CAPITOLO 20

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Pov Mila

Ho smesso di piangere da quattro giorni ormai ma non ho ancora messo piede al di fuori della mia camera, Nami è preoccupata viene spesso a bussare alla porta però non le rispondo perché le mie corde vocali non me lo permettono, per quanto riguarda te Kaory non ti sei più fatta viva neanche una volta, non hai nemmeno provato a chiamarmi e menomale altrimenti te ne avrei dette di tutti i colori, sono infuriata con te e vederti mi causerebbe ancora dolore.
Cosa dovrei fare adesso con te non lo so neanch'io continui a confondermi, mentre tutto quello che vorrei fare io è chiarire dato che in questo modo non si può andare avanti, lo sai bene anche tu ma a differenza mia scappi dal problema o addirittura fai finta che sia inesistente , sai che ti dico mi sono stufata di tutta questa situazione, della tua insicurezza e dei tuoi improvvisi sbalzi di umore e se fossi qui ti ripeterei ogni singola parola in faccia perché sei tu la ragione che mi fa stare male, i miei pensieri vengono accompagnati da altre lacrime che mi costringono a restare a letto.

Più tardi ricevo una chiamata ma la cosa che mi lascia perplessa è il nome che appare sullo schermo del cellulare, rispondo titubante «Cosa vuoi Kaory?» ci metti un po' a parlare «Volevo solo dirti che ho lasciato Ryuga ma siamo rimasti amici» con la tua affermazione riesci a sorprendermi tuttavia perdonarti è difficile «Non eri obbligata a dirmelo, se non sbaglio hai detto che la tua vita non mi riguarda» stacco la chiamata appoggiando il telefono sul comodino.
Mi dispiace Kaory ma non sono una bambola, sono una persona con dei sentimenti e il solo fatto che tu mi abbia scambiata per un oggetto mi ferisce ancora di più.

Pov Kaory

Bene ora che ero riuscita a fare un passo avanti tu mi respingi chiudendomi la telefonata in faccia Mila, evidentemente c'è l'hai ancora con me e posso capirlo spero solo che tu non mi tenga il muso per sempre perché non riuscirei a sopportarlo, ho rotto con Ryuga per poter stare con te e anche per smettere di prendere in giro lui, però che senso ha tutto questo se tu non vuoi più avere nessun tipo di rapporto con la sottoscritta.

Decido di tornare a casa dato che stavolta non scapperò dai problemi come ho fatto fino ad ora, prendo il mazzo delle chiavi e apro la porta notando che Nami non c'è mentre tu sarai sicuramente chiusa nella tua camera, cammino guardando tutte le nostre foto sia quelle vecchie che quelle più recenti sorridendo leggermente, esito un attimo prima di venire da te poi prendo coraggio presentandomi davanti alla tua porta bussando parecchie volte.

Quando apri per poco non mi prende un colpo sei dimagrita e le tue profonde occhiaie rivelano le notti di insonnia che hai passato per colpa mia.
Provo ad avvicinarmi ma tu mi blocchi iniziando ad urlare «Vattene voglio che tu sparisca della mia vita per sempre ,mi pare di essere stata chiara al telefono!».

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