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Lorenzo si stava sistemando il top nero mentre si guardava allo specchio passandosi una mano tra i capelli.

Accidenti ma perché non state in ordine?

Sbuffò per poi abbassarsi e prendere lo zaino da terra. Si guardò ancora una volta allo specchio: le orecchie colorate che spuntavano fuori dai capelli marrone scuro (non so come descriverli è quello tendente al nero ma comunque un marrone...), la lunga e morbida coda che  si muoveva svogliatamente sopra la mia testa e i pantaloncini che gli arrivavano sotto il sedere lasciandogli scoperte le cosce che si sfioravano tra loro. Aveva sempre adorato le sue fattezze femminili e cercava di valorizzare al meglio senza sembrare una persona facile o che amava mettersi in mostra. Mise le cuffiette alle orecchie per poi avviarsi verso il grande edificio a mattoni a vista. Si era appena trasferito da un piccolo paesino dell'Irlanda del nord e per lui la grande Dublino sembrava maestosa ed estremamente caotica ma, purtroppo, più il paese è piccolo e più la gente non accoglie le novità e, sicuramente, non accoglie i kitten; così era stato costretto a trasferirsi per andare sotto protezione di una donna di mezza età che non aveva mai visto e di cui non sapeva niente che gli aveva proposto di partecipare ad un programma di integrazione lì nella grande capitale irlandese. Affrettò il passo mentre attraversava la strada per arrivare nel grande edificio di letteratura, psicologia e ingegneria. Davanti al grande cancello i ragazzi stavano fumando e parlavano delle loro vacanze estive mentre le ragazze si abbracciavano dopo la lunga estate trascorsa lontana da casa. Attraversò a testa bassa il cortile cercando di attirare meno sguardi possibili su di sé. Arrivare in segreteria fu più difficile del previsto tra le varie occhiate curiose e dubbiose degli studenti della scuola.Prese la coda tra le mani, un po per occupare meno spazio possibile, un po per smaltire lo stress e il nervosismo stringendola convulsiva mente tra le dita. Dietro la scrivania della segreteria una donna con una gomma da masticare in bocca teneva i piedi sul tavolo mentre si limava svogliatamente le lunghe unghie laccate. Fece finta di tossire per attirare l'attenzione ed effettivamente funzionò. La donna si girò verso di lui per poi digitare qualcosa sul computer e dargli un orario guardandolo con aria schifata. Prese timidamente l'orario farfugliando un grazie per poi andare a lezione. Aveva scelto di frequentare i corsi di letteratura. Cercò l'aula 47 con il cuore in gola e la testa bassa sulle scarpe nere che nascondevano i piedi. Accanto a lui si sentivano solo i vari mormorii degli studenti che lo guardavano attraversare i corridoi. Quando arrivò nell'aula vide che nessuno era in classe così ne approfittò per prendere il posto più nascosto di tutti vicino alla finestra. Prese il libro di storia, in comune con tutti e tre i rami, e un paio di fogli a buchi per poi iniziare a scrivere il titolo in bella calligrafia. Mentre finiva di scrivere vide un gruppo di studenti entrare nell'aula mentre ridevano e scherzavano. Abbassò lo sguardo annusando l'aria stracolma di profumi e di odori di omega, beta ed alpha che insieme crearono un mix nauseabondo e fastidioso per il kitten. Mancavano solo poche persone per riempire completamente l'aula e tutto sembrava assolutamente normale finché non sentì la porta chiudersi e il professore sedersi al tavolo. Nel suo naso iniziò ad insediarsi un odore forte e maledettamente piacevole che lo fece andare in estasi. Guardò di sottecchi il professore prendendo la coda tra le mani che, involontariamente, iniziò a muoversi e a scodinzolare freneticamente. la prima cosa che vide fu il grosso marchio che aveva sul collo il che lo incuriosì parecchio: da quel poco che sapeva sui licantropi solo gli alpha potevano marchiare i loro omega e non il contrario.

Quindi che significa quel marchio? Che era una relazione tra due alpha o che quello che avevo letto non era vero? Da quanto ne so io nemmeno due alpha possono stare insieme...

A svegliarlo dai sui pensieri fu un qualcuno che aprì la porta della classe facendo sussultare Lorenzo mentre un ragazzo dai capelli biondi entrava nell'aula trafelato.

Ma quello è...

Il marchio sul collo del ragazzo era in bella vista il che fece riempire di domande la testa di Lorenzo. Anche il suo odore era più forte e insieme a quello dell'altro alpha gli stavano facendo girare la testa. Erano odori mascolini, di muschio e rugiada che fecero impazzire il piccolo kitten.

≪Il primo giorno di scuola e già sei in ritardo; vuoi per caso passare la tua prima giornata nell'ufficio del preside?≫

Chiese il professore mentre scoccava un occhiata di fuoco al ragazzo appena entrato nell'aula. Lui lo guardò incredulo e con un sopracciglio alzato mentre era ancora piegato sulle ginocchia per riprendere fiato.

≪Stai scherzando vero? Il motorino si è rotto in mezzo alla strada e sono dovuto venire qui a piedi!≫

≪Signor Murphy lo sa benissimo che qui sono il suo professore e mi deve dare del lei quindi ora si vada a sedere e se osa replicare in qualche modo non serve nemmeno che si scomodi a lasciare la cartella in classe.≫

Il professore era serio ma il tono di voce era calmo e controllato; sembrava che quella situazione non lo turbasse minimamente mentre la classe di apriva in una risata collettiva.

≪Mi dispiace amico ma abbiamo capito chi toppa tra voi due≫ gridò uno da infondo alla classe facendo ridere di più il resto degli studenti lasciando ancora più confuso il piccolo kitten.

Ma che cavolo sta succedendo?

finally freeWhere stories live. Discover now