Capitolo 13

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POV LELE
Sentirsi dire "voglio una pausa" dalla persona che ami è una pugnalata al petto. Non riesco a sopportarlo,ma allo stesso tempo riesco a capirlo. Tanc è un tipo silenzioso non gli piace mostrarsi debole e con la morte dei suoi piangerà molto e semplicemente non vuole che io lo veda. L'ho capito subito dalla prima parola che ha detto e ne ho avuta la certezza fino all'ultima.
Lele:Mi mancherai da morire,ma
si rispetto la tua scelta.
Tanc:Grazie Le
Lele:Hai già prenotato?
Tanc: sì parto domani pomeriggio.
Lele:Così presto?!
Tanc:era l'unico treno disponibile.
Ecco.
Solo un fottuto giorno e poi non ci vedremo per settimane. Solo..virtualmente.
Lele:Ti amo.
È uscito. Così spontaneo
Tanc:Anche io da morire
Sorrisi.
Lele:Guardiamo un film?
Tanc: va bene
Volevo passare più tempo possibile con lui.
Si sedette sul divano e io mi accoccolai al suo petto.
Sembravo..un gatto in cerca di attenzioni..
Lui iniziò a farmi i grattini sui capelli con una mano e con l'altra sul fianco destro. Era perfetto.
Inutile dire che mi addormentai dopo dieci minuti e anche lui.
12:36
Mi svegliai. Eravamo ancora sul divano e Tanc stava ancora dormendo .
Gli diedi tanti piccoli bacini sulla faccia e gli sussurrai un:"Buongiorno amore" ricambiato da un suo sorriso.
Tanc:Giorno amore
Che carino. Anzi stupendo.
Aveva i vestiti stropicciati,le guance rosse e i capelli arruffati.
Era perfetto. Sempre in qualsiasi momento.
Tanc:Guarda che così mi consumi.
Lele:Che palle che sei certe volte
Tanc: però mi ami
Lele:però ti amo
Mi alzai e andai in cucina seguito da Tanc.
Lui prese una tazza di latte e alcuni biscotti. No,non volevo lasciarlo in pace. Volevo godermi ogni attimo.
Mi sedetti sopra le sue gambe a cavalcioni e misi la testa nell'incavo del suo collo.
Lui non parlò.Si limitò ad accarezzarmi la schiena. Aveva capito.Capiva sempre.
15:00
Mancavano solo due fottute ore. Eravamo lì seduti sul divano a baciarci. Con gli occhi di Diego e Gian puntati addosso. Ma non mi importava. Volevo viverlo,tutto.
Mi staccai e appoggiai la fronte contro la sua. Lo guardai a lungo e lui fece lo stesso.
Diego:ok piccioncini ora basta o finirete per scopare.
Tanc: beh non sarebbe una cattiva idea
Lele: DAI TANC!
Tanc: credo che lo sanno che noi scopiamo.
Lele:infatti quindi non serve che lo dici
Tanc: oh ma guarda il mio Lele si è imbarazzato che carinoo
Lele:uf che palle
Mi alzai da lui,ma mi prese per un braccio e mi fece risedere addosso a lui.
Tanc:Dove credi di andare?
Lele:Dove non parli e non rompi i coglioni.
Mi baciò.
Tanc: ecco così non parlo e non rompo no?
Lele:Zitto e continua.
Gian:Vabbè noi andiamo
Fece cenno a Diego di andare e uscirono dalla stanza.
Gli diedi un bacio a stampo
Tanc:Mi mancheranno i tuoi drammi
Lele: e a me tu che scassi le palle
16:00
Era lì davanti alla porta che ci stava salutando con una valigia in mano.
Salutò Gian abbracciandolo.
Salutò Diego abbracciandolo.
E poi toccò a me. Non ero pronto a questo momento. Ero abituato a vederlo in casa,a baciarlo quando volevo e coccolarlo quando volevo. Non volevo se ne andasse,ma ormai
è tardi.
Mi baciò un bacio lungo e passionale,mise la sua fronte contro la mia.
Tanc:Ti amo
Mi sussurrò all'orecchio da farmi venire mille brividi
Lele:Anche io,torna presto e non fare cazzate
Tanc:Non posso tradirti non me lo perdonerei.
Sorrisi lo baciai un'ultima volta e poi lo salutai.
La porta si chiuse.
L'inferno era appena iniziato.
Spazio autrice😌🔫
E indovinate chi è tornata?
Ed eccoci qui con un nuovo capitolo!
Ringrazio per le 2mila letture e un grande traguardo per me💖.
Come sempre scusate se ci sono errori grammaticali 🧪.
Spero voi stiate bene💕
Al prossimo capitolo sempre sono viva✌🏻!
Parole:661🔏

Tutto ciò di cui ho bisogno🍓💘⚡️Where stories live. Discover now