12- Malfoy si è ripreso! No, aspetta... Annabeth lo stende.

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Jason
Dopo che il gigante ciliegia aveva deciso di portarci nel suo covo, offrendoci del cibo, ci eravamo seduti con lui a chiacchierare.
Ovviamente, non avevamo parlato di cosa fare il sabato sera (anche perché non sappevamo che giorno fosse), ma di come raggiungere le Porte della Morte.
Intanto, per la gioia di Leo, Malfoy si era ripreso.

"Non vorrai portarci da..." Annabeth esitò: è strano, lei non esitava mai. "... da Akhlys!" venne scossa da un brivido e Percy, che fino ad un secondo prima la stava abbracciando, si scostò abbassando la testa con fare mortificato.

"Annabeth." Intervenne Nico da dietro di me, facendomi sussultare.

Dovrei mettere veramente un campanellino al suo collo.

"Sai che è l'unico modo." Proseguì. "Non possiamo passare le Porte, senza il suo aiuto."

Lei soffocò un singhiozzo e Percy, si alzò bruscamente dalla sedia, allontanandosi dal tavolo.
"Amico..." lo chiamai. "Tutto okay?"

Mi rivolse uno sguardo da far accapponare la pelle: No. Non era tutto okay.

Cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza, passando più volte la mano tra i capelli e borbottando di tanto in tanto.

"Deve esserci un altro modo!" Urlò dopo un po'.

Il suo sguardo si punta su Nico, che scosse la testa.

"No, Percy. Sai anche tu che non c'è un altro modo."

Riprese a camminare avanti e indietro per la sala.

"Percy, farai dei solchi sul pavimento se continui!" Sbuffò Frank.

Percy lo ignorò.

"Qualcuno ci spiega chi è questa Akhlys e perché Annabeth ha tanta paura di lei?" Chiese Leo.

Nessuno rispose.

"Grazie." Borbottò. "È bello parlare con voi."

"Annabeth non ha paura di lei." Disse Percy, dopo interminabili minuti di silenzio, scambiandosi un'occhiata con Annabeth che tiene la testa tra le mani, mentre Piper le dava delle pacche consolatorie sulla spalla.

Il mio sguardo lo incitò a continuare.

"Ha paura di me."

Perché la sua ragazza, ovvero colei che amava più della sua stessa vita, doveva avere paura di... lui?

Okay, Percy faceva delle partite a monopoly da paura e l'aveva battuta diverse volte, ma non era un motivo adatto per avere paura di lui.

"O meglio." Si corresse, gli occhi fissi sulla sua ragazza. "Ha paura dei miei poteri."

"Okay, così ha più senso." Decretò Leo, spezzando la tensione che si è creata. "Ma volete spiegarci perché o ve lo dobbiamo estorcere con la cruciatus?"

Annabeth prese un respiro e si alza in piedi. "Quando... quando siamo caduti nel Tartaro..." si interruppe, scossa da un singhiozzo.

Their Green Eyes -Harry Potter e gli Eroi dell'Olimpo-Where stories live. Discover now