Capitolo 3

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Mi girai a guardare seguendo con lo sguardo il punto che Vic indicava con il dito e poi lo vidi. 

Era proprio lui. Non lo vedevo dalle medie da quando di punto in bianco si trasferì. Era tornato e non mi aspettavo che lo avrei mai rivisto.

"Maledizione quanto è diventato sexy" pensai tra me e me, per poi sentire le risate dei miei amici e mi resi conto che forse non lo avevo solo pensato. Inutile dire che la mia faccia diventò completamente rossa per l'imbarazzo.

Negli anni era cresciuto davvero bene. Era diventato più alto, molto più alto, quasi 1.90. Era muscoloso ma non pompato, il giusto. Dei capelli castano chiaro in uno stile spettinato, che sembravano morbidissimi (e cavolo quanto avrei voluto affondare la mia mano tra quei capelli e accarezzarli - già... dissi per sbaglio anche questo senza rendermene conto. Maledizione).
Delle labbra carnose, ma non eccessivamente, che gli vidi leccarsi mentre camminava. Stava cercando di mandarmi al manicomio. La mia faccia diventò nuovamente rossa per tutti i pensieri impuri che il mio cervello fu in grado di formulare in così poco tempo. Mi spaventai di me stesso.

 Rimasi a bocca aperta vedendolo. I miei amici se ne accorsero e continuarono a ridere di me, divertiti, ma non ci feci molto caso..ero troppo impegnato in altro, e squadrai quel corpo quanto più mi era possibile. 
Aveva uno stile da duro. Skinny nero strappato,maglia verde militare leggermente attillata e giubbotto nero di pelle con un casco della moto sotto il braccio. Ma anche il suo sguardo era diverso.

Il ragazzino che ricordavo io era magrolino e bassino, con gli occhi verdi, che somigliavano a due smeraldi. Era un bambino sempre sorridente, che faceva ridere tutti, che portava le risate ovunque andasse. Osa sembrava diverso, più malinconico..

Mentre camminava, per un breve istante, i nostri occhi si incrociarono e sentì un brivido scorrermi per tutta la schiena. Un brivido bello. Diverso da quelli a cui purtroppo ero abituato. Questo mi fece pensare e un secondo dopo il flash di due occhi neri che mi fissavano comparve nei miei pensieri. 

Iniziai a tremare. Persi le forze nelle mani e mi caddero i libri per terra.
Lo schianto dei libri con il suolo mi fece sussultare e risvegliare da quella specie di trance in cui ero caduto.
Mi piegai a raccoglierli e fui subito colpito da una grande mano sotto i miei occhi, alzai lo sguardo e lo vidi. Era lui che mi stava aiutando a raccogliere i libri da terra. 

E' difficile da ammettere, specialmente per me, specialmente ora, ma quando i nostri sguardi si incrociarono il mio cuore perse un battito. Non so perché. Ormai erano passati tanti anni. Anni in cui, mi dispiace doverlo ammettere, ma con tutto quello che stavo passando, mi ero dimenticato di lui, anche se un paio di volte mi ritrovai a pensare a lui e a come stesse, sperando che fosse felice. 

Quando appresi la notizia del suo trasferimento, per me fu un colpo, un duro colpo. Eravamo amici ma non così tanto da rendermi straziante l'idea di non poterlo rivedere più, di non poter più ridere insieme a lui, ma allora perchè stavo così?

Solo dopo aver accettato il mio vero io, mi resi davvero conto di quello che provavo per lui. Ero innamorato. E' stata la mia prima cotta, che purtroppo non sono riuscito a vivermi. E ora per qualche strano scherzo del destino lui è tornato. Qui. Ora. Nella mia scuola. E in questo momento era lì di fronte a me, con lo sguardo fisso nei miei occhi e i miei libri in mano che aspettava che io me li riprendessi.

Si... Mike Smith era tornato per davvero e  io iniziai a sentire una sensazione strana allo stomaco e questo non mi piaceva. Non dopo l'ultima volta. Non dopo che avevo promesso a me stesso di non cascarci più. Così decisi di bloccarla sul nascere. Di far tacere il mio cuore che aveva iniziato a battere velocemente solo per un suo sguardo. 

Allungai la mano e presi i libri che teneva ancora in mano. Lo guardai senza alcuna espressione in volto e dissi un semplice "grazie". 

Mi girai e me ne andai.

Si Scott. Questa è la scelta migliore.       

You Saved MeWhere stories live. Discover now