17)Non sta baciando una ragazza

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Mi sta fissando.

Un brivido di freddo percorre la mia spina dorsale non appena i miei occhi incontrano i suoi nel buio.

È lontano da me, eppure sembra che mi stia fissando come se fossi proprio di fronte a lui.

-Keagan- attiro la sua attenzione con una voce flebile, tanto che non mi sente. -Keagan- ripeto.

Stavolta mi scruta preoccupato. -Aly cosa... aspetta, perchè stai tremando?- mi afferra il braccio scoperto.

Non riesco a rispondere, e nemmeno a distogliere lo sguardo dall'uomo biondo in mezzo al giardino. Mi limito solo ad aprire debolmente la bocca, ma anche le mie labbra tremano.

Ho paura. E l'alcol non aiuta certo le mie sensazioni.

Keagan per fortuna capisce da solo che qualcosa non va e segue immediatamente il mio sguardo puntato verso il basso. -Cazzo!- impreca non appena lo vede. -È quel figlio di puttana!-

Fa per andarsene a passo deciso, probabilmente lo vuole raggiungere e picchiare come suo solito, ma io lo blocco. -No! Ti prego non andare da lui, non lasciarmi sola-

-Alyssa vai a cercare mason, e stai con lui. A quello psicopatico ci penso io, e quando avrò finito rimpiangerà di essere uscito dal manicomio.-

Sento il mio respiro affannarsi, il petto fa su e giù in modo molto vistoso. La testa mi gira e ho paura che mi scoppi il cuore dall'ansia.

Non voglio che Keagan si faccia male. O che ne faccia a Luke rischiando di andare in prigione.

L'anno scorso successe una cosa simile, sempre a una festa, e non mi leverò mai dalla mente l'immagine del mio ragazzo che massacrava di botte colui che mi aveva stuprata e messa incinta.

Credevo davvero che lo avrebbe ucciso...

E temo anche per ora.

-Keagan!- faccio un altro tentativo disperato di fermarlo, con gli occhi rossi e lucidi per le lacrime che si stanno accumulando.

-Fai come ti ho detto!- asserisce definitivamente, senza possibilità di replica. E se ne va.

Non appena vedo la sua figura sparire tra la folla, le mie guance si bagnano per i fiumi di lacrime che non riesco a trattenere.

Cerco un posto dove sedermi ma, non vedendone, opto semplicemente per accucciarmi per terra con la schiena appoggiata alla parete del corridoio.

Studenti di ogni età mi passano davanti ridendo, scherzando, ballando, mentre io cerco solo di riacquisire un po' di lucidità facendo dei respiri profondi.

Quando Keagan si mette in testa qualcosa, niente e nessuno può fermarlo. E purtroppo questo non è sempre un bene.

Mi asciugo gli occhi con il dorso della mano, sperando di non sentire delle sirene della polizia avvicinarsi da un momento all'altro.

Levo di dosso il boa viola che ancora avevo appoggiato sulle spalle. Gli occhiali gialli saranno caduti chissà dove nella foga.

Prendo una manciata di minuti per calmarmi.

Proprio quando riesco riprendermi, dalla mia borsetta, sento squillare il cellulare.

Una stretta allo stomaco mi fa venire voglia di vomitare, non penso sia nulla di positivo.

Con mano tremante mi faccio forza e pesco il mio telefono tra le altre cianfrusaglie della borsa.

Rimango allibita non appena vedo il nome che compare sullo schermo.

Stay Or Leave || SEQUEL di Kiss me or Kill meOù les histoires vivent. Découvrez maintenant