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Le mani strette nella coda gli sudavano mentre gli occhi erano puntati sulla mano pallida e testa davanti a lui che, sebbene con molta timidezza, strinse mormorando il suo nome. Appena le loro mani si toccarono una serie di brividi pervasero il corpo di entrambi lasciando, sui loro volti, uno sguardo sbigottito. Il più piccolo tolse velocemente la mano; come scottato da quel contatto.

Che cosa è stato? Mi ricordo che quando mi sono scontrato con una o due persone prima in corridoio non ho avvertito niente; come diamine è possibile?

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Per Lorenzo quelle furono le ore più stancanti e lunghe della propria vita. Il continuo correre e l'attività fisica non erano cose adatte a lui e, in più, quel maledetto e, allo stesso tempo, inebriante odore di muschio e rugiada si faceva prepotentemente strada all'interno del ragazzo facendogli girare la testa ogni volta che Thomas si avvicinava a lui; e le cose peggiorarono quando il professore della prima ora entrò in palestra per parlare proprio con il biondo davanti a lui. Quei due odori identici e sempre più forti gli fecero quasi tremare le ginocchia ma tentò di resistere stringendosi convulsivamente la coda.

Quando finalmente la campanella suò la fine della lezione il kitten non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo che provocò una risata leggera da parte di Thomas.
«Che ne dici se ti faccio vedere i vari club della scuola? Scommetto che a malapena ti abbiano fatto un tour degno di questo nome!»
Lorenzo si bloccò a quelle parole guardando incredulo il ragazzo dinnanzi a lui. Aveva pensato che a scuola non l'avrebbero trattato diversamente da come era trattato fuori: insulti e prese in giro per quanto riguardara il suo essere kitten e il suo modo di vestirsi. Invece ora si ritrova vicino ad un magnifico ragazzo mentre passeggiano per i corridoi cercando di arrivare in segreteria.
«Allora innanzitutto direi che possiamo escludere i vari club sportivi giusto?-chiese come se volesse una conferma da Lorenzo che non tardò ad annuire- perfetto allora possiamo passare al club di arte oppure a quello di scienze oppure a quello di musica e letteratura...» stava per continuare ma il più piccolo lo bloccò subito con un sussurro.
«Musica e letteratura» era a malapena udibile; infatti Thomas girò la testa verso di lui dicendo un 'cosa' che fece arrossire il piccolo. Lorenzo lo ripeté più forte e vide un sorriso espandersi sul viso del biondo.
«Perfetto; il club di letteratura lo dirige mio fratello» disse per poi prendere per il polso il gattino e trascinarlo quasi correndo tra i corridoi fino ad arrivare davanti la porta di un ufficio con su scritto in bella grafia Murphy. L'alpha non busso ma entrò direttamente urlando un "buongiorno" che fece sobbalzare il piccolo kitten. Il professore che aveva visto alla prima ora non alzò la testa dalle fotocopie; si limitò a rispondere con tono monocorde.
«Quante volte ti ho detto di bussare e non urlare nell'ala della scuola riservata agli insegnanti?»
«Circa tutte le volte che vengo qui ma ammettilo che non ti dispiacciono le mie visite a sorpresa; specialmente se fruttano anche a te» rispose Thomas strizzando l'occhio. In quel momento il professore alzò la testa guardandolo con un sopracciglio alzato. «Se sei qui per chiedermi le risposte del prossimo compito in classe scordatelo; lo sai che non te le dirò» disse il professore per poi tornare a guardare i fogli.
«Nonostante sia molto tentato nel farlo oggi ti ho portato una nuova recluta per il tuo fantastico e noiosissimo corso» gli disse per poi appoggiare una mano sulla schiena di Lorenzo. Lui si prese la coda mentre il professore si avvicinava a lui alzandosi dalla sedia e appoggiandosi alla scrivania. Come in palestra i due odori insieme entrarono prepotentemente nel suo naso facendolo quasi caderementre mentre la testa gli vorticava furiosamente. Il pii grande lo scrutò per qualche secondo in silenzio per poi allungare la mano verso di lui che, timidamente, la strinse. Un altra scarica di brividi fece intontire il povero kitten che era sempre più confuso dalla situazione. Nel frattempo Thomas si avvicinò all'orecchio del professore in modo che solo lui sentisse.
«É successo anche a me; pensia sia quello giusto?»
«Credo propio di sì»

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⏰ Last updated: Jul 16, 2020 ⏰

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