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- Un... Nodo? Come... È impossibile! Il filo si allunga e accorcia a seconda della nostra distanza, come ha fatto ad essere annodato?! - Izuku era agitato. Sembrava impaurito.
- Calmati, Izuku - lo guardò Katsuki - M-magari è un buon segno, vuol dire che siamo più... Legati? - cercò di consolarlo, e ci riuscì dato che Izuku tornò a sorridere.
- Già, dev'essere questo - disse - Nulla di cui aver paura, non si può staccare se è legato, no? -
- Esatto -
Il verde tirò un sospiro di sollievo,
- Grazie - disse a Katsuki - ora ti va di leggere qualche fumetto insieme a me? -
- Certo - rispose, lasciandogli la mano - Chi arriva primo sceglie! - urlò iniziando a correre.
- Hey! Non vale, aspetta! - lo inseguì l'altro, correndo a più non posso.
Inutile dire che Katsuki fu il primo ad arrivare, scelse un fumetto Horror Splatter e si sedette malamente su una delle poltrone mentre Izuku stava in piedi accanto a lui, fissandolo con sguardo torvo. Appena Katsuki aprì il fumetto, per sua sfortuna, entrambi si accorsero che i manga da loro creati erano, beh... Vuoti.
- Cosa?! - gridò Katsuki
- Penso che... Per poter leggere un fumetto dovresti saperlo perfettamente a memoria, così da poterlo ricreare qui... - disse Izuku - Dopotutto siamo nella mia mente - aggiunse a bassa voce, così che l'altro non lo potesse sentire.
- che sfiga - imprecò Katsuki - Ma non mi interessa, tanto ho te - disse abbracciando l'altro all'improvviso. Izuku non potette evitare di diventare di un colore simile a quello di un pomodoro, ma ricambiò più che volentieri l'abbraccio.
Quanto gli era mancato uno di quei contatti, pensò il verde, concentrandosi sul calore che era capace di creare l'altro in lui. Il cuore sembrava impazzito. Sperava che, finché non si fosse fatto passare la "cotta" per Kacchan, quel sogno sarebbe rimasto lì a fargli compagnia ogni notte, facendogli dimenticare giorno per giorno la difficoltà della vita reale, e anche solo il timore di incontrare gli occhi del vero Kacchan. Era così bello stare fra le sue braccia che dimenticava che quella fosse solo fantasia. Avrebbe voluto tenerlo con sé e stringerlo per tutta la vita. Si accorse in quel momento che era felice di poter pensare in quel sogno, in quanto se avesse pronunciato ad alta voce le parole che immaginava nella propria mente, sarebbe stato molto facilmente scambiabile per un maniaco ossessionato.
Nessuno dei due voleva staccarsi da quell'abbraccio, e per una volta che gli era possibile essendo seduto, Katsuki nascondeva il suo volto esplicitamente imbarazzato nel petto di Izuku. Se solo avesse avuto il coraggio di avvicinarsi maggiormente il giorno prima al vero Izuku, diceva, forse avrebbe avuto qualche possibilità anche solo di camminare al suo fianco. Per ora avrebbe dovuto accontentarsi di quell'immaginazione che sembrava così reale, almeno in quel posto poteva essere sicuro che il suo amore venisse ricambiato.
- Ti voglio bene - Azzardò senza pensare troppo al peso delle proprie parole, Katsuki. Avrebbe fatto bene a pensarci invece, perché se il cuore di Izuku non era esploso prima era molto probabile che lo facesse ora.
- Che c'è, sei imbrazzato? - Rise di lui il biondo.
- N-n-niente af-f-fatto! - sbottò l'altro -c-chi credi di p-prendere in giro con quest-te tue af-fermazioni p-provocatorie! -
- Non voglio prenderti in giro - lo smentì Katsuki - Ti voglio bene veramente. Tanto bene...-
- Basta! Non ce la faccio più! - si staccò dall'abbraccio Izuku, buttandosi con la schiena per terra - Il mio cuore sta per morire! -
- Casomai il cuore ti sta per scoppiare, sei tu che stai per morire! - rise Katsuki - E poi che fai lì a terra? Vuoi un bacio come quello di ieri per caso? -
Izuku cadde ancora una volta nel baratro dell'imbarazzo.
- S-smettila di provocarmi! - gridò
- allora lo vuoi sì o no? Guarda che l'offerta sta per scadere! - continuò il biondo sistemandosi sulla poltrona in modo da potersi alzare velocemente.
Izuku si portò un braccio davanti al volto per nascondere gli occhi e il rossore sulle guance.
- come vuoi tu - disse con un filo di voce.
- Hm? Non ti sento -
- C-come vuoi tu!! - disse ad alta voce
- Eh? - fece Katsuki portandosi una mano all'orecchio.
- Sì! Sì che lo voglio, brutto-- -
Katsuki gli evitò di imprecare tappandogli la bocca con le sue labbra, ed iniziò ad accarezzargli i capelli. Tenne gli occhi aperti mentre scostava il braccio di Izuku davanti al suo volto, per osservarlo. Era un peperone. Adorava stuzzicarlo, perché poi poteva vederlo così: arrossire per una cosa stupida ed insignificante che aveva detto lui. Era felice... Felice di sapere che quel ragazzo, lì, lo amava davvero.

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[24/09/20]

The Red StringWhere stories live. Discover now