Anywhere Else But Here

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Harry si sveglia particolarmente accaldato e confuso con un intrico di sentimenti e sensazioni nella testa che non riesce a spiegare o a decifrare. Innanzitutto non è nella sua stanza, e nemmeno nella sua casa, in secondo luogo Louis è abbracciato a lui in una stretta forte e possessiva e questo non va bene perchè lui è incazzato con Louis, o no?

Improvvisamente tutti i ricordi della sera precedente si fanno spazio dentro di lui facendo riaffiorare la paura e riuscendo così a spiegare tutto quello che sta provando in quel momento. Si tira su di scatto a sedere scivolando all'indietro sotto al corpo del liscio e appoggiando la schiena alla testiera del letto.

"Amore" sussurra facendo scorrere due dita sulla guancia del ragazzo che sta ancora dormendo profondamente, ha il viso stanco e segnato da tutto quello che ha passato la notte precedente, ma l'espressione è rilassata e sembra stare leggermente meglio. Harry non lo sveglia, si limita a stare lì seduto a contemplare quella meraviglia che ha tra le braccia, "mi stai creando così tanti problemi piccolo..." sussurra, pur sapendo che l'altro non lo sta ascoltando, in tutta la sua esistenza nessuno gli ha fatto passare quello che gli ha fatto passare Louis in quell'ultimo mese e mezzo, nonostante questo però non cancellerebbe nemmeno una frazione di secondo del tempo passato con lui. A parte forse la sera prima, non ricorda di essere mai stato così male come nel vedere Louis in quelle condizioni sulla spiaggia, gli occhi vuoti, il viso spento, e di nuovo la paura si impossessa di lui, tanto che deve fare due respiri profondi per calmarsi.

"Se non fossi arrivato io..." mormora sfiorandogli le labbra con un dito, rabbrividisce solo al pensiero per poi essere invaso da un'ondata di rabbia al ricordo di quei due ragazzi e di quello che avrebbero potuto fargli. Sorride leggermente ripensando al pugno che ha tirato a quel tipo, lui non ha mai tirato pugni a nessuno in tutta la sua vita. Tante sono le cose che non aveva provato o fatto prima di conoscere Louis, realizza all'improvviso e, di nuovo, rifarebbe tutto esattamente nello stesso modo.

Prende il cellulare scoprendo che è ora di pranzo praticamente e dal piano di sotto provengono dei rumori, segno che Liam è già sveglio, risponde velocemente al messaggio di suo papà che chiede se va tutto bene, poi si alza lentamente, cercando di non svegliare Louis che si muove un poco e mugugna qualcosa, agitandosi leggermente.

"Amore, dormi" sussurra inginocchiandosi ai piedi del letto e accarezzandogli il volto piano, poi si alza di nuovo e si dirige in cucina silenziosamente.

"Buongiorno" borbotta a Liam che sta cucinando qualcosa girato di schiena.

"Ehi Harry" replica voltandosi "come ti senti?"

"Un po' stanco, ma sto bene" prende posto ad una delle sedie "senti Lì, io non so come ringraziarti, mi dispiace di averti buttato giù dal letto nel bel mezzo della notte..."

Il castano molla ciò che sta facendo per avvicinarsi a lui e appoggiargli una mano sulla spalla "ti ho già detto che non devi scusarti, non c'è problema, però devi parlare con Lou, non è la prima volta che si riduce in quel modo se non sbaglio e..."

"Lo so Lì, è che lui..." inizia a spiegare venendo però subito interrotto dall'altro.

"Non lo sto giudicando, davvero, dico solo che devi aiutarlo, penso tu sia l'unico che lo può fare" spiega sincero, Harry sorride leggermente e annuisce "lo so".

"Bene, ho preparato dei pancakes, puoi metterci quello che vuoi sopra, quando Lou si sveglia deve mangiare qualcosa" illustra mentre ritorna ai fornelli per prendere un piatto pieno di soffici pancakes e appoggiarlo sul tavolo.

"Sei un tesoro" esclama Harry prendendone subito uno e aggiungendo del burro di arachidi e della panna montata.

"E tu sei disgustoso" il castano fa una faccia schifata alla vista del suo piatto ed entrambi scoppiano a ridere di gusto.

Driving Down The 101 | L.S.Where stories live. Discover now