Capitolo 27

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POV'S JASMINE
TRE GIORNI DOPO

La ragazza si era svegliata abbastanza confusa, la gola le bruciava come non mai, non riusciva a capire più nulla ma sentiva come se tutti i suoi suoni e la sua vista fossero amplificati. Sentiva dolore in tutto il corpo, soprattutto al collo; ad un tratto però le venne in mente un flashback: lei che giaceva a terra in una pozza di sangue, l'ambulanza arrivare, la sua morte, sembrava essere in un film seppure fosse tutto confuso. Fece un bel respiro chiudendo gli occhi per un attimo a causa del mal di testa, poi si alzò camminando verso la voce apparentemente di Caleb:

<<Ho dovuto farlo, so che mi odierà ma devo dirle tutto. E' una di noi.>> Disse Caleb a suo fratello, ma quando si voltarono, videro che era sveglia.

<<Ehi.>>Disse il fratello di Caleb.

<<Dio...>>Disse Caleb, abbracciandola, prendendola in braccio per la felicità di non averla persa, poi prese un bicchiere e ci mise dentro del sangue:<<Bevi.>>

<<Non lo farò.>>Disse Jasmine guardando il bicchiere schifata ma aveva così tanta sete che in un attimo lo mandò giù sentendo subito il bruciore alla gola iniziare a sparire, così come la sua sete di sangue. In poco tempo gli occhi ritornarono normali.

<<Che sta succedendo?>>Chiese la ragazza a Caleb, così lui spaventato della reazione che potesse avere:<<Devo parlarti.>>Proseguì Caleb.

<<Non voglio sentire niente da te. Voglio solo andarmene via, lontano da te.>>Disse Jasmine con tono nervoso a causa di ciò che aveva visto a casa di Caleb, tornando in camera degli ospiti, di corsa. Caleb con tono triste, prese un foglio, iniziando a scrivere con una penna ad inchiostro, chiedendo a suo fratello di aspettarlo fuori, dato che dovevano partire o il consiglio vampiresco li avrebbe trovati e avrebbero ucciso Jasmine.


POV'S CALEB

|Ti scrivo perché ho paura e non me ne vergogno. Ho paura di me stesso, di non essere accettato, paura dei ricordi e di ciò che ho passato. Ho paura dell'ansia perché non mi lascia...Ho paura di non essere abbastanza è strano che a 20 abbia paura del tempo, paura di buttarmi nel vuoto che ho dentro. Ho paura di parlare, paura di amare, paura di non essere capito a questo mondo. Ti scrivo perché ho paura e non me ne vergogno perché in fondo sai che dalla paura nasce il coraggio e dal coraggio che ho portato avanti un sogno, ti scrivo un ultimo foglio, perché ho messo coraggio in tutto quello che ho fatto... Ho paura della morte perché amo la vita e penso che chiamarla infondo sia l'unica via d'uscita, dato che ho capito che il mio angelo eri tu, la luce che mi sveglia la mattina, la sera che ti ho vista eri lì, eri all'angolo seduta in quel chalet. Gli anni sono passati ma i ricordi sono rimasti... Amore vieni con me, scappiamo via da tutti e da tutto perché se stiamo insieme di paura non ne avrò. Non pensi che, sia inutile rimanere a piangere sul cuscino e nascondere le lacrime? Sei come una spada alta verso il cielo e io sarò la tua roccia contro il fuoco e il gelo, forse la mia fine sarà gloria, ma almeno ho lotto per amore e lotterò per questo. Sarò il tuo guerriero che veglierà su di te durante la notte, ti difenderò da incubi e tristezze, ti riparerò dagli inganni, ti darò sempre la forza di andare avanti. Passeremo insieme tutte le paure fino a guardare il mondo dall'alto, fieri di aver passato tutti gli ostacoli della vita, non aver paura perché io starò al tuo fianco, con le mie mani asciugherò le tue lacrime. Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi e rimarrò al tuo fianco fino a che vorrai, ti difenderò da tutto, non temere mai. Chiederai perché ti starò scrivendo una lettera e non una mail, ma sai che effetto fa aprire una lettera? E' una di quelle sensazioni che si perdono alla nostra età, quando timida la leggerai, vorrei guardarti, tanto so che sorriderai pensandomi. Volevo parlare di te perché sei indimenticabile, almeno oggi leggerai qualcosa che ti farà sorridere. Non voglio costringerti ad amarmi ma se almeno provi qualcosa vieni sul luogo in cui tutto è iniziato, proprio in quegli scalini...Sai il mondo vampiro verrà a cercarmi, abbiamo delle regole ben precise sugli umani, quindi...Se non verrai io capirò, ma se almeno provi qualcosa, dimostramelo.
-Caleb.

Jasmine completamente senza parole capì che c'era solo una cosa da fare, andare a riprendere l'amore della sua vita, così corse andando verso il luogo in cui si erano conosciuti, vedendolo in lontananza andare via con suo fratello.

<<CALEB!>>Urlò a squarciagola, tanto da farlo voltare e vedendo il suo volto sorpreso disse:<<Non andare via, io mi fido di te. Ti amo Caleb.>> Ammise correndo verso di lui, abbracciandolo forte, lui emozionato la baciò con passione, prendendo la sua mano e camminando verso la notte, illuminati dal riflesso della luna.

NON HO PAURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora