Capitolo 9.1 - Fragili come un vaso ricoperto di crepe

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Negli ultimi quattro anni Yoongi aveva imparato ad addormentarsi a discapito del forte russare del suo ragazzo - anche quando aveva la bocca aperta ed il viso premuto contro la sua spalla - dei suoi lamenti improvvisi e dei suoi calci sotto le coperte con i piedi freddi.

Non era così difficile come sembrava, solitamente bastava addormentarsi prima di lui per riuscire a passare una nottata decente, eppure quella sera non sembrava possibile.

Erano le quattro del mattino e Yoongi era sdraiato sul lato, il viso sorretto dalla mano ed il gomito puntato nel cuscino mentre guardava esausto il suo ragazzo dimenarsi tra le lenzuola mentre si lamentava girandosi violentemente sul posto, con diverse gocce di sudore che gli imperlavano il corpo completamente bagnato.

Jimin era sempre stato un ragazzo che seguiva le mode, come quando per un periodo era fissato con l'idea di farsi il piercing all'ombelico ma non voleva rischiare di farselo e pentirmene subito dopo, finendo per passare mesi con un piercing finto che teneva anche la notte e che puntualmente se lo perdeva tra le lenzuola.

Oppure quell'anno che aveva passato tutta l'estate pensando che le fasce per la fronte fossero sexy, finendo per avere una striscia bianca proprio all'attaccatura dei capelli perché la sua abbronzatura era diventata irregolare - odiava ammetterlo ma i poteva ancora vedere una leggera striscia più chiara che cercava disperatamente di nascondere con il fondotinta.

Evidentemente, in pieno agosto, sembrava essere scoppiata una moda per i calzettoni di lana lunghi fino gli stinchi di cuoi Yoongi non ne aveva saputo niente, perché sennò non si spiegava il perché sembrava ossessionato nel voler tenere quei benedetti calzini ogni giorno ad ogni ora, persino quando doveva andare a dormire - e Jimin era sempre stato chiaro sul fatto che odiava portare i calzini a letto, al punto che costringeva anche Yoongi a levarseli prima di infilarsi sotto le coperte con lui, indipendentemente da quanto facesse freddo.

Era palese come quei calzini lo stavano infastidendo, impedendogli di dormire tranquillamente, e proprio non ne poteva più di passare le nottate in bianco solo perché Jimin era troppo attaccato ad una stupida moda - anche se non era sicuro se quella fosse veramente una moda o una sua strana fissa - per mettersi a suo agio.

Lo vide lamentarsi mentre corrucciava le sopracciglia, i piedi fasciati da due spessi calzini neri che scalciavano le coperte già appallottolate ai loro piedi, non riuscendo a trovare pace.

Sospirando stanco il maggiore si passò una mano sul viso, poi si alzò per gattonare fino ai piedi del letto con l'intenzione di levargli quei dannati calzini e quindi finire quella tortura.

Prese il piede destro e lo alzò delicatamente, sfilandogli un calzino e notando subito che l'altro sembrò apprezzare l'aria fresca colpirgli la pelle accaldata del piede, ritrovandosi a muovere le dita mentre sospirava compiaciuto nel sonno.

Quella sua reazione lo fece sorridere, poi poggiò il piede e provò a sollevare l'altro per fare la stessa cosa, rimanendo però sconvolto nel vederlo sibilare dal dolore e saltare sveglio, allontanandogli immediatamente il piede dalle mani quasi calciandolo dritto in faccia.

«C-che fai?» chiese con la voce impastata nel sonno, cercando in tutti i modi di non mostrare come gli avesse fatto male sentire le dita dell'altro attorcigliarsi attorno alla sua caviglia gonfia e viola.

«Stavi dormendo male per colpa dei calzini... Te li stavo levando.»

«Non stavo dormendo male.»

Yoongi batté le palpebre un paio di volte, non riuscendo a capire come mai Jimin stava negando l'evidenza, quando anche lui sembrava non credere a quelle parole.

«Non levarmi i calzini.» concluse il minore con fare serio, allontanando ancora di più il piede e poggiandolo il più possibile lontano dal fidanzato.

Tales from the '80s - 1986 || Yoonmin/TaekookOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz