59. Tutto troppo in fretta

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Hermione's pov

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Hermione's pov

«Quindi, mi stai dicendo che Voldemort sta radunando un esercito di Mangiamorte che ucciderà tutte le famiglia babbane, per creare un modo formato solo da purosangue?» domando confusa, ma con un pizzicore di terrore che mi brucia dentro il corpo.
Non temo per la mia vita..in fondo, ho sempre combattuto da sola.. ho affrontato difficoltà ed ostacoli per conto mio, quindi niente mi fa più paura oramai.

È la mia famiglia la mia più grande preoccupazione; Voldemort è spietato, e farà di tutto pur di raggiungere il suo obiettivo, anche a costo di radere al suolo la città, in modo che nessuno, oltre a lui e il suo esercito, possano dominare questo mondo ormai destinato alla fine che loro hanno già predetto.
Come ci sarà un esercito da parte del Lato Oscuro, ci sarà anche un nostro esercito, che lotterà per impedire che tutto ciò avvenga.. per impedire che L'Oscuro Signore vinca.

«Sei preoccupata?» mi chiede, dopo aver annuito alla mia recente domanda.
«Non per me stessa. La mia famiglia è là fuori. Ignara di ciò che sta per succedere»
«Silente sta già provvedendo a creare un esercito.. ed io ne faccio parte, come anche Harry, Fred, George e tutti gli altri.. inclusa te» fisso un punto indefinito della stanza. La mia mente si assente per un secondo dal mondo circostante e finisce su un pensiero che mi fa contorcere lo stomaco, battere il cuore alla velocità della luce e sudare freddo.

Draco.
Lui è un Serpeverde. Un purosangue.
Lui è figlio di Lucius Malfoy, ex seguace di Lord Voldemort.. chi mi dice che non ha intenzione di seguire le orme del padre, e continuare quello che recentemente aveva lasciato in sospeso suo padre, prima di lasciare per sempre questa vita?
Il respiro si fa pesante ed inizio a sbuffare in modo estenuante, mentre goccioline di sudore iniziano a scendere rapide sulla mia fronte ed il cuore sembra essere sempre più debole e sofferente, ad ogni battito che mi rimbomba nelle orecchie.

«Ehi, ti senti bene?» mi chiede dolcemente Ginny, appoggiandomi una mano sulla spalla.
«Draco..» sussurro il suo nome, incapace di andare avanti e di concludere la frase.
Ginny si irrigidisce e balbetta cose incomprensibili.
«Blaise mi ha detto.. che lui non farà parte dell'esercito. Magari.. neanche Malfoy ha intenzione di passare al lato oscuro»

Scuoto la testa, in preda al panico «Vado a parlare con lui» balzo in piedi «H-ho bisogno di guardarlo dritto negli occhi.. e che mentre lo fa, mi dica che mai, e mai, passerà al Lato Oscuro. Che lui.. non è come suo padre» mi fermo per prendere fiato, mentre un bruciore inarrestabile mi pizzica gli occhi. Ginny mi fissa con preoccupazione
«Ginny.. io lo amo» singhiozzo «E devo capire.. se è giusto amarlo così tanto, e se ne vale la pena.. se sto amando la persona giusta.. o solo un ragazzo con una maschera che sceglierà sempre.. la strada più facile» Ginny mi sorride, finalmente premurosa.

«Ti capisco.. allora vai. Vai da lui. Anche se, sono sicura che farà la scelta giusta. Ed anche tu» le sorrido dolcemente, mentre mi dirigo fuori dalla Sala Comune.

~~
«Mi ha portato via l'unica persona che significava ancora qualcosa per me. Non permetterò che quella.. stupida mezzosangue, possa ottenere il suo grandioso e ambito lieto fine.. non finché io glielo impedirò. Anzi, dovrei dire, noi.»
Ghignò, di fronte ai suoi due complici.
Una bomba ad orologeria sta per essere scagliata.. e l'esplosione sarà forte.
E secondo loro, definitiva.
~~

Stavo per varcare la soglia della Sala Comune, quando davanti ai miei occhi vedo l'ultima persona, con la quale, avrei voluto incrociare il suo sguardo.

«Possiamo parlare?» domanda Ronald.
Mille brividi iniziano ad attraversarmi la schiena.. gli stessi che ho provato quel giorno quando il suo sguardo tagliente mi perforava la pelle. Quando la paura e il disgusto mi riempivano lo stomaco, mentre mi lanciava incantesimi, per il puro desiderio di farmi del male.. di ferirmi, in un modo più crudele di quanto non l'abbia già fatto abbastanza.

«No. Non ho niente da discutere con te» esclamo, con l'intenzione di sorpassarlo. Il ragazzo si para davanti a me, impedendomi il passaggio.
«Vengo in pace. Voglio sol-»
«Lasciami passare, per favore» dico in fil di voce, puntando lo sguardo verso il basso, mentre lungo i miei fianchi poggiano dei pugni chiusi, che mi sforzo di tenerli serrati e non cedere al tremolio di essi.
«Ronald» la mia migliore amica mi si affianca «Se non vuole parlare con te.. non insistere»
«Ginny, non ti intromettere. Sto parlando con lei» sbotta Ronald, fissando sua sorella.
«Mi sembra che ti abbia già detto di no» esclama lei, stizzita.

«Hermione, pochi minuti.. per favore» quasi me lo domanda supplicando. Lo guardo negli occhi. Vedo il suo sguardo.
Distante. Apatico. Superficiale.
I suoi occhi sono infidi. Ingannatori.
L'istinto prende il sopravvento, e mi vedo costretta ad annuire. La ragazza mi guarda sconvolta.
«Hermione..»
«Non preoccuparti. Non ci metterò tanto» le sorrido tranquilla, mentre Ginny fissa Ronald insistentemente con occhi colmi di odio e ribrezzo. Quello sguardo.. è anche il mio.
Annuisce insicura, ed esce.

«Ce l'ha fatta» borbotta Ronald una volta che Ginny fuoriesce dalla Sala Comune.
«A momenti pensavo che rimanesse qui..»
«Sono qui per ascoltare quello che hai da dire, non per sentirti parlare a vuoto. Sii chiaro, dì quello che devi dire e poi vattene. Il mio tempo è prezioso e non ho voglia di sprecarlo per una persona come te» dico tutto d'un fiato, mentre mi dirigo verso il centro della Sala, lontano da lui. Il ragazzo annuisce leggermente e si avvicina.

«Mi dispiace per tutto quello che ho fatto. Dalla prima cosa all'ultima..»
«Se devi parlare di questo, puoi anche uscire. Di cazzate ne dici già tante, non ne servono altre da aggiungere alla collezione» esclamo, fredda come il ghiaccio. Tagliente come una lama di coltello. Rare sono le volte in cui ho usato questo tono, sopratutto con lui, e mi fa venire i brividi.
«Questa situazione deve finire..» sospira, mentre si avvicina pericolosamente a me. Mi passa di fianco e si mette davanti al camino, con le mani dentro le tasche.

«Che situazione?»
«Questa. Tra me e te»
«Sei stato tu a farla creare. Non io» la mia mente contempla il pavimento, incapace di fissarlo, nuovamente, negli occhi. Una situazione imbarazzante si crea tra noi. Il silenzio rimbomba incessante nella Sala, finché il ragazzo non riprende parola.

«Io sono pronto a ricominciare e sono sicuro, che anche tu lo vuoi, Hermione, ma non riesci ad ammetterlo» la mia bocca si spalanca, sconvolta, mentre inizia ad avvicinarsi.
Il suo sguardo è proiettato altrove.
Ma il suo corpo si muove in automatico.
Tutto troppo in fretta.

Angolo autrice
Ma cosa starà succedendo?

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora