chapter twenty-eight.

648 31 2
                                    






"Davvero è successo tutto questo? Uh, non lo avrei mai detto, cioè Richard mi sembrava un tipo apposto, sinceramente mai avrei immaginato che si rivelasse un coglione anche lui. Ma tu pure, ti circondi proprio di bastardi, Abby."

Abby, nel pomeriggio, stesa sul suo letto matrimoniale in stanza dopo il pranzo, davvero squisito a suo parere, aveva chiamato suo cugino Liam per raccontargli dell'avvenimento. 

Come tutti, era rimasto stupito dalla vicenda raccontatagli dalla cugina, stentava a crederci infatti. Nemmeno lei pensava che Richard potesse arrivare a tanto, ma in realtà sapeva bene che era la sua collera ad avere la meglio su' di lui, cioè c'era rimasto decisamente male per la sconfitta al concorso e per la vittoria di Abby, che aveva architettato tutto quello solo per vendetta.

"Non è colpa mia," borbottò lei, arricciando le labbra e aggrottando le sopracciglia. Si stiracchiò sul letto, sbadigliando successivamente, era piuttosto stanca, doveva ancora recuperare il sonno. "Piuttosto, Richard è stata l'ennesima prova di quanto le persone che al meglio credi buone e gentili, si rivelano essere poi dei mostri."

"Ed è anche la prova che non bisogna fidarsi di nessuno, se non delle conoscenze proprie. Guarda me, ad esempio, avrei anche degli amici al lavoro, ma non sostituiranno mai Harry oppure Louis. Di loro, io, mi fido ciecamente."

"Stessa cosa vale per me, nei confronti di Sam..." non continuò, si rese conto che purtroppo non aveva una cerchia così larga di amici veri. 

C'era anche Tom, ma per colpa di tutto quel casino, non lo era riuscito più a vedere, si sarebbero persi di vista sicuramente, ed Harry non voleva considerarlo come un amico, ma qualcosa di più magari...

"Ad ogni modo, spero che Harry possa vincere questa benedetta competizione. C'è una tensione assurda qui." sospirò, si mise a sedere sul letto e tolse il cellulare dall'orecchio per poter controllare l'ora. 

Erano le quattro e mezza, Harry aveva dato appuntamento ai suoi dipendenti intorno alle cinque per poter parlare ancora a proposito del progetto. Rimise il telefono all'orecchio, Liam le stava parlando.

"Sì, non ti preoccupare, Harry è bravo in queste cose. Ve la caverete sicuramente, nonostante la pessima concorrenza." ci fu una pausa, Abby stava cercando di capire se quella entrata nella sua stanza era una specie di mosca, oppure addirittura una vespa. Fortuna che, quando l'insetto le passò davanti, lei pote' notare che si trattava di una semplice mosca, e ascoltò la domanda di Liam. "Allora, come stai? Da un punto di vista sentimentale."

"Da un punto di vista sentimentale," ripete', giocherellando con l'elastico della sua tuta. "Bene, cioè, per me è come se non fosse mai esistito, figurati."

"Quindi lo hai già dimenticato?"

"Be', dimenticare è una parola grossa," ridacchiò amaramente, come un flash improvviso le si presentarono davanti agli occhi quelle foto. 

Quelle maledette foto. 

Morse il labbro inferiore, non le veniva nemmeno più da piangere, erano due esseri insignificanti. "Ma diciamo che mi sono del tutto indifferenti, sia lei che lui. Non voglio mai più vederli, ho voltato completamente pagina, sto riscrivendo un nuovo capito della mia vita."

"Perfetto, mi fa piacere sentirtelo dire. Va' avanti, fregatene di queste persone, avranno quello che si meritano."

"Lo so' bene, Liam." 

Reborn Soul [MadSoul's Sequel]Where stories live. Discover now