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📍- 𝓗𝓪𝓶𝓹𝓼𝓱𝓲𝓻𝓮, 1855

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📍- 𝓗𝓪𝓶𝓹𝓼𝓱𝓲𝓻𝓮, 1855

L'invito a ballare con lui arrivò troppo presto, senza nemmeno darle il tempo di ambientarsi a quel nuovo contesto. Ciò nonostante, si ritrovò ad accettare venendo trascinata al centro della pista da ballo. Percy posò la sua mano destra sul fianco di Beth, mentre l'altra la alzò all'altezza delle spalle tenendo stretta quella della sua compagna. "Non ho mai ballato prima d'ora" confessò, mostrando un ghigno imbarazzato. "Segui me" si affidò completamente a lui, danzando in simultanea con le altre coppie. La musica era piacevole e si lasciò trasportare dalla melodia, ballando con il signor Whitmore per una buona mezzora. Non appena venne chiamato da suo padre, l'uomo lasciò Beth da sola quindi lei raggiunse Annette, trovandola completamente a suo agio, al contrario suo. 

Thomas danzò con Tess per tutta la serata, lasciandola da sola solo per poterla far parlare con gli altri suoi pretendenti. "Sembri quasi felice" commentò Beth, riprendendolo. "Forse lo sono". "Non farti vedere da nostro padre, altrimenti se ne compiacerà per tutta la vita". "Non lo farò". Suo fratello tornò in pista, inchinandosi alla sua compagna per poterle dare un bacio sulla mano. Per un breve tempo, Beth desiderò di ricevere quelle stesse attenzioni e nel contempo notò un volto familiare in fondo alla stanza. Si scusò con i genitori, raggiungendo il ragazzo. Lui la vide arrivare, sorridendole. "Signorina Hughes, che piacere rivederla". "Chiamami Beth. E' un piacere anche per me rivedervi, Paul". Era lo stalliere della famiglia e quasi non lo ebbe riconosciuto dal suo abbigliamento. "Lo so, indosso degli insoliti abiti modesti questa sera" rispose, notando lo sguardo di Beth. "Non volevo in alcun modo offenderla, anzi. La trovo molto elegante". Paul si portò una mano sul petto, facendo un mezzo inchino per poterla ringraziare. "La posso invitare a ballare?"."Come?" domandò lei, stranamente turbata da quell'improvvisa richiesta. "Concederebbe a questo povero stalliere l'onore di un ballo?". Beth soffocò una risata, trovandolo gentile. "Con piacere, monsieur..?". "Lewis" rispose lui "Paul Lewis, al vostro servizio" le porse la mano e Beth esitò nell'afferrarla, sentendosi accaldata.

 "Lewis" rispose lui "Paul Lewis, al vostro servizio" le porse la mano e Beth esitò nell'afferrarla, sentendosi accaldata

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 Le loro dita si sfiorarono, quindi si lasciò trascinare in pista per la seconda volta. Adesso fu leggermente diverso, poiché ebbe memorizzato i passi e la compagnia non era affatto male. Il suo petto era a contatto con quello di Paul, comunque più alto di lei di quasi quindici centimetri. Alzò lo sguardo, incontrando i suoi occhi verdi. "E' portata per il ballo, non l'avrei mai detto".

"E da cosa non l'avrebbe mai detto? Dal mio modo maldestro di salire a cavallo?" scherzò, sentendo la risata di Paul a pochi millimetri dal suo orecchio. "No, perché credo che lei appartenga ad un altro tipo di vita e, non vorrei lo prendesse come un dispetto, non la vedo adatta ad un uomo come Percy". Anche se approvava tutto ciò che le ebbe detto, non si mostrò compiaciuta. Volle mantenere quell'alone di mistero che per anni si ebbe creata tutt'intorno. La musica terminò e Beth si affrettò ad andare via, fingendosi turbata dalle parole del signor Lewis. Lui le sembrò molto più giovane di Percy Whitmore. Forse aveva proprio la sua età, ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco.

𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 | 𝐓𝐢𝐦𝐨𝐭𝐡𝐞𝐞 𝐂𝐡𝐚𝐥𝐚𝐦𝐞𝐭Where stories live. Discover now