Mettiamo fine a una lotta

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Buongiornissimo

Oggi arriva l'atteso capitolo. Non ci sono parole per descrivere quanto io sia contenta di scriverlo ed ero sul punto di emozionarmi.

Ho immaginato queste parole tante volte e non vedevo l'ora che succedesse... 

Spero tanto che vi piaccia.

Buona lettura.

Davanti a noi, poco distanti, stavano due ragazzi che conoscevo molto bene...

"Sapevo che non avremmo dovuto mostrarti la profezia!" Ringhiò la Annabeth Chase di sedici anni compiuti, il mio io futuro, quasi sedicenne, la fissava incredulo "E' servita solo a spaventarti. E tu scappi sempre dalle cose che ti spaventano!"

Io e Annabeth dodicenne rimanemmo zitti ed ero certo di cosa si sarebbero detti ora...

Il Percy quasi sedicenne la fissò sbigottito "Io? Scappare?"

"Sì, tu. Sei un codardo, Percy Jackson!"

Annabeth si fece avanti e i suoi occhi erano rossi, lessi un barlume di comprensione sul volto del mio io futuro come se si fosse accorto ora che non si riferisse alla profezia.

"Se non ti piace la nostra situazione" continuò con tono amaro "Forse dovresti andare in vacanza con Rachel."

"Annabeth..."

"Se non ti piace la nostra compagni."

"Sei ingiusta!"

Mi aspettavo che, come nel sogno, Annabeth se ne andasse via ma invece serrò i pugni

"La vita non è giusta, Percy Jackson!"

"Annabeth... dai..."

Gli occhi della figlia di Atena sembravano sul punto di spezzarsi, lo guardò negli occhi e se le occhiate potessero polverizzare, l'avrebbero fatto.

Improvvisamente fece un balzò avanti e il mio io futuro la fissò scioccato. Annabeth alzò il bracciò e gli diede un pugno sulla mandibola. Non era assolutamente scherzoso o per divertimento ma uno di quelli che avrebbe tirato ai suoi nemici.

Il Percy sedicenne alzò la mano per difendersi, senza mai attaccare ma Annabeth era troppo furiosa per lasciarsi fermare.

Iniziò a tirargli sempre più pugni anche sul petto e vicino alle costole, il mio io futuro arretratava con espressione sbalordita e ferita allo stesso tempo. Annabeth stava ormai piangendo e le lacrime cadevano incessanti sul suo viso.

"Ti odio!" gli sibilò assensandogli un pugno sul naso "Sei un coglione!" ringhiò e gli diede un calcio sullo sterno. Il mio io futuro la fissava ancora più sconvolto e sbalordito "Annabeth" sussurrò ma lei non lo sentiva. Stava sfocando l'amarezza che aveva portato dentro per tutto questo tempo.

Il Percy sedicenne era a terra mezzo sanguinante ma non sembrava importagli molto, era solo tremendamente scosso. Non poteva andare oltre. Lanciai un'occhiata ad Annabeth e non ci fu bisogno di parole, balzammo in avanti e io tesi la mano. Richiamai il potere dell'oceano e un getto d'acqua innaffiò Annabeth sedicenne mentre una forza invisibile l'allontanava.

"Fermatevi!" esclamai ed entrambi si voltarono verso di me e in quel momento le loro mandibole caddero.

"Cosa?" chiese Annabeth sedicenne confusa e il mio io futuro era semplicemente troppo sbalordito per parlare. Apparve allora Annabeth con il berretto degli Yankees in mano e il viso imbronciato "Dei Percy! Perché quando sono con te finisco sempre bagnata!" mi sgridò lei sebbene avesse un tono diveritito.

Viaggio nel tempo Where stories live. Discover now