Non so quanto tempo è passato da quando ho chiesto al tassista di portarmi a Heathrow, penso meno di mezz'ora, ma a me sembra un'eternità. C'è molto traffico per strada, automobili e pedoni che si proteggono sotto ombrelli multicolore sbucano da ogni parte, costringendo occhietti vispi a fermarsi per qualche interminabile secondo e poi ripartire verso la meta che mi sembra sempre più lontana. E anche Brian mi appare sempre più lontano, le rare volte che ho provato a chiudere gli occhi per tentare di rilassarmi m'appariva dinanzi la scena di lui che saliva sull'aereo e io, che nonostante avessi corso fino a farmi mancare il fiato, non riuscivo a raggiungerlo. No, non può succedere, non deve succedere, io devo raggiungerlo prima che parta, io devo dirgli che lo amo.
Sospiro affranta e mi volto verso il finestrino, ma spalanco gli occhi non appena scorgo un cartello blu con su scritto Heathrow Aerport in ten minutes tra le gocce di pioggia che rigano copiose il vetro opaco. Con la manica del cappotto pulisco velocemente la lastra per cercare di vedere bene il cartellone, magari mi sono sbagliata, forse è stata solo un'allucinazione dovuta alla troppa ansia o alla troppa foga di rivedere chi amo, ma il taxi viaggia veloce sul rettifilo, il traffico è scorrevole, e quindi tutto ciò che riesco a scorgere è solo il cartello ormai troppo lontano.
-Non si preoccupi signorina, siamo quasi arrivati- mi tranquillizza il tassista -Lo vedrà il suo artista, stia tranquilla-
Mi giro e lo vedo osservarmi dallo specchietto retrovisore, ma non gli rispondo, mi limito solo a sorridergli e anche lui sorride a me prima di abbassare lo sguardo di nuovo verso la strada. Prendo fiato, chiudo gli occhi e mi accascio allo schienale del sedile, cercando di recuperare energie e coraggio per ciò che dovrò fare fra poco. Sento l'automobile procedere spedita lungo la strada, il vuoto d'aria che riempie le mie orecchie fino a farle fischiare, il tassista ha spento lo stereo chissà da quanto tempo e io me ne accorgo solo adesso. Ma infondo ora è il silenzio che voglio, e in questo silenzio vedo nitido del mio cuore il dolore, il dolore che ho provato in questi giorni d'assenza e solitudine, dolore che tra poco si tramuterà di nuovo in amore.
-Oh no! Ma perché?!- sento imprecare il tassista e apro subito gli occhi.
Chino la testa verso il parabrezza e dinanzi a noi scorgo una lunga fila di automobili in coda e, ancora più lontano, il tanto, agognato aeroporto di Heathrow.
-Cosa succede?- gli chiedo preoccupata.
-C'è che come al solito c'è traffico per raggiungere l'ingresso dell'aeroporto- mi spiega lui.
-Ho capito, ma...ma che ore sono? Penso ci sia ancora tempo per...-
-Sono le undici e cinque signorina-La sua risposta tuona nelle mie orecchie come i tamburi dei Tarè tuonavano la marcia di morte. Ma come? E' passato tutto questo tempo e non me ne sono accorta?
-Io...io devo...- farfuglio, ormai la paura di non riuscire a vedere Brian sta diventando realtà in me -Io...io devo sbrigarmi...-
-Ma come signorina? Qui è tutto bloccato, non possiamo mica volare. E poi piove...-Ormai non ascolto più quello che il tassista dagli occhietti piccoli e vispi mi dice nel tentativo di dissuadermi dall'idea di rivedere il mio artista. Le mie orecchie sono chiuse, non odono più alcun suono dall'esterno, solo un fischio, un fischio flebile, quasi etereo, echeggia in loro, fischio che percepisco però diventare sempre più forte, acuto, fastidioso, insopportabile.
-No...no no- prorompo -Io devo andare da lui: costi quel che costi. Mi dica quanto le devo per la corsa-
-Ma come signorina? Non posso lasciarla qui, in mezzo alla strada....-
-Mi dice quanto le devo, per favore- ripeto con voce arrabbiata, odio quando qualcuno interferisce nei miei piani.Il tassista si gira e mi fissa con i suoi occhietti scuri: è la prima volta che li vedo così vicini ai miei, mi fanno quasi paura.
-E...e va bene- s'arrende, si volta verso il tassametro e mi dice: -Sono 10 sterline-
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On a Trip to Fame - Brian May Fanfiction
FanfictionLa tua assenza ha lasciato un vuoto che riempie tutto lo spazio del mio cuore Anonimo