Adesso sono in aula studio, fuori però sento il chiasso delle persone che passano per la strada. Nemmeno un po' del silenzio al quale avremmo diritto. Tutti con le mascherine, anche al chiuso. Dove non c'è aria e non si respira. Siamo a fine estate, ormai, è quasi metà settembre, ma l'aria condizionata non la fanno andare da agosto. Non si può. Sono le nuove disposizioni in merito all'emergenza sanitaria che è subentrata da inizio anno. Pare di essere all'interno della serie:"the rain", dove il mondo è minacciato da una pioggia carica di un virus letale per l'uomo, dove non si può più vivere all'aperto, per paura del contagio. Perché? Perché tutto questo? Come mai non possiamo tornare a vivere la vita che facevamo prima, al passaggio del ventennio? Siamo nel il primo ventennio del ventunesimo secolo e gli storici, che guardano anche al futuro, dicono che c'è bisogno di un cambiamento. Un cambiamento radicale a partire dalla società, dalla cultura, dalla mentalità individuale di ognuno.
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Riflessioni interiori
Randompensieri personali che emergono dalle intense giornate in cui le emozioni si fanno sentire e lasciano il segno, con la stessa forza e la stessa velocità in cui il jet abbatte il muro del suono.
