Una bella festa si trasforma in un muro del pianto

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Buongiornissimo

Oggi, ragazzi, arriva uno dei capitoli più belli che abbia scritto...io lo amo! Ricco di Baby Percabeth fino al midollo :)

Il capitolo più lungo che abbia mai scritto.

Spero vi piaccia 

Buona lettura.


Annabeth scattò in piedi, immediatamente seguita da me e lanciò un'occhiata all'orologio al suo polso e spalancò gli occhi.

"E' mezzanotte!" esclamò sgranando gli occhi ed io imprecai. "Non possono andarsi senza averli salutati!" le dissi e senza aspettare, la presi per il polso e iniziammo a correre il più velocemente possibile sperando di arrivare in tempo.

Presto iniziarono a delinearsi i contorni della festa e della pista da ballo, illuminata da vortici di luce dorata e oltrepassammo tutti i ragazzi intenti a guardare. Nel mezzo vidi gli eroi del futuro che stavano salutando alcuni ragazzi come Beckendorf, Silena, Clarisse e molti altri. Notai con piacere che c'era anche la coppia sedicenne sebbene avessero entrambe le labbra gonfie e rosse, due sorrisi sognanti e le mani intrecciati.

Lasciai Annabeth e mi avvicinai a loro "Alla fine vi siete messi insieme..." dissi loro e il Percy sedicenne sorrise imbarazzato e l'altra arrossì leggermente.

"Ugh... sì" rispose Annabeth timidamente e io le sorrisi, entusiasta che finalmente potesse essere felice

"Bellissima la scenata di gelosia!" mi complimentai alzando le sopracciglie ed entrambi sgranarono gli occhi e io mi beccai una gomitata dalla Annabeth dodicenne.

"Non mi dire che ci avete spiati?!" chiese incredulo il mio io futuro e io gli sorrisi sfacciatamente

"Mmmm Forse sì" confessai e loro si guardarono esasperati.

"Voi siete due maledette spie!" esclamò la Annabeth sedicenne e l'altra aggrottò "Ehi! Io non ho detto che c'ero!" si difese e loro ridacchiarono.

"Se c'è una cosa che abbiamo imparato da tutte queste missioni!" esordì la figlia di Atena "E' che dove va uno va anche l'altro!" concluse il mio io futuro. Mi sentii avampare ed evitai di incrociare il mio sguardo con quello di Annabeth.

"Buona fortuna per la guerra" parlò dopo attimi di silenzio la mia migliore amica e i loro volti si rabbuiarono per poi trasformarsi in espressioni stanche.

"Se siamo vivi a diciassette anni penso che quella profezia non intendesse -strappare la mia anima- proprio così letteralmente" borbottò il Percy sedicenne e io annuii.

"Ci mancherete!" sbottai improvvisamente e i loro sguardi si ammorbidiro, Annabeth si avvicinò e, abbassandosi mi abbracciò e il mio io futuro fece lo stesso con la dodicenne.

"Sono contenta..." mi sussurrò la figlia di Atena "Sei parecchio sveglio quando si tratta dei sentimenti reciproche di altre persone." Io mi sentii arrossire nuovamente e mi divincolai leggermente dall'abbraccio.

"Peccato che tornerai ad essere tremendamente ignaro!" si lasciò sfuggire con un gemito lei e io ridacchiai leggermente

"Quelli saranno problemi della tua sé passata!" sospirai scrollando le spalle e lei ridacchiò per poi avvicinarsi alla sua sé e io mi sentii morire di imbarazzo alla prospettiva di abbracciare il mio io futuro, il quale doveva averlo capito perché mi mise semplicemente una mano sulla spalla per poi abbassarsi alla mia altezza.

"Devo dire che ho scoperto di essere abbastanza insopportabile" mi confessò ridendo e io non potei che imitarlo "Ed io ho scoperto di essere molto ignaro!" lo canzonai e lui assunse una lieve sfumatura rossastra.

Viaggio nel tempo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora