Capitolo 30: É la fine

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Camille pov's

Mi guarda negli occhi con la speranza che possano uscire le sue stesse parole.

Dai Camille.. sono solo due paroline.

Lo sguardo di Nicholas si abbassa, è deluso o forse anche arrabbiato.

"Mi dispiace" dico soltanto.

Aspetta davvero?
Con le 'due parole' intendevo 'Ti amo', non 'mi dispiace'.

"Ti dispiace?" Ride per poi farsi serio.

"È il cazzo di mio compleanno! Ti ho fatto una cena, ho cucinato per te, non ti ho nemmeno mai toccata per rispetto nei tuoi confronti!" Alza la voce.

Non è in lui, mi sto spaventando.

"Nicholas, cosa stai dicendo" tremo.

"Tu non potevi ringraziarmi almeno? Con un 'ti amo'? Era difficile?" Si alza e la torta cade di faccia per terra.

La serata si sta ribaltando, non era così che la immaginavo.

"Puoi perfavore calmarti? Parliamone" dico toccandogli la spalla per farlo risedere.

"Non mi calmo, no, sono stanco" dice infine calciando la torta e rientrando in casa.

Rimango pietrificata e orribilmente spaventata dal suo comportamento.

Cosa succede?
Tutto questo solo perché non ho ricambiato le sue parole?
Eppure stiamo insieme da poco, posso avere delle insicurezze o no?

Per me è una parola importante.

Lo inseguo in casa e lo trovo sul divano a fissare il vuoto, con le mani incrociate.

"Non avevo ancora visto questo lato di te" dico secca.

Non parla e rimane fermo.

"Mi puoi dire cosa ho fatto di male?" Dico guardandolo e sedendomi nel tavolino davanti a lui.

"Ti piace quello eh?" Mi afferra il polso.

"Per questo non mi ami? Allora con me fingi?" Inizia a piangere.

"Mi fai male Nick" dico continuando " perfavore lascia il polso"

"Rispondi" mi dice alzando lo sguardo su di me.

"Non sto fingendo e non ho mai finto con te Nicholas! Lasciami il braccio ti prego!" Una lacrima di dolore mi riga la guancia.

Il suo volto si incupisce subito "perdonami, ti prego scusami"

"Lasciami" dico levando il braccio, mi alzo e prendo lo zaino correndo in giardino per afferrare il telefono.

Mi segue, sento i suoi passi dietro di me.

"Non so cosa mi sia successo davvero, non sentendo quelle parole ho avuto paura"

"Paura? Mi hai fatto male, non pensavo fossi una persona capace di fare queste cose" mi afferra il polso di prima, ma questa volta con delicatezza.

Si avvicina con la faccia e mi lascia un bacio.

Lo guardo con ancora gli occhi lucidi,. non riesco a mettere a fuoco la situazione, mi sembra surreale.

"Voglio andare via" dico ad un tratto interrompendo i suoi baci.

"No stai qui con me ancora un po'"
Mi abbraccia.

"No Nicholas, vado a casa."

Rientro in casa e prendendo la giacca mi dirigo verso l'uscita, ho bisogno di andare a casa e pensare, tanto.

Tutto può accadere  [COMPLETA] #Watty's2020 [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now