Fenrir e il Crepuscolo degli dèi

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di SJ_Weiss


Potevamo non dedicare un articolo al lupo più famoso della mitologia? Ci sembrava giusto parlarvene subito dopo San Valentino, così da stroncarvi un po' il sapore di dolce 😉

Il Ragnarök è la versione norrena dell'Apocalisse cristiana.

Protagonista principale della distruzione finale nella mitologia norrena è il lupo, che compare in molti episodi chiave; non solo il Lupo Fenrir, che inghiottirà Odino nella battaglia finale, ma anche altri, che saranno la causa dell'Inverno spaventoso.

Causa di questi inverni, infatti, sarà la fuga di Sole e Luna, inseguiti da due lupi. Quello che insegue il Sole si chiama Sköll; l'altro che inghiottirà Luna si chiama Hati. Entrambi figli di Fenrir, il Lupo Possente, e di una strega che viveva nella Foresta di Ferro, a oriente di Midgard (letteralmente Terra di Mezzo, cioè la terra degli uomini... Vi ricorda qualcosa? 😏). La vecchia strega generò giganti a dozzine, tutti con l'aspetto dei lupi.

Fenrir era figlio di Loki e di una gigantessa di nome Angrbodhra (Presagio di male). Da lei Loki aveva avuto, inoltre, altri due figli: Jormungandr, un enorme serpente di mare, ed Hel, la regina dei morti.

Quando gli dèi scoprirono che queste creature venivano allevate su questa terra e che, secondo le profezie, sarebbero stati portatori di gravi danni e sventure, il Dio padre li convocò. Quando furono al suo cospetto, egli gettò il serpente Jormungandr nel mare profondo che circonda la Terra, dove crebbe tanto da avvolgere il mondo tra le sue spire, poi gettò Hel nel Niflheimr (la Casa della Nebbia), affidandole il regno dei morti. In quanto a Fenrir, acconsentì che venisse allevato.

Fra tutti gli dèi, Tyr era l'unico abbastanza coraggioso da avvicinarsi per portargli del cibo. Gli dèi, vedendolo crescere a dismisura e ricordandosi delle profezie secondo cui proprio quel lupo avrebbe decretato la loro fine, decisero di andare contro il fato e di incatenarlo affinché non potesse ribellarsi.

Usarono una catena robustissima che chiamarono Loedhing e convinsero il lupo a indossarla per mettere alla prova la sua forza. Il lupo accettò, sicuro di sé, e permise che lo legassero. Gli bastò puntare le zampe per mandare in frantumi la catena.

Gli dèi, allora, costruirono una seconda catena assai più robusta, chiamata Dromi, e proposero di nuovo al lupo di testare la sua forza con essa. Fenrir accettò, un po' titubante, ma quando si trovò legato gli bastò scuotere forte la testa perché la catena si spezzasse.

Gli dèi, preoccupati, iniziarono a pensare che non sarebbero mai riusciti nel loro intento, finché Odino non propose di fare un ultimo tentativo mandando un suo servo nella patria degli elfi neri per far costruire da certi nani la catena che chiameranno Gleipnir, realizzata con ingredienti che si trovavano solo in quella regione: rumore di passo di gatto, barba di donna, radici di montagna, tendini di orso, respiro di pesce e sputo di uccello.

All'apparenza la catena si mostrava liscia e soffice come seta, perciò Fenrir, nonostante avesse odorato l'inganno, decise per orgoglio di acconsentire a indossarla, ma soltanto se qualcuno per garanzia gli avesse infilato una mano tra le fauci.

TYr allungò la mano destra nella bocca del lupo e, quando questi si accorse che non sarebbe mai riuscito a spezzare la catena magica, poiché più si dimenava e più quella si stringeva attorno al suo collo, per la disperazione serrò le fauci e Tyr perse la mano.

Gli dèi, tuttavia, avevano raggiunto il loro scopo. Servendosi di un enorme masso lo inchiodarono al terreno. Fenrir cercò quindi di azzannarli, ma uno di loro gli conficcò una spada in bocca per impedirgli di serrare le fauci, cosicché da quel momento fu costretto a tenere la bocca spalancata per non ferirsi.

La bava mista a sangue che gli scorreva dalla bocca diede origine al fiume Von (letteralmente "attesa"), e così Fenrir resterà legato fino al giorno del Ragnarök, il Crepuscolo degli dèi.

La profezia che riporta la mitologia norrena narra che arriverà un giorno, preceduto «dall'Inverno Mostruoso» che durerà tre anni senza una sola estate, in cui i fratelli si batteranno e si uccideranno tra di loro, i legami di sangue non saranno più rispettati e si commetteranno atrocità e adulteri. Poi accadrà una cosa terribile: un lupo ingoierà il sole e un altro ingoierà la luna.

Le stelle scompariranno dal cielo, la terrà tremerà tanto a lungo che le montagne si sgretoleranno e così si spezzerà la catena che tiene legato Fenrir. Una grande massa d'acqua invaderà il mondo e da essa sorgerà il serpente Jormungandr. La nave infernale Naglfar, costruita con le unghie dei morti, avanzerà sopra le acque guidata dal gigante Hrymr. Il lupo Fenrir, con le fauci spalancate, spargerà il terrore, emetterà fiamme dal naso e dagli occhi, e il Serpente sputerà tanto veleno che cielo e terra che saranno spruzzati.

Crolleranno i cieli, da cui usciranno i figli di Muspell, il regno del calore, e i loro eserciti di fuoco avanzeranno fino alla pianura di Vigridhr per incontrarsi con Fenrir e Jormungandr. A loro si unirà Loki con i figli dell'inferno e Hrymr, capo dei giganti di ghiaccio.

Allora Heimdallr suonerà il corno per chiamare a raccolta tutti gli dèi. Essi indosseranno le armature e con i loro guerrieri marceranno verso il campo. Alla loro testa ci sarà Odino, con l'elmo dorato, reggendo la spada Gungnir. Sfiderà il lupo Fenrir, mentre Thor combatterà con il serpente, vacillerà per nove passi e morirà avvelenato. Il lupo ingoierà Odino e questa sarà la sua morte, ma Vidharr, figlio di Odino e dio della vendetta, avanzerà verso di lui, porrà il piede nella mascella inferiore del mostro e con la mano solleverà quella superiore, provocando la morte del lupo.

Loki combatterà contro Heimdallr ed entrambi resteranno uccisi. Infine Surtr, un figlio di Muspell, appiccherà il fuoco alla terra, le cui fiamme lambiranno il cielo e tutto il mondo brucerà.

Una leggenda tanto affascinante quanto inquietante, che speriamo sia di vostro gradimento.

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