Capitolo 6

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Quando Laila ritornò alcune ore dopo, aveva con sé delle medicine e un sacchetto contenente un panino e dell'acqua che si era procurata nel mondo umano. Li offrì gentilmente ad Arianna, la quale non avendo altro da fare si era accomodata sul divano a guardare la televisione. Oray era rimasto chiuso nella stanza misteriosa per alcune ore, ma, proprio mentre Laila si stava accertando che Arianna non si fosse ancora sentita male, uscì dalla stanza ed entrò nel salotto, rivolgendo un cenno di saluto alla vampira.
«Ciao, tutto ok?» gli chiese lei, guardando preoccupata l'amico. 
Il ragazzo rivolse uno sguardo verso Arianna e assottigliò gli occhi rossi prima di rispondere. «Starò bene quando le cose saranno più chiare».
«A proposito di cose non chiare: dobbiamo parlare. Ho visto qualcosa di strano nel mondo umano» dichiarò improvvisamente la vampira. Raccontò della donna con cui si era scontrata per strada, del profumo mimetizzante caduto dalla borsa e del sangue di angelo di cui aveva macchiato il marciapiede.
«Deve trattarsi per forza di uno dei leccaculo della famiglia reale. E ha visto i tuoi canini. Porca puttana!» Imprecò il diavolo, spostandosi un ciuffo di capelli dalla fronte.
«Stai calmo. Il problema ora non è che mi ha vista, ma la ragione per cui era lì. Dev'esserci un motivo ben preciso.» disse Laila, sedendosi sul divano accanto ad Arianna.
«Da quanto tempo ti trovavi nel mondo umano?» domandò il ragazzo, piazzandosi davanti ad Arianna e sporgendosi verso di lei.
«Da sempre! Non so cosa o chi credi che io sia, ma sono solo un'umana» rispose lei, confusa e stanca dello strano comportamento del diavolo.
«Oray, non credo che-» fece per dire la vampira, ma venne interrotta subito dall'amico.
«Laila, pensaci: troviamo un'"umana" che casualmente sa parlare la nostra lingua e che riesce a mangiare cibo che metterebbe k.o. qualsiasi umano normale per almeno qualche settimana. E poi, casualmente, incontri nel mondo umano un cazzo di angelo che se la fa con la famiglia reale. Credi davvero che possa essere una coincidenza? E poi lei...» disse il diavolo, senza completare l'ultima frase e stringendo i pugni così forte da conficcarsi le unghie tinte di nero nei palmi delle mani.
«Oray?» lo chiamò Laila, alzandosi dal divano e poggiandogli delicatamente una mano sulla spalla.
«Lascia stare, non è importante» affermò il ragazzo, smettendo di stringere i pugni e mettendosi le mani in tasca.
«Stai sanguinando» dissero all'unisono le due ragazze.
«Sto bene» dichiarò il diavolo per rassicurare l'amica. E poi puntò di nuovo gli occhi su Arianna. «E tu come sapevi del sangue se non potevi vedere le mie mani?» chiese con un sorriso beffardo.
La vampira sbarrò gli occhi e rivolse a sua volta lo sguardo verso la ragazza seduta davanti a lei, prima di dire: «È vero, un qualsiasi umano non avrebbe percepito una quantità così piccola di sangue senza vederlo. Arianna... ti è mai capitata una cosa del genere prima?» 
«Sì, qualche volta, ma pensavo capitasse a tutti» rispose lei, deglutendo. Il diavolo e la vampira si scambiarono un'occhiata e poi scrutarono nuovamente la ragazza. I sospetti di Oray sembravano trovare sempre più conferme.

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La tazza che Arianna teneva in mano era piena di liquido rosso, il quale sprigionava lo stesso odore che rimane attaccato alla pelle quando si tocca qualcosa di metallico. Mangiare il cibo da diavoli era stato una passeggiata, ma bere del sangue era qualcosa di molto più strano e lei era sicura che avrebbe vomitato subito dopo. Eppure l'odore non la disgustò così tanto come pensava. Rivolse un ultimo sguardo ai due esseri magici di fronte a lei. Laila aveva l'aria pensierosa, le labbra leggermente distaccate e le sopracciglia aggrottate; coprì la sua preoccupazione scoprendo i canini appuntiti con un sorriso rassicurante rivolto ad Arianna. Oray aveva gli occhi puntati su di lei, le labbra erano incurvate in un sorriso enigmatico, le piccole ali aperte e la testa alta. Il diavolo le fece un segno con il capo, incitandola a muoversi; lei prese un bel respiro, avvicinò le labbra al bordo di ceramica bianco e poi bevve tutto in un lungo sorso. Il sangue caldo e dal sapore ferroso le invase la bocca, deglutì, facendo scivolare il liquido nella gola. L'aveva fatto. Aveva davvero bevuto del sangue. E non aveva la nausea, il che era sorprendente.
«

La Profezia Delle Gemelleحيث تعيش القصص. اكتشف الآن