La fine di marzo era, da sette anni, un periodo particolare per la storia e la quiete di Hogwarts. Il ventisette marzo era la data di nascita del degno erede dei Malandrini, James Potter, omonimo del Malandrino originale. Facendo parte del clan Weasley-Potter, era inevitabile che fosse omaggiato dei migliori festeggiamenti che fossero in grado di allestire.
La Sala Comune era stata incantata per contenere più studenti del solito: i tavolini addossati contro il muro e forniti di cibo e bevande, rigorosamente corrette, e i divani relegati in un angolo inutilizzato. Naturalmente James sapeva, eppure era tradizione che la sua fosse la festa a sorpresa più attesa di tutta la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dunque nei giorni precedenti si era isolato da cugini e amici, dedicandosi al Quidditch.
Roxanne, la mente pensante, aveva effettuato i dovuti incantesimi per evitare inaspettate visite di professori, mentre Fred aveva chiesto aiuto al padre per far giungere al castello fiumi di alcol. I gemelli Scamandro si erano occupati dell'allestimento pratico, mentre Lily e Lucy avevano distribuito gli inviti. Quella sera ogni cosa sembrava andare per il verso giusto: James era mezzo ubriaco che ballava su un tavolo, Lily si stava intrattenendo con un ragazzo del suo anno, Roxanne e Lorcan sembravano spariti nel nulla, Albus e Lucy confabulavano con Fred riguardo un certo giro di scommesse e Molly era naturalmente finita lì per controllarli tutti, portandosi dietro anche il suo fidanzato. Anche Dominique aveva portato Colin, mostrandolo come un premio a tutti coloro che le si avvicinavano e incastrando Lysander a tenerle compagnia ogni qualvolta il ragazzo si allontanava per prendere da bere.
«Rosie» esclamò il primogenito Potter, avvicinandosi a lei con una bottiglia di Whisky Incendiario che sembrava attaccata alle sue labbra con un Incantesimo di Adesione Permanente.
«Vedo che ti stai divertendo» disse la ragazza, battendogli un pacca sulla spalla. Era poggiata a una parete, di fianco a un tavolino, poiché non aveva voglia di ballare né di bere; la vista di Dominique e Colin era stata in grado di provocarle il voltastomaco.
«Tu no» replicò il ragazzo, astuto anche quando l'alcool gli obnubilava i sensi.
Rose gli sorrise, consapevole di non essere in grado di mentire agli occhioni color cioccolato di James, ma distolse lo sguardo per evitare di essere psicanalizzata da lui.
Ma James era un ragazzo che teneva alla famiglia più di qualsiasi altra cosa e nonostante fosse un piantagrane fastidioso e un Grifondoro la cui indole pareva sempre amplificata, non riusciva a divertirsi sapendo che anche solo uno dei suoi cugini, in questo caso Rose, si stava lasciando divorare dal suo cervello ragionevole.
La trascinò al centro della pista, facendole fare un paio di giravolte e lasciando che la sua risata cristallina riecheggiasse tra le pareti della Sala Comune. Il sorriso che le arcuava le labbra era sincero, James poté appurarlo quando i riccioli indefiniti le nascosero il viso e gli occhi marroni continuarono a risplendere, illuminando anche il suo sguardo.
«Basta, ti prego» lo supplicò con le mani sui fianchi, riprendo fiato poggiata ad una colonna per evitare di stramazzare al suolo. Le numerose giravolte avevano sortito l'effetto di una forza centrifuga, scacciando dalla sua testa tutti i pensieri cupi che l'accompagnavano da molto tempo. Adesso voleva solo divertirsi un po'.
Subito dopo James venne rapito da Fred e Roxanne, rispuntata dal nulla del tutto scapigliata ma molto più contenta di quando la festa era iniziata. Rose avrebbe voluto farle un discorsetto per farsi raccontare tutte le ultime novità con Lorcan, ma era certa che non fosse quello il momento: doveva lasciarla divertire con i primi uomini della sua vita.
«Ciao Rose» esclamò Dominique, raggiungendola accanto ala colonna. Era stranamente sola, avendo lasciato Lysander e Colin a chiacchierare al divano su cui li aveva costretti ad accomodarsi, e il suo sorriso era amabile.
Rose si sentiva in colpa a provare quei sentimenti contrastanti nei confronti della cugina, ma non le era affatto andato giù che Colin avesse scelto lei. Si rendeva conto che una sfida non c'era mai stata, e non solo perché Dominique aveva i capelli biondi e fluenti e gli occhioni blu, ma anche perché lei non gli aveva mai confessato di essere la ragazza di Halloween. E, visto come si erano messe le cose, non l'avrebbe mai fatto.
«Perché non vieni a sederti con noi?» continuò la bionda, vedendo che la cugina non accennava a proferire una singola parola. Rose tentò di declinare l'invito, ma si accorse che James la osservava di sottecchi, pronto a portarla nuovamente al centro della pista da ballo improvvisata, così decise di accettare.
«Buonasera» disse raggiungendo i divanetti e prendendo posto su una poltrona isolata, tra Dominique e Colin e Molly e Christopher. Si sentiva leggermente a disagio tra le due coppie, ma era certa che ben presto si sarebbero persi nelle loro frivolezze di innamorati e l'avrebbero bellamente ignorata. Non si aspettava però che quasi tutti si alzassero, indaffarati a fare qualcosa di estremamente importante.
«Adoro questa canzone, andiamo Colin» esordì Dominique, facendo gli occhi a cuoricino al suo ragazzo. Lui non sembrava molto entusiasta della proposta, ma Domi aveva un forte ascendente su chiunque le ronzasse intorno.
Molly e Christopher la ignorarono, continuando a scambiarsi nomignoli e smancerie varie, finché Rose si sentì di troppo in quella situazione. Quando stava per congedarsi, tuttavia, Molly si alzò come una furia, diretta verso una testa rossa non ben identificata con il cipiglio arrabbiato di chi sta per fare una sfuriata coi fiocchi.
«E così siamo rimasti soli, proprio come al tuo compleanno» esordì Christopher, rivolgendole uno dei migliori sorrisi ammalianti che potesse sfoggiare. A Rose venne un'improvvisa voglia di ridere, ma sapeva che era poco educato farlo, dunque cercò di trattenersi e fece un cenno di assenso con la testa.
«Sai, da quando sto con Molly passo molto tempo in questa Sala Comune e ho avuto modo di osservarti» esordì, dandosi implicitamente dello stalker senza rendersene nemmeno conto.
Rose non rispose, sperando che il discorso cadesse senza ulteriori commenti o che uno a caso dei suo cugini -le sarebbe andato bene anche uno che non fosse di famiglia- la salvasse da quella situazione.
«Sei sempre così bella» continuò, poggiandole una mano sulla gamba e spingendola ad allontanarsi da lui in modo poco elegante. Stava giusto per replicare qualcosa quando il Salvatore giunse a tirarla fuori dai guai.
«Rose, posso parlarti?» domandò Malfoy, improvvisando palesemente la sua messa in scena e proclamando un'emergenza improrogabile, mentendo a Devies, ignaro del fatto che gliela stessero facendo sotto al naso.
La ragazza lo seguì in fretta nei dormitori maschili senza accorgersi della destinazione a cui giunsero, troppo impegnata a non voltarsi indietro per timore che il ragazzo li stesse osservando allontanarsi e potesse intuire qualcosa. Sospirò quando fu consapevole di essere lontano da quel pazzo fidanzato di sua cugina, sorridendo amabilmente al biondo che, ultimamente, la salvava dai guai un po' troppo spesso per i suoi gusti.
Certo, in quel caso non c'era una Voce pronta ad attaccarli per fargli chissà cosa, ma Christopher Devies poteva essere parecchio spaventoso quando ci si metteva.
«Grazie» disse semplicemente Rose, accomodandosi sul primo letto che si trovò davanti e lasciandocisi cadere, seguita a ruota da Scorpius.
Il ragazzo si aggiustò alla meglio nel poco spazio disponibile sul materasso singolo, passando una mano dietro la schiena di Rose per evitare che potesse cadere. La ragazza sistemò il capo sulla sua spalla, accoccolandosi al suo fianco e inebriando Scorpius del suo profumo d'inchiostro, in attesa che Morfeo s'impossessasse dei loro sensi e li facesse cadere in un lungo sonno ristoratore.
N.d'A.
Non so voi, ma io percepisco degli sviluppi... Che ne pensate? Ci vorrà ancora molto prima che succeda qualcosa?
Ma soprattutto succederà davvero? 😂Luna Freya Nives
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Inkessence - Profumo d'inchiostro
Fanfiction[COMPLETA] Rose Weasley. Saccente, orgogliosa, Grifondoro. Scorpius Malfoy. Saccente, orgoglioso, Serpeverde. Cosa succede quando Hermione e Asteria decidono che le due famiglie più differenti dell'intero Mondo Magico devono andare d'accordo? E cos...