Un ritorno inaspettato?..Cap.1💥

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              POV'S SVEVA
La mia camera è in disordine, oggi, è San Valentino, e devo andare lo stesso a scuola, la vita può essere più ingiusta di così? Guardo il telefono, e vedo vari messaggi di Leonard, che dolce.
Sono cambiate talmente tante cose dal matrimonio di Luna e Matteo, niente è più uguale in questa casa da quel giorno, soprattutto il rapporto che ho con loro, Luna e Matteo.
Però mi manca ancora qualcosa, sento ancora il vuoto dentro, e non riesco a riempirlo.
Neanche Leonard, dopo 5 anni di fidanzamento, non mi riempie abbastanza di amore, cioè lo fa, ma, è come se io non notassi l'affetto che mi da, forse perché, sono stata tutta l'Estate, a pensare a come sarebbe stata la vita con Miguel tra i piedi, adesso ho le mie amiche, la popolarità, il ragazzo, quello che una ragazza può sognare del resto.
Però non mi dimenticherò mai, quella fitta, al cuore, quando Matteo annunciò davanti a tutti che Miguel, sarebbe andato ad Oxford, era sempre stato un ragazzo modello, ma non pensavo, che volesse arrivare in alto, davvero.
In quel minuto, lì in piedi, pensai, no, non può essere è tutto uno scherzo, il matrimonio è uno scherzo, non è così?
Volevo quasi piangere, ma non lo feci, probabilmente perché avrei fatto insospettire Leonard.
Lui era felice del suo destino, e io del mio.
Presi, delicatamente una lettera che scrissi, a Miguel, purtroppo, non avrei mai avuto il coraggio di inviargliela, troppa paura, troppi ripensamenti.
Quella lettera esprimeva qualcosa di più che un'amicizia tenera tra cugini.

' Miguel, Ormai, sono passati tanti anni.
Non riesco davvero a dimenticare il tuo sorriso, le tue fossette, e i tuoi occhi, che mi ricordavano quelli di Luna.
Manchi a tutti, sentì un po' com'è Miami? Stai trascorrendo bene le vacanze con Matteo?
Solo ora ho scoperto che lì le vacanze estive durano di più.
Io sto per ritornare a scuola!
È incredibile, sto con Leonard da cinque anni! Anche se è da pochi mesi che non provo più la stessa cosa.
Quando io e lui ci baciamo, non sento più niente, ma solo un muro, piatto, e duro, che fa male, alle mie povere labbra.
Sono sicura, ma che dico! Iper sicura che tu non abbia una ragazza a Oxford, perché sei troppo imbranato per averne una, però, io ti amo, anche se tutto questo tempo, ho sottratto i miei sentimenti, io non posso fare a meno, di guardare una tua foto prima di dormire, probabilmente non ci vedremo mai più, anche se tuo padre ritornerà presto qui!'
Con affetto {Sveva}
Ero fiera di quella lettera, anche se non gliel'avevo mai mandata, significava molte cose per me.
Anche se in realtà, no, io non dovevo scrivere ti amo, perché io amo Leonard!
Cosa sto facendo!
Arrotolai la lettera per poi buttarla nel cestino della spazzatura.
Anche se, no no, io non posso buttarla.
La recuperai nuovamente.
Avendo diciassette anni, il ciclo non mi lasciava neanche in pace il giorno di San Valentino, mi alzai di mala voglia, Leonard, mi scrisse, aveva una sorpresa per me, a scuola, al Blake.
Mi vestii più in fretta che potevo, a quel punto caddi sul letto, e mi mettei a ridere, in fin dei conti, anche io ero sbadata, ero una persona comune, ed ero pure una delle più popolari, con le mie amiche Mary, e Leila.
Mary, era una ragazza abbastanza fuggitiva, ma anche simpatica e dolce allo stesso tempo, non si faceva ingannare da un ragazzo, aveva i capelli con sfumature rossastre, la rendevano una bellissima ragazza, e non la biasimavo.
Leila, aspettava il principe azzurro, per lei ogni momento era buono per accaparrarsi il primo ragazzo nei paraggi, poveri ragazzi, che andranno nelle sue mani, tende ad essere un po' troppo appiccicosa, era castana, e riccia.
Mi misi la divisa del Blake, ed era la stessa divisa del Blake delle medie.
Mi faceva ricordare troppo, io non devo ricordare, mi calzai le mie adorate ballerine nere lucide, e scesi a piano terra, dove notai mia madre Àmbàr, e Luna ridere.
- " Che fate?" - dico anche io sorridendo a loro per entrare in qualche modo nella loro conversazione.
- " La tua colazione.." - dice porgendomi il pasto in una busta, io non ero più una bambina, potevano mangiarlo loro.
- " Mangerò qualcosa fuori con Leonard.." - dice sorridendo, e respingendo il loro panino, da una parte mi dispiaceva, ma dall'altra.
- " No aspettate..il panino, lo prendo." - dico afferrando la busta dalla mano di Luna.
Ma perché faccio così ?
- " D'accordo.." - dice lei ridendo insieme ad Àmbàr.

POV'S MIGUEL
Su una bella sedia a sdraio, un costume da bagno, una rivista Vogue con belle ragazze, cosa potevo sognare di più..
- " Vuole qualcosa da bere Miguel?" - dice la cameriera alle mie spalle.
- " Succo di arancia grazie.." - dico sorridendogli falsamente, avevo sempre questo dannato vizio di sorridere falsamente alla gente.
Nella sedia a sdraio accanto c'era mio padre, tra una settimana sarei ritornato a Oxford, avrei rivisto Marley, la mia ragazza.
Marley, lei è così bella, gentile carina.
La cosa che amo più di lei, è che sa apprezzare le persone da come sono, e non ha pregiudizi.
Mi sono dimenticato di Sveva, anche se alcune volte ci penso ancora.
Lei, le sue labbra che chiamavano le mie ad incastrarsi perfettamente in un singolo bacio.
Ok, basta, io ho una ragazza, e i miei sogni si sono realizzati.
Nel frattempo ho avuto l'occasione di fare una vacanza con mio padre, per l'uscita della sua nuova canzone " Puede" parla ovviamente di mia madre, le frecciatine sono chiare, e anche io lo capirei.
In questi mesi, ho stretto il rapporto con mio padre.
E nel frattempo ho migliorato le mie esibizioni canore.
-   " Cosa ti ho detto? Non è bella Miami ?" - dice mio padre spalmandosi la crema solare.
-   " È stupenda altroché.." - accenno ridendo.
-   " Miguel mi è venuta un'idea." - dice alzandosi dalla sedia.
-   " Che idea..?" - dico non capendo.
-   " Facciamo una sorpresa a tua madre e a i tuoi compagni del Blake che dici..?" - io non capi la sua idea.
-   " Non ho ancora capito." - accenno ridendo.
-  " Torniamo a Buenos Aires." - dice disteso sul lettino.
Cosa?
Ritornare a Buenos Aires?
-   " Ehm ma perché? Ci troviamo così bene qui e poi c'è Oxford." - dico con occhi sognanti.
-   " Miguel, è per fare una sorpresa a tua madre, però staremo lì alcuni giorni, quindi frequenterai anche quella scuola alcuni giorni.
La mia faccia si tramutò da felice a triste.
Avrei rivisto mia madre questo mi rendeva felice, ma Sveva.

~Svevel~ Bugie, segreti, conflitti.💥Onde histórias criam vida. Descubra agora