Capitolo 14

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Passarono giorni dalla partenza dei Capi Scout. Io e Natsumi eravamo soli in un posto solitamente pieno di vita e di gioia, ma in quel momento sembrava cupo e desolato. << Yoichi perché non vai a farti un bagno? Sono giorni che non te ne fai uno >>. Farmi il bagno era una seccatura, ma Natsumi lo reputava necessario per non puzzare, io quand'ero piccolo non pensavo di certo a farmi il bagno. << Perché dovrei? Tanto siamo soli qui, non devo dimostrare nulla a nessuno ora >>. Pensavo che con quest'idea l'avrei convinto a non dirmi più nulla, ma non funzionò molto bene. "Vatti a fare un bagno altrimenti scordati che io dormirò nella tua stessa cabina con te" una mossa vile fu quella di Natsumi, andai a farmi un bagno e poi dopo un po' venne anche lui insieme a me.

<< Ti vedo pensieroso Natsumi, è successo qualcosa? >>. Ogni volta che lo vedevo pensieroso iniziavo a preoccuparmi, di solito era sempre per qualche problema che lo affiggeva da molto tempo. << In questi giorni ho pensato ad una cosa. Noi ormai siamo fidanzati da qualche mese e ci rispettiamo, ma se a gli altri non piacesse la nostra relazione? Se iniziassero a disprezzarci per quello che siamo? >>. Natsumi non aveva tutti i torti, l'anno scorso ci furono vari problemi tra tutti noi, alcune volte anche Natsumi litigava con gli altri anche se per poco tempo. Onestamente anche io avevo paura della loro reazione, ma non ci pensai molto fino a che Natsumi non tirò fuori l'argomento, quindi iniziammo un po' a discuterne quando finimmo di farci il bagno.

<< Non sei l'unico ad avere paura della loro reazione Natsumi, ma non credo che ci disprezzeranno se ammetteremo che ci amiamo, altrimenti sarebbe solo uno scherzo di cattivo gusto >>. Due anni fa capimmo tutti che Hiro era innamorato di Keitaro, i due dopo un po' di tempo si fidanzarono senza dirlo a noi, anche se lo capimmo senza fatica. Nessuno di noi li disprezzò anzi li assecondammo e facciamo in modo di dare a quei due i loro spazi. << Se ci odiassero io starei comunque con te, non rinuncerei a te per nulla al mondo >>. Odiavo sentire frasi del genere, mi si attorcigliava lo stomaco ogni volta che ne sentivo una, in questo caso il dolore era peggiore. Sentivo di amare Natsumi con tutto me stesso, ma sentivo anche che un giorno avrei sbagliato qualcosa. << Natsumi non dire così, sai che potrei ferirti in qualsiasi momento e non vorrei che quel giorno arrivi presto >>. Sentivo davvero un nodo in gola, non parlai mai a nessuno di quello che successe due anni fa tra me ed Hiro, non lo raccontai nemmeno a Natsumi, ma forse era il momento di togliermi un peso da dosso. << Natsumi ho una cosa importante da dirti! >> dissi io lasciandolo perplesso, sapevo già che qualcosa sarebbe andato storto e sapevo che sarebbe stata colpa mia. << Due anni fa, quando io, Hiro e Keitaro andammo al campo sportivo facemmo sport tutto il giorno e dovevamo farci una doccia, Keitaro andò a farsela in cabina, mentre io ed Hiro la facemmo negli spogliatoi >>. Natsumi mi interruppe capendo già dove sarei andato a finire, dicendomi che qualsiasi cosa sia successa prima del fidanzamento non sarebbe stata un problema, aggiungendo che alcuni eventi capitano e non si può far nulla per cambiarli. << Come io non posso cambiare quello che mi è successo in ventun anni, tu non puoi cambiare quello che è successo nei tuoi ventidue. Anche se vorresti tanto cambiare il passato non è possibile, bisogna solamente assecondarlo... Bisogna solamente non pensarci... >>. Natsumi abbassò la testa mentre mi disse queste cose, per poi alzarla con le lacrime agli occhi e il suo solito sorriso da bugiardo. Mi avvicino a lui e lo abbraccio dicendogli che le cose andranno meglio man mano che il tempo passerà. << Hai sofferto tanto e questo lo so, ma non ti sono capitato solamente cose orribili nella vita. Hai chiarito con tuo fratello, hai trovato degli amici fantastici ed hai me. Non tutto quello che ti succede provoca sofferenza >>. Io non potevo vederlo così, non volevo vederlo. << Non piangere Natsumi, lo sai che odio vederti piangere per queste cose, sai che poi io ci rimango male quanto te... >>. Era sempre un problema per entrambi parlare di questi argomenti, non era semplice dire che era meglio suicidarsi che passare quell'inferno. L'angoscia si fece strada dentro me e iniziavano a riaffiorare vecchi ricordi che cercai di seppellire in profondità. << Natsumi devi promettermi che non mi lascerai mai, non voglio rimanere solo di nuovo, non sopporterei ancora una volta quell'agonia >>. Piangemmo, piangemmo senza sosta per tutto il tempo, sentivo che piangere era l'unico modo per sentirmi meglio in quel preciso momento.

Fuori pioveva e la giornata sembrava non migliorare, ma almeno io e Natsumi decidemmo di dire tutto ai ragazzi una volta che sarebbero tornati qui. Ad un certo punto Natsumi disse il mio nome, dicendo che voleva riposare un po'. << Va bene Natsumi, un po' di riposo non ti farà male, anzi penso che mi farò anche io una dormita >>. Mi stesi vicino a Natsumi e ci addormentammo. 

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