Capitolo 15

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Due volte a settimana per due settimane. Questo è per quanto Niall e Louis riuscirono a portare Declan al parco da soli. Ma, quando Louis arrivò alla trentacinquesima settimana, le espressioni supplicanti dei suoi alpha e i sospiri pesanti ebbero la meglio su di lui.

"Lou, potrebbe succedere in qualsiasi momento, qualsiasi momento," ragionò Liam, in piedi fra i suoi omega e la porta del garage. "Potresti avere questi bambini oggi!"

"No, non li avrò. Raggiungeranno la data del Cesario, Liam, resisteranno per altre due settimane," Louis rispose anche se non era sicuro se stesse provando a convincere se stesso o Liam o i gioiosi piccolini che stavano giocando a calcio con i suoi organi perché erano definitivamente calci quelli che avvertivano e nient'altro che lo avrebbe tenuto dal sentirsi nient'altro che bene. La dottoressa Walden avevano detto  che avrebbero aspettato la trentasettesima settimana prima del Cesario e lui ci sarebbe arrivato, dannazione.

"Lovey Lou, per favore. E' freddo e pioverà a minuti," Liam non voleva menzionare che Louis aveva avuto difficoltà a muoversi dal divani al bagno a sei metri di distanza o che il suo pancione era innegabilmente passata da tenera e rotonda a preoccupantemente enorme. Ma poteva farlo sentire in colpa, giusto un po'...

"Liam, ho già indossato scarpe e pantaloni. Sai quanto sia difficile ora?"

Liam rise, ma continuò. "Per favore, Lou. Hai promesso, che avresti provato a restare in salute e al sicuro. Per favore, rimani a casa."

Spostando lo sguardo dal suo alpha supplicante verso suo figlio, Louis decise di andare con qualsiasi cosa stesse succedendo con il suo pancione, "Che ne dici se giochiamo in giardino invece?"

"Solo noi?" domandò Declan.

Louis fece l'occhiolino e strizzò la manina nella sua. "Solo noi."

Harry, che ultimamente stava sonnecchiando in preparazione per un possibile estro, fece un urletto di felicità. Offrì la sua mano all'omega e lo guidò fuori sulla comoda sedia da veranda con una coperta, una felpa e la sua bottiglia d'acqua.

"Andiamo, Niall. Tempo per Declan con le sue mamme." Louis fece segno ad Harry di andarsene.

"Goditelo, finché puoi," Niall baciò suo figlio sulla testa e gli fece segno di andare.

"Mostrami come vai sullo skate, Six. Mi manca il suo suono," Louis sorrise.

"Kay!" corse a mettersi le protezioni, poi se ne andò sullo skate sulla veranda, provando a fare quello che aveva visto fare a Mommo: saltare due scalini dalla veranda al cortile di cemento.

"Dec!" Niall e Louis ansimarono, il primo scattando in piedi, il secondo provandoci quando Declan cadde sul pavimento. "Che stai facendo?"

"Io salto come Mommo e Baba," era sdraiato, un'adorabile espressione di frustrazione sul viso. "Daddy detto, non puoi esse'e 'aventato di 'adewe. Io ovo non 'aventato."

"Sei stato bravo, solo avvertici," Niall si sfregò il petto provando a calmare il suo cuore galoppante. "Questo è colpa tua," disse giocosamente a Louis. "Okay, Lovey?"

"Sì, solo spaventato," Louis fece un respiro profondo risedendosi. "Sto bene. Stiamo bene. Dec, devi abbassarti all'indietro quando salti e poi pesta quando atterri. Devi volerlo."

"Devi wolewlo" Declan afferrò lo skate e corse sulla veranda.

"Bene è la tua parola di quattro lettere"Niall osservò Louis con la coda dell'occhio.

"Beh, allora stiamo davvero  bene. Tuo fratello sta bene, tesori," Louis si accarezzò il pancione che non si stava definitivamente contraendo. "Stiamo bene. Anche Mummy ve  lo dirà.

Baby you light up my world {Italian Translation}Where stories live. Discover now