lingua!" disse con voce tonante la signora Weasley, alchè l'elfo si ingobbí dalla vergogna e aggiunse: "Chiedo umilmente scusa, signora, Kreacher non voleva essere sgarbato...la giovane non conosce le generazioni, la storia...", "La ragazza di mio figlio non conosceva l'esistenza della tua padrona fino a ieri...Roxanne è in parte una Black...Cassiopeia Black era sua madre e la abbandò alla nascita: infatti fino all'età di 11 anni, ha passato la sua infanzia in orfanotrofio...La chiama padrona perché in parte, lui è una sua proprietà, nonostante non sia mai stata riconosciuta...in fondo tutte le famiglie di maghi sono imparentate tra loro, soprattutto con quella dei Black." disse la signora Weasley per rispondere alla domanda di Hermione, che le sorrise per ringraziarla di aver colmato la sua lacuna. "Quindi non tornerà prima di stasera..." disse Ginny sconsolata fissando il piatto semivuoto, -Mi manca già, quel goffo quattrocchi... In effetti non aveva una bella cera quando è arrivato... speriamo sia davvero in buone mani.- pensò continuando a giocare con la ciocca di capelli. "Posso servire in altro modo? Desiderate altro da Kreacher?" chiese l'elfo verso la signora Weasley, "Direi di no... Credo che tu possa tornare ai tuoi affari! Grazie del messaggio." gli rispose secca la donna, lui fece l'inchino e con il solito schiocco di dita: sparì.
"Altro che associazione per i diritti degli elfi domestici... Quello lì non si merita niente!" disse Ron guardando serio Hermione, "Non tutti gli elfi domestici sono uguali Ronald... diciamo che Kreacher è legato alle tradizioni che gli ha inculcato la famiglia Black: non posso cambiare la sua natura." disse lei cercando di ultimare il pranzo. "Aveva delle occhiaie quel povero ragazzo...sono contenta che almeno sia riuscito a trovare un po' di quiete mentale: Ro lo aiuterà sicuramente a trovare il suo equilibrio." disse la donna finendo di sparecchiare la tavola, "Quando siamo entrati in soggiorno stamani...mi è parso ti abbia chiamato 'cugina'? Quindi siamo imparentati con Miss Gaunt, mamma?" chiese Ron che si stava dondolando sulla sedia pensieroso, "Sì, è nostra parente sì: zuccone! Siamo tutti in parte imparentati coi Black... l'ho detto poco fa: hai l'attenzione di un troll di montagna figlio mio!" disse la signora Weasley sbuffando scocciata, "Mamma! Non mi sminuire davanti alle ragazze!Che figure mi fai fare?!", "Tranquillo Ronald, tanto sappiamo già come sei realmente...e sappiamo anche che tua madre ha sempre ragione." disse in tutta risposta Hermione ridacchiandogli palesemente in faccia: lui per un pelo non cadde dalla sedia per l'imbarazzo. Tutti si guardarono dopo quella scenetta, e si misero a ridere a crepapelle.
"Signora Weasley vuole che facciamo qualcosa per darle un aiuto?" chiese Hermione, che si era già alzata da posto, desiderosa di rendersi utile, "Oh se volete potete sistemare la barriera della casa: pensando che sarebbero tornati presto mi sono scordata di farlo io stessa...ho altro a cui badare ora: pensateci voi." rispose lei, tutta affaccendata, rovistando nelle credenze e tra le stoviglie. "Ok, ragazzi: forza e coraggio!" disse Ginny incitandoli già davanti alla porta d'ingresso, "Ehi sorellina, in fondo siamo Grifondoro: la forza e il coraggio non ci mancano!", "Sì Ronald, peccato che a te solitamente manchi la voglia di fare qualsiasi cosa." disse Hermione alzando gli occhi al cielo per poi guardare Ginny: le due ragazze si guardarono furbescamente e risero di gusto. "Brave: vi siete coalizzate! Non vedo già l'ora che torni Harry...Due contro uno: non è leale!" disse il rosso sconsolato. "Ron non fare il bambino!Non hai bisogno di Harry che ti difenda." disse Ginny dando a suo fratello due pizzicotti sul braccio, "Ahi diamine! Sorellina lo sai che fai male?!" esclamò Ron massaggiandosi il braccio. Ci fu nuovamente un attimo di spensieratezza, forse uno dei momenti più sereni da quel 2 Maggio: Hermione aprì la porta e il terzetto uscì.
Il giardino era pieno di fiori ed erbe aromatiche: tutto era profumato e variopinto. "Dobbiamo fare la solita formula?" disse Ron guardando al di là della staccionata e del muretto, "Faccio io... è meglio!" disse di tutta risposta Hermione alzando la bacchetta già pronta nella sua mano, "E noi cosa possiamo fare?" disse la rossa verso la riccia, "Potreste fare un po' di disinfestazione...mi è parso di vedere dalla finestra di camera nostra qualche gnomo che si aggirava nei cespugli vicino all'orticello." disse Hermione guardando i due fratelli dai capelli rossi, "Ai suoi ordini: eseguiamo con piacere! Sarà divertente lanciarli oltre il muretto!" disse il rosso entusiasta, "Non avevo dubbi che sarebbe stato di tuo gradimento...dai andate che io penso a ripristinare la barriera." disse concentrandosi con lo sguardo sul limitare della proprietà. I due fratelli prontamente si diressero nella parte opposta del giardino che dava quasi sul retro: c'era una serra e un piccolo gabbiotto dove si sentivano chiocciare alcune galline.
"Ok, da quello che ho capito: io li stano e tu li lanci." disse Ginny rivolta al fratello, "Esatto: direi che si può cominciare!" disse lui piazzandosi vicino al muretto di pietre, che delimitava i confini dell'orto, sul quel lato della casa. La sorella incominciò con dei piccoli colpi di bacchetta a scuotere i cespugli alla ricerca dei piccoli gnomi. "Là! È sbucato di là, presto!" disse il rosso facendo cadere la sua bacchetta dalla trepidazione. -Levicorpus- pensò Ginny lanciando l'incanto, che catturò immediatamente lo gnomo, e senza pensarci troppo lo lanciò rapida oltre il muretto, "Ehi! Non si era detto che tu dovevi stanarli?" disse il rosso alla sorella, "Ops! Mi sono lasciata trasportare dal momento..." rispose lei ridacchiando mentre lo guardava raccogliere la bacchetta, "Ah, va beh dai...cerca ancora: ma questa volta lasciali a me!" aggiunse Ron sbuffando; lei si limitò a fare un cenno di assenso e si rimise a setacciare le siepi. Intanto dall'altra parte Hermione era già a buon punto: iniziava a vedersi la barriera che si stendeva pian piano come un velo bianco sopra di loro. "Quella ragazza... io me la sposo!" disse il rosso guardando la riccia da lontano, "Ehi fratello, mi chiedevo quanto ci avresti messo a deciderti! Se vuoi vi posso fare da damigella d'onore." disse la rossa in direzione del fratello ancora incantato a guardare Hermione, "Mi farebbe molto piacere sorellina...e tu? Cosa mi dici cosa vuoi fare con Harry?" chiese lui riportando la sua attenzione verso la sorella, "Cosa dovrei fare?! Io lo amo e lui lo sa...per il momento mi basta, poi si vedrà...come mai così interessato?" chiese di rimando facendo finta di rovistare nella siepe, "Tu sei mia sorella e lui è il mio migliore amico...sono solo preoccupato. Oggi però ho visto che sei più serena...ieri sera hai dormito con lui vero? Lo sai che: se mamma lo scopre, sbrocca del tutto?" disse con fare interrogativo come se sapesse già che era così, "Sai essere davvero snervante a volte: mi chiedo come faccia Hermione a sopportarti... Sì ho dormito con Harry, vuoi anche dettagli più accurati?! Comunque con mamma me la vedo io, se dovesse succedere qualcosa di eclatante...ci penserò io." disse la rossa stizzita, "No, no...non voglio sapere altro... grazie." rispose Ron imbarazzato arrossendo terribilmente sotto lo sguardo fisso della sorella. "Per Merlino!" disse il rosso individuando uno gnomo che stava scappando dalla siepe nel giardino interno, "Accio gnomo" aggiunse puntando la bacchetta nella direzione della creaturina: questo si mise a volare nella sua direzione e prendendolo per un piede lo lanciò con forza oltre il muretto. "Bravo è stato un lancio magnifico, non male! Quando torniamo a scuola: sei sicuro di voler rimanere nel ruolo di Portiere a Quidditch? Secondo me saresti un ottimo Cacciatore come me...mi faresti da spalla!" disse la rossa ammirandolo dopo il lancio dello gnomo, "Ah, no! Mi sembra che in questi anni le cose che volessero uccidermi siano state molteplici: non ho intenzione di farmi spaccare le ossa o la testa da un bolide! Mi basta essere ancora nel ruolo di portiere!" rispose il fratello guardandola serio, "Dicevo così... Non ti arrabbiare! Era solo un'idea...fai ciò che preferisci." disse lei facendo spallucce e alzando le mani in segno di resa, "Non sono arrabbiato...ho solo acquisito un po' di spirito di autoconservazione...basta missioni suicide: voglio star tranquillo." aggiunse Ron avvicinandosi a sua sorella, lei lo guardò facendogli un sorriso e lo abbracciò calorosamente dicendo: "Ti voglio bene, fratellone...Ci meritiamo tutti un po' di quiete dopo quello che è capitato...Mi manca Fred.","Oh Ginny, anche a me manca terribilmente...e vedere George che non si sta riprendendo mi fa ancora più male... dobbiamo andare a trovarlo più spesso al negozio, ha bisogno di sostegno quanto la mamma: vedo quanto siano tristi nonostante facciano finta di sorridere e star bene." disse lui stringendola in quel tenero abbraccio dandole un bacio sulla fronte. I due ragazzi rimasero appiccicati per qualche istante, senza rendersi conto, che entrambi, stavano piangendo silenziosamente. Hermione, che aveva finito di innalzare la barriera, giunse fin dai due fratelli. "Tutto bene voi due? Cosa mi sono persa?" chiese la riccia preoccupata vedendoli abbracciati, "Un attimo di sconforto, ma dovremmo star bene..." disse Ginny tirando su col naso, mentre si asciugava velocemente con la mano le lacrime: Ron fece lo stesso voltandosi leggermente per non farsi vedere dalla fidanzata. "Posso fare qualcosa per farvi stare meglio?" chiese Hermione cercando lo sguardo del ragazzo che non aveva ancora detto nulla, "Una cosa ci sarebbe..." disse lui guardandola serio: si staccò dalla sorella e si mise in ginocchio davanti alla fidanzata. "Ronald, ma cosa stai facendo?!" chiese la riccia, già rossa dall'emozione, che aveva intuito il gesto, "Sshh" si limitò a zittirla Ginny che voleva aiutare il fratello ad esprimere la proposta, "In questi tempi difficili...ho capito che tu sei la persona che mi completa e di cui non posso fare a meno... Hermione Granger vuoi stare con me per sempre?" le chiese Ron tirando fuori da una tasca un piccolo anello d'oro in modo un po' impacciato: ci fu un attimo di silenzio spezzato solo dai suoni della natura circostante. "Ronald ti amo tanto e sarei immensamente felice di essere tua moglie!" disse lei avvicinandosi a lui, che prontamente le prese la mano per metterle l'anello. Ron si alzò e la baciò con estrema dolcezza e lei ricambiò con altrettanta tenerezza carezzandogli il viso e la nuca. "Miseriaccia, quanto ti amo! Non voglio più vivere senza di te per nessun motivo al mondo..." le disse staccandosi per un istante da quel bacio dolce, per guardarla intensamente negli occhi, "...Insieme per sempre." aggiunse lei per poi baciarlo nuovamente.
Ginny guardava la scena con un po' di rammarico: -Chissà se lui avrà il coraggio di chiedermelo... molto probabilmente dovrò fargli io la proposta...- pensò.
"Scusatemi non vorrei disturbare le vostre effusioni...ma credo sia meglio rientrare... però magari è meglio che prima pensiate un modo per dirlo alla mamma: non saprei ora come ora come potrebbe reagire alla cosa..." disse con tono incerto Ginny verso i due innamorati, "Ah in effetti, a questo non avevo pensato... Consigli?" chiese Ron studiando entrambe le ragazze per capire se avessero idee a riguardo, "Ronald dobbiamo dirglielo in un modo o in un altro...non farà differenza: secondo me." disse Hermione tendolo stretto a sé per i fianchi, "Ehi secondo me non farà storie e ne sarà felice...in fondo sei qui da noi da due settimane...e non ha fatto storie sul lasciarvi dormire nella stessa stanza... potrebbe essere anche un modo per tirarle su il morale magari." disse la rossa cercando di sembrare sicura di quello che diceva, "Quando vorresti organizzare il tutto...lo vogliamo fare a fine del mese o più avanti?" chiese Ron guardando la riccia in modo dolce, "Non so Ronald, prima sarebbe meglio, perché poi avremmo gli esami e la scuola... dobbiamo recuperare tutto l'anno scolastico in pratica." disse la riccia con tono sincero, "Ah cavoli, la scuola...non ci avevo pensato in effetti...allora potremmo farlo a fine mese: così abbiamo tutto il tempo per organizzarci." disse Ron sorridendole ampio, "Bene, ora sarà meglio rientrare e rendere partecipe la mamma, tanto qui penso che il nostro lavoro sia concluso... anche perché oggi fa davvero un caldo tremendo e mi sto squagliando." aggiunse Ginny guardando i due futuri sposi: loro annuirono e si diressero in casa.
La signora Weasley stava lavorando a maglia nel soggiorno sulla poltrona più grande e logora, sentendo rientrare i ragazzi alzò lo sguardo e esclamò: "Siete stati velocissimi, bravi i miei ragazzi!". Ron tenendo per mano Hermione si avvicinò a sua madre: "Mamma dobbiamo dirti una cosa importante...". Lei li squadrò, da sopra gli occhiali da lettura, da testa a piedi e sì fermò a fissare la fede al dito della ragazza: "Oh bontà divina! Davvero? Ma è...meraviglioso!Oh tesoro mio, sono contenta che tu abbia scelto una ragazza così coscienziosa e dolce: siete perfetti insieme, l'ho sempre pensato!". I due fidanzati si guardarono e si sorrisero: "Vuoi aiutarci ad organizzare le nozze? Ci renderebbe ancora più felici!" disse Ron alla madre che si era alzata per osservare da più vicino l'anello. "Ovvio figlio mio, sarebbe una dolce distrazione...mi riempite il cuore di gioia!" disse lei  euforica mentre stringeva le due mani dei ragazzi tra le sue, "Grazie, mamma." disse il rosso dandole un bacio sulla guancia.
Ginny guardando la scena provò un po' d'invidia e i dubbi le affolarono la mente: -Chissà se la mamma vedrebbe bene anche la nostra unione... è ancora presto, non voglio rubare la scena ad Hermione... però lo amo da impazzire! Harry vorrei tanto sapere cosa ti passa per la testa...-
"Il giardino è il posto adatto! Lo faremo lì e il ricevimento sul retro come abbiamo fatto per Bill e Fleur...che ne dite?" chiese la signora Weasley ai due futuri sposi, "Credo che sia un'ottima idea! Grazie davvero!" disse Hermione abbracciandola.
Ginny si mise a guardare dalla finestra che dava sul retro la distesa di faggi e continuò a rimuginare su Harry e cosa stesse facendo, e se anche lui fosse propenso a sposarla: voleva risposte e quella sera le avrebbe ottenute in un modo o nell'altro.

Harry Potter e il destino dell'eroeWhere stories live. Discover now