SUCCESSE ALL' ULTIMO ANNO DEL LICEO

7.UFFICIALMENTE INSIEME

Stiles, quel pomeriggio, era tornato a casa desiderando soltanto di buttarsi sul suo letto e dormire. E così, sprofondato in un sonno pesante, lo ritrovò quella sera lo sceriffo Stilinski. Lo lasciò riposare, del resto non sarebbe successo niente se, per una volta, suo figlio avesse saltato la cena!

Il giorno dopo Stiles si svegliò rilassato e riposato, era proprio vero il detto che la notte porta consiglio! Lui quella mattina aveva maturato una salutare decisione, indispensabile per la propria sanità mentale: Derek era il passato, Jackson il presente. Quello che era successo nella Camaro andava dimenticato. Che gli importava di capire quello strano fenomeno che era successo tra lui e l'Hale? Magari quel calore era solo una di quelle cose misteriose che potevano fare loro licantropi, come il percepire dall'odore le emozioni o il riuscire a sottrarre i dolori agli altri! Ciò che doveva fare era tenersi alla larga dal proprio professore di letteratura, evitare qualsiasi contatto che non fosse quello in aula, durante le sue lezioni, con il resto della classe. E se lui, come era già accaduto, lo avesse colto di sorpresa doveva allontanarsi immediatamente, trattandolo con freddezza. Se poi l'altro avesse cercato di toccarlo, senza il suo consenso, si sarebbe mostrato assolutamente indifferente a quel contatto.
Risoluto nella propria decisione, si preparò per andare a scuola: quella mattina lo aspettava proprio una lezione dell'insegnante da cui voleva sfuggire...

Quando uscì fuori casa per andare alla sua Roscoe trovò, parcheggiata nel vialetto, una fiammante auto sportiva: Jackson era passato a prendere il suo ragazzo.
Stiles si sentì paralizzato da quella imprevista novità, lo imbarazzava soprattutto il fatto che, arrivando a scuola nella macchina dell'ex Kanima, di sicuro tutto il pack avrebbe capito che loro due stavano insieme. E se quei passaggi fossero diventati un'abitudine, la loro relazione sarebbe stata presto sulla bocca di tutta la scuola.
Ma, del resto, quella sarebbe stata solo la verità: LORO ERANO UNA COPPIA.
E Stiles, ripetendosi questo, salì a bordo della macchina di Jackson.

Quando, arrivati alla Beacon Hills High School, scesero dalla macchina, Stiles notò subito gli sguardi curiosi degli studenti presenti nel parcheggio, che si trasformarono in stupore nel momento in cui Jackson gli prese con naturalezza la mano per incamminarsi insieme verso l'entrata.

Stiles era scioccato: che gli era preso all'ex Kanima per svelare a tutta la scuola, in modo così plateale, quello che c'era tra loro due?!
Per un attimo pensò di lasciare la sua stretta, poi ricordò la decisione di quella mattina: Jackson era il suo presente...
E comunque 'loro erano una coppia', si ripeté come un mantra, mentre, sempre con la mano allacciata a quella di Jackson, si avvicinò al suo branco che, con Ethan e Danny, li guardavano stupefatti.
Poi alzò lo sguardo e li vide, sull'ultimo gradino, gli occhi fissi su loro due: Peter e Derek Hale.
Ora capiva il perché di quel gesto così eclatante da parte dell'ex Kanima: era un messaggio per il più giovane degli Hale, voleva che all'altro fosse chiaro che Stiles fosse un suo possesso...
Al figlio dello sceriffo non piaceva affatto essere considerato come un oggetto da contendersi tra i due licantropi, inoltre sapeva bene che quella sciocca rivalità era inutile dato che Derek lo aveva già rifiutato, ma decise che avrebbe fatto finta di niente. Per Jackson.
Così, con le dita ancora intrecciate, passarono tranquillamente davanti ad un allibito preside ed a un furioso professore Hale.

Si separarono per andare a seguire ognuno le proprie lezioni e Jackson fu spintonato allegramente da Danny ed Ethan.

- Ce l'hai fatta finalmente! - esclamò divertito quest'ultimo.

- Ma Stiles non era etero? ... Allora quando mi chiedeva se secondo me lui era attraente ci stava provando?! - chiese un meravigliato Danny.

Stiles invece fu circondato dal pack:

- Ma che...?! - domandò uno stravolto Liam.

- Eravate proprio carini mano nella mano... - affermò il solito, romantico Corey.

- E quindi... sei dei nostri? - questo, ovviamente, partì da Mason.

- Prima una coyote mannara, poi una banshee, ora un Kanima licantropo. Dunque ti piace variare... e chi sarà il prossimo: una chimera? Se è così mi prenoto subito! - e chi se non Theo se ne sarebbe potuto uscire così?

- Non riesco a crederci... - Stiles riconobbe la voce stupita di Malia.

- Il mio ex insieme al mio ex... suona un po' strano... - Lydia poi non si smentiva mai!

Scott fu l'unico che rimase in silenzio e continuò a non dire nulla per quasi tutta la mattinata.

E venne la lezione che Stiles tanto temeva. L'umano fece un profondo respiro, si disse che ce la poteva fare ed entrò nell'aula di letteratura. Il suo migliore amico gli si sedette accanto, come al solito, e questo diede conforto e sicurezza a Stiles.

Dopo poco che era cominciata la lezione l'intera classe divenne stranamente irrequieta. Si sentivano, oltre ai soliti sospiri innamorati verso il giovane professore Hale, quelli, più preoccupati, del povero Danny che stava affrontando una sadica interrogazione da parte di un accigliato Derek Hale dall'aria terribilmente minacciosa. Ma la cosa peggiore, per lui, era rendersi conto che al proprio insegnante sfuggiva un sorriso soddisfatto ogni volta che si trovava in difficoltà.

Stiles guardò Scott stupito: - Ma che gli prende oggi a Derek? - gli chiese sottovoce.

Scott si passò una mano tra i capelli, con nervosismo, e invece di rispondere alla sua domanda gliene pose un'altra: - Cosa significava quella sceneggiata con Whittemore, stamattina?

- Quale sceneggiata? - Stiles era perplesso.

- Mi hai capito benissimo - Scott lo guardò fisso negli occhi.

- Intendi il fatto che eravamo mano nella mano? Non ci vedo nulla di male, noi stiamo insieme - ribadì con tranquillità il figlio dello sceriffo.

- STILES! Fin dove vuoi arrivare con lui? - Scott sembrava esasperato.

- È il mio ragazzo! Dove pensi voglia arrivare, eh? Ti faccio un disegno per fartelo capire? - e Stiles lo guardò in modo eloquente.

- Stiles, NON FARE NIENTE CON LUI! - lo ammonì il True Alpha.

- E invece penso proprio che ci arriverò a fare TUTTO! - Stiles cominciava ad infastidirsi, ma che gli prendeva a Scott? Da quando si permetteva di ficcare il naso ed impartire ordini riguardo le storie del suo migliore amico?

- STILINSKI E MCCALL, visto che avete tutta questa voglia di chiacchierare venite pure qui davanti a me! SIETE INTERROGATI! Tu puoi tornare al tuo posto Malehani - il tono duro e asciutto di Derek li fece sobbalzare.

Scott guardò nervoso suo 'fratello': - Cavolo! Deve aver sentito tutto quello che abbiamo detto!

- E se anche fosse? Dove sta il problema? - e Stiles si alzò lentamente per avvicinarsi alla cattedra.

Anche Scott si alzò, per poi girarsi verso l'ultima fila sentendosi trafitto da uno sguardo contrariato. Jackson. Accanto all'ex Kanima, invece, c'era uno sgomento Ethan.
MALEDIZIONE! Scott aveva dimenticato che in classe c'erano altri due licantropi dall'udito potenziato che chiaramente avevano ascoltato tutto quello che si erano detti lui e Stiles.

L'interrogazione fu una lenta e dolorosa tortura. Derek, specialmente con Stiles, diede il peggio di sé, ma il figlio dello sceriffo affrontò con coraggio e determinazione ogni tipo di attacco.
Il suono della campanella, che segnava la fine della lezione, fu visto come l'insperata salvezza da una lunga, difficile e logorante battaglia.

Prima che gli studenti lasciassero l'aula Derek sussurrò a Stiles: - Domani, dopo la scuola, tutto il branco verrà da me per allenarsi, DOVRAI ESSERCI ANCHE TU, non accetto alcun tipo di scusa.

Stiles uscì dall'aula confuso ed agitato: dopo avergli detto quelle parole, prima di voltargli le spalle, il suo insegnante di letteratura, incurante del rischio di essere visto, aveva fatto scivolare una mano sulla sua schiena fino ad arrivare alla curvatura delle natiche, dove aveva lasciato le sue lunghe dita libere di vagare in una sensuale e maliziosa carezza.