Sabato e tensione

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4 LUGLIO 2020
Ore 17:08

Sin dalla scuola elementare, il giorno preferito di Elia era il Sabato. Perché era l'ultimo giorno della scuola, perché aveva più tempo per vedersi con i suoi amici, perché il campo in cui andavano a giocare a calcio tutti insieme era libero e solo loro, si erano dei bambini che preferivano giocare tra di loro, senza fare nuove conoscenze, magari sgradevoli, forse erano semplicemente un po' egoisti e lo hanno capito solo dopo, quando hanno capito l'importanza delle relazioni tra persone.

Il sabato rimaneva il giorno preferito di Elia anche alla scuola media, quando poteva tranquillamente uscire con i suoi amici, tanto i compiti li poteva fare il giorno dopo, tanto non aveva nulla da fare in casa, il Sabato aveva un buon profumo alle medie, si un buon profumo. Sapeva di libertà, di giovinezza, di essere davvero grandi, perché non nascondiamocelo, poter andare in giro da soli, per la prima volta, ti fa sentire grande, poter vedere attorno a te ragazzi più grandi ti fa sentire un po' come loro, e ne vai anche fiero.

Inutile dire che andando avanti al liceo, o scuola superiore in generale, quella volontà di sentirti più grande ti abbandona e forse vorresti poter tornare bambino, senza il pensiero che alla fine devi cominciare a prenderti le tue responsabilità. Cambia si la tua vita quando cominci a crescere davvero, ma non cambia la bellezza e la forma che assume il Sabato in essa, per Elia, il Sabato, in quei cinque anni era il simbolo della spensieratezza, delle feste e degli incontri clandestini per le fumate fugaci di canne, o semplici sigarette che fossero, con i suoi amici.
Anche quell'anno, il quinto, quando aveva terminato la tortura della scuola, quando si era preso quell'anno sabbatico, quando non voleva iscriversi all’università, quando aveva deciso che la sua vita non poteva rimanere ancora per molto tempo quella in cui lui viveva con i suoi genitori, quello in cui si era dichiarato apertamente bisessuale accettando finalmente quel lato, che fino a quel momento aveva nascosto, di sé, quello in cui aveva deciso di cominciare a lavorare, il Sabato rimaneva il suo giorno preferito. Forse proprio a causa del lavoro, o forse a causa della sua assenza. Aveva finalmente capito che il “preferisco andare a lavorare che studiare" forse era solo una scusa che i ragazzi raccontano in giro, una di quelle frasi che escono dalla bocca solo perché non si sa appieno quello che si sta dicendo, e che i genitori non hanno tutti i torti  a dargli torto, quando lo fanno.

Era sabato, il suo giorno preferito, e lui e Filippo si stavano sbaciucchiando sul divano, cosa che ormai non riuscivano a non fare se stavano insieme, se stavano troppo vicini e se per sbaglio le loro mani si toccavano. Si le mani. Partiva da quelle il loro contatto, si sfioravano prima le dita esterne, i migliori nel loro caso, data la posizione che assumevano sul divano, u o affianco all'altro, poi sovrapponevano le mani, facendo incastrare le loro dita, quelle della mano che era su negli spazi tra quelle della mano che era sotto, poi erano le teste ad avvicinarsi, una si posava sulla spalla dell'altro e poi una scia di baci, che partiva dalla fronte, si concludeva sulle labbra, erano già arrivati a quell'ultimo step.

Elia aveva anche deciso di spostarsi sulle gambe del maggiore, così da avere Maggiore accesso alle sue labbra e, contemporaneamente, facilitargli l’accesso alle sue di labbra. Il minore mugolò leggermente quando i denti del castano si strinsero attorno al suo labbro inferiore e tirarono leggermente

- Filo –

Sospirò poi soffiando sulle labbra del maggiore staccandosi per prendere fiato

- Cosa c'è? –

Rise allora Filippo anche capendo cosa stesse succedendo, lo sentiva quanto il suo ragazzo si stesse eccitando, ma era proprio quello ciò che voleva ottenere, alla fine dei conti.

- Stronzo –

Rise anche il moro comprendendo le intenzioni dell'altro quando le mani del maggiore si posarono sui suoi fianchi, anzi poco più giù dei fianchi, e lo tirò più su.

Il coinquilino perfetto | ElippoWhere stories live. Discover now