Grazie ad Andrea e Vincenzo, avevamo conosciuto gran parte della famiglia Glory.
Io e Mavi ci trovavamo benissimo con tutti loro, ma il mio preferito in assoluto era Marco, il "fratello"di Vincè.
Avevamo un senso dell'umorismo molto simile e passavamo le serate e ridere e parlare di tutto.
Andrea non perdeva occasione per "marcare il territorio" e spesso mi infastidiva il suo comportamento.
Infatti, avevamo iniziato ad avere le prime discussioni, anche se non erano mai state troppo pesanti, anzi.
Riuscivamo sempre a raggiungere un compromesso, senza sfociare in litigi violenti.
Era questo che mi piaceva di più di lui, entrambi riuscivamo a mantenere la calma, senza alzare la voce, come spesso capitava nella mia relazione precedente.Con il tempo, la famiglia Glory e i ragazzi di Milano Ovest si erano un po' distaccate, ma adesso erano tornate ad essere una cosa sola e praticamente tutte le sere ci trovavamo in piazza.
I ragazzi abitavano al confine tra Rozzano e Milano Ovest, quindi quest'ultima era diventata anche il nostro punto di ritrovo, a qualsiasi ora.
Io e Mavi abitavamo a qualche minuto di distanza, quindi, se avevo bisogno di compagnia mentre la bionda era a lavoro,mi bastava scendere in quartiere, perché sapevo che avrei sempre trovato qualcuno."Ciao ammò" Luigi mi stampò un bacio sulla guancia, posandomi un braccio sulle spalle.
Avevo appena finito il turno al ristorante e Occhi Verdi mi era venuto a prendere.
"Come stai?"chiese Vincenzo, affiancandomi.
"Sono un po' stanca, "sospirai, passandomi una mano sul viso "ma va tutto bene".
"Dai ninni tra poco ti accompagno a casa"disse Andrea.
"Rimani da me?"chiesi tirandolo verso di me.
"No, stanotte dormo a casa"disse posandomi le mani sui fianchi.
"Ammò stasera non si scopa!"esclamò Marco, facendoci scoppiare a ridere.
Guardai Andrea, che si era fatto improvvisamente serio."Fra,passami 'a cann" sbuffò Vincè mentre Leo spegneva l'ammazzo.
"L'ho finita"ridacchiò, beccandosi un coppino dal Riccio "Ahia".
"Affammoc scem"sorrise.
"Oh Andre, t'appost?"chiese poi girandosi verso il moro "stai bene?"
"Si fra, sono solo stanco"teneva lo sguardo basso, come la testa.
"Sei sicuro?"lo incalzò Tonino, scambiando un occhiata con gli altri.
"Si fra, tranquillo"disse "Ninni, ti accompagno a casa?".
Annuii guardando l'ora.
Era l'una inoltrata e l'indomani avrei dovuto svegliarmi abbastanza presto.
"Ciao ammò"stampai un bacio sulla guancia a tutti e presi la mano del moro, mentre camminava verso casa mia."Ninni va tutto bene?"chiesi accoccolandomi al suo braccio.
"Si, si"sbuffò evitando il mio sguardo.
"Perché mi menti?"mi fermai di colpo, girandomi per guardarlo in faccia.
"Non sto mentendo, ti ho detto che va tutto bene"bloccò il viso, per impedirmi guardarlo negli occhi.
"Ho fatto qualcosa?"sbottai allontanandomi da lui.
"No, tu non c'entri"riprese la mia mano, intrecciando le sue dita alle mie "mi ha semplicemente dato un po' fastidio la battuta di Marco".
"Ninni stava scherzando"bisbigliai, avvicinandomi a lui "non sa cosa facciamo o non facciamo io e te, la sua era una battuta".
Annuii, poi concentrò il suo sguardo sulle mie labbra, facendomi quasi dimenticare ciò che volevo dire.
"Sono un po' geloso del vostro rapporto".
"Non ne hai motivo, davvero"abbassò lo sguardo, così gli presi la testa tra le mie mani, obbligandolo a guardarmi negli occhi.
"Okay?"sussurrai sfiorando le sue labbra con le mie.
"Okay"mormorò con voce roca, unendo le nostre bocche in una cosa sola.
Circondai il suo collo con le braccia, mentre le sue mani si spostavano sul mio sedere, stringendolo delicatamente.
Le nostre lingue si accarezzavano rendendo il bacio molto passionale, ma anche dolce."Stai a casa?" il messaggio di Vincenzo fece illuminare lo schermo del mio cellulare.
Qualche secondo dopo feci partire la chiamata, mettendolo in viva voce, sotto richiesta della bionda.
"Ammò"rispose il riccio dopo qualche squillo.
"Ciao Vincè"sorrisi sentendo in sottofondo le voci dei ragazzi "dimmi".
"Scendete? Sta anche Andrea qua, volevamo chiedervi una cosa"
"Non potete dircela per telefono?"ridacchiai seguita da Mavi.
"Nun scassar' u' cazz' e scendete" scoppiai in una risata fragorosa "è una cosa importante".
"vabbene Vincè, 5 minuti e scendiamo"chiusi la telefonata, alzandomi svogliatamente dal letto per cercare qualcosa di decente da indossare.
Infilai una tuta e una felpa, per poi coprirmi con il piumino.
Eravamo agli inizi di Marzo ma l'aria era comunque molto fredda e il mio essere tremendamente freddolosa non era di certo d'aiuto.
"Mavi sei pronta?"raggiunsi la bionda, che nel frattempo si era andata a cambiare "usciamo?"
"Due secondi e ci sono"sospirò lanciandomi un occhiataccia "certo che potevi anche metterti qualcosa di più carino".
"M non rompere il cazzo, dobbiamo solo andare in piazza dagli altri"sbuffai, facendola ridere.Uscimmo di casa e in pochi minuti raggiungemmo i nostri amici, che se ne stavano seduti in cerchio.
Appena Occhi Verdi mi vide, mi venne incontro con le braccia aperte.
Non mi capacitavo di come, ogni giorno che passava, si facesse sempre più bello.
"Ciao Ninni"mormorò prendendomi tra le sue braccia e stampandomi un bacio in fronte "come stai?".
"Ho studiato un sacco oggi, ma sto bene"dissi posando le mie labbra sulle sue, per qualche secondo.
"Brava bimba" sorrise, per poi salutare Mavi che nel frattempo era con Matteo.
Mi sedetti tra Tonino e Marco e quest'ultimo poggiò una braccio sulle mie spalle, stampandomi poi un bacio sulla guancia.
"Ciao piccola"Leo si avvicinò, stringendomi in un abbraccio, per poi fare spazio a Mavi che si sedette di fianco al Riccio.
"Allora? Cosa dovevate dirci di così importante?"dalla voce della bionda trapelava curiosità.
Anche io ero parecchio incuriosita dal loro comportamento.
"Statt' calm'" sbuffò Vincenzo, prendendo sotto braccio Occhi Verdi "domani sera ci hanno invitato ad esibirci in un locale e ci piacerebbe che veniste anche voi".
Nella sua voce percepii una nota di emozione, la stessa che vidi negli occhi di Andrea, mentre mi guardava orgoglioso.
I ragazzi esplosero in un grido di gioia ed io mi precipitai tra le sue braccia, che mi strinsero immediatamente.
"Sono fiera di te"sussurrai al suo orecchio, mentre lui mi lasciava baci lungo il collo."Sei fattissima ninni"bisbigliò mentre mi adagiava sul letto.
"No dai, non così tanto"borbottai appoggiando la testa sul cuscino.
Si stese al mio fianco e mi tirò a se, facendomi posare la testa sul suo petto.
Alzai il viso per guardarlo.
Non so se fosse per la fattanza o per altro, ma lo trovavo più attraente del solito.
"Sei così bella"sussurrò lasciandomi dei baci sulla fronte "sei la più bella di tutte".
"Mi piacerebbe"sbuffai stringendolo di più a me "comunque sono fiera di te Ninni".
"Grazie piccola, anche io sono contento"sorrise "non vedo l'ora che sia domani".
"Neanche io" biascicai mentre le palpebre si facevano pesanti,"Sei la cosa più bella che ho, insieme a Mavi".
Chiusi gli occhi e piano piano iniziai a cadere tra le braccia di Morfeo.
" Penso di essere innamorato di te".Ciao ragazzi! Volevo scusarmi tantissimo per l'attesa del capitolo, so che non è un granché.
Sto attraversando un brutto periodo e faccio anche molta fatica a scrivere.
Per farmi perdonare, oltre a questo, questa settimana uscirà un altro capitolo.
Spero possiate capirmi :)
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Santana
FanfictionDopo la sua ultima relazione, La solare e allegra Giulia è diventata una ragazza spenta e triste. Ma quando incontra Lui, la sua vita cambia radicalmente.