Capitolo 17

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Dolcetto o scherzetto?

...

Eli's pov

Dopo la sera del cinema, è passato molto tempo. Lo stalker non si è fatto sentire, quindi penso che fosse solo uno stupido scherzo del momento, di qualcuno che voleva solo prenderci in giro. Io e Astrid non ne abbiamo proprio parlato. Lo vorrei tanto fare ma preferisco evitare la questione almeno per stasera dato che è Halloween, c'è la festa in costume della scuola e, siccome Halloween è la mia festività preferita in assoluto, non voglio rovinarla. Adessi mi sto preparando per la festa: mi travestono dalla statua della libertà in The Purge: Election Year. In testa, ho la corona della statua della libertà. Addosso ho una classica maglia bianca e un pantalone di jeans, leggermente stropicciati, sui quali ho messo del sangue finto, per rimanere in tema. Il pezzo forte è il trucco, che può sembrare semplice, ma è complicato da fare: ho fatto prima il contorno della faccia, due X sugli occhi e delle strisce sulla bocca, in bianco, successivamente ho ripassato tutto con un  ombretto verde fluo, assolutamente non rubato da mia madre, e infine, ho finito con ripassando  tutto con il bianco, per fare l'effetto led. Appena finito di truccarmi, vado a prendere Astrid, che, anche se non piace questa festa , viene e si traveste sempre. Arrivato a casa sua, pochi minuti dopo che bussò, Astrid apre la porta. Indossa un vestito rosso a giro collo però sbracciato con la gonna avanti un poco più sopra del ginocchio che poi si allunga sempre di più fino a toccare terra. Per il trucco, ha ricreato un viso pallido, ha messo sugli occhi un ombretto scuro e per le labbra un rossetto dello stesso colore dell'ombretto. Infine, indossa una corona e degli orecchini a croce davvero grandi. "Diamine, quest'anno ti sei impegnata di più!" Esclamo. "Anche tu stai bene, però ancora devo capire cosa rappresenta il tuo costume." dice ridendo sotto i baffi "Ma sono la statua della libertà di The Purge: Election Year." sospiro "Non ho ancora capito, ma va be', andiamo che come al solito siamo in ritardo." dice. Saliamo sulla macchina e partiamo. Nel viaggio verso la scuola cantiamo a squarciagola tutte le canzoni di Ariana Grande. Parcheggio e scendiamo. Ci dirigiamo nella mensa, abbellita per la festa da noi del consiglio studentesco, che ci abbiamo messo molto tempo per far sì che venisse bene. "Uau, ho fatto un ottimo lavoro!" esclamo "Modesto come sempre Eli." dice Astrid. Io mi giro e la guardo con lo sguardo più vanitoso al mondo. "Dai andiamo dagli altri." dice. Ci avviciniamo agli altri. "Salve ragazzi urliamo io e Astrid per sovrastare la musica "Ciao ragazzi! vi piace il mio costume?" Chiede Chanel facendo una piroetta su stessa. Il suo costume è ispirato all'antica grecia, con una corona di conchiglie sulla testa, delle perle sul viso e un vestito tipico greco. "Sei una favola!" dico "Oh grazie lo so!" esclama passandosi la mano nei capelli "uau, oggii c'è un'altra persona modesta oltre a Eli." dice Astrid con tono d'effetto "Astrid la modestia non fa per me, lo sai vero?" Domanda Chanel in modo retorico, ma anche preoccupato "Comunque siete bellissimi ragazzi." continua "lo sappiamo" dice Astrid imitandola. Mi giro attorno: "Lilith e Jacob?" chiedo. Chanel indica un angolo della sala, e vediamo loro due. Andiamo verso di loro. Lilith indossa un costume inspirato ai pirati dei Caraibi, invece, Jacob è vestito totalmente nero, con un trucco a scheletro. "Come va la situazione?" chiedo "Bene. Le prime sono più emozionate che mai." dice Jacob "Mi fa piacere!" dico contento "Astrid puoi venire un attimo?" chiede Lilith, tirandola per un braccio, per poi scomparire nella folla. "Eli sputa il rospo." dice Jacob appena siamo soli "cosa?" In che senso "sputa il rospo"? "Dai, sei sparito per l'intero secondo tempo e ho visto Astrid preoccupata." Qualche volta mi dimentico che i miei amici non sono ciechi o stupidi. "No nulla, semplicemente credeva che mi fossi sentito male" dico mentendo, ovviamente. Non posso dirgli tutto, rischierebbe solo, e poi non so come lo potrei dire: "No niente, una persona, che ha simulato l'incidente di mia sorella e Alex, dopo averli uccisi, mi stava minacciando, ma improvvisamente è scomparso nel mentre che probabilmente pianifica la sua prossima". Emh, no. "Ah va bene, però ricorda che se succede qualcosa sono qui." mi da una pacca sulla spalla. Gliene sono grato, ma manco se mi minacciare con un coltello alla gola glielo direi. Parliamo del più e del meno, fino a quando una ragazza si avvicina a noi, è vestita da cappucceto rosso:"Audrey stai benissimo!" urla Jacob facendola fare una giravolta, le sue guance si fanno talmente rosse che si vedono anche dalla poca luce che c'è "Grazie mille." dice "Non essere timida, oramai siamo tutti amici. Adesso andiamo in mezzo alla pista e facciamo conquiste." dice tirandole un braccio, facendola imbarazzare più di prima. A questo punto sono solo come un cactus in mezzo al Sahara, perciò decido di cercare Astrid e Lilith. Per fortuna le trovo subito. Sono insieme a Chanel, un ragazzo moro che è travestito da joker e Felicity, travestita da mummia "alternativa", con goccine di sangue d'appertutto. Ma come fanno a conoscere Felicity? "Eli siamo qui!" Urla Chanel sbracciandosi appena mi vede "Non l'abbiamo mangiata." dice indicato Astrid, ricevendo uno schiaffo sul braccio da quest'ultima "Manesca." ribatte la bionda. "Comunque loro sono Hunter" indica il ragazzo "e Felicity" e la indica a sua volta. "Noi due ci conosciamo già" diciamo insieme. "C'è dell'alcol?" Chiede di punto in bianco Hunter "Secondo te? Ci sono ragazzi che hanno 14, 15, 16 e 17 anni. Se vuoi l'alcol vai al dopo festa di qualcuno!" dice Astrid stizzita "stai calma principessina del cazzo" dice Hunter. So che dovrei essere infastidito, ma scoppio a ridere, non per l'offesa ma per la faccia di Astrid. Lei ancora più nervosa di prima dice: "Tu non ridere!" indicando me "E tu sei un rozzo! Poi io sarei di sicuro una regina." dice indicando lui "Okay questa era imbarazzante, ridete pure." dice subito dopo, arrendendosi e ridendo con noi. "Che c'è così tanto da ridere?" A pronunciare queste parole è, indovinate un po'? Si propio lei, la grandiosa, per modo di dire, Linda. Ci giriamo verso il trio delle bionde e hanno dei costumi straordinari peccato per le perone che lo indossano, rappresentano la luna, le stelle e il sole. La luna è Chloe, vestita argentato con un frontino con una luna in 3D, così anche il costume di Sophie solo che al posto della luna ci sono le stelle e, ovviamente, il sole è linda, che ha un vestito dorato con un fortino con delle "fasce a punta" che dovrebbero rappresentare i raggi solari. "Come non potresti uccidere qualcuno con queste spine che hai sulla testa?" chiede Chanel "Sei sola invidiosa che i nostri costumi sono più belli dei vostri" dice Linda. Che bello siamo tornati all'asilo. "Sembri una bambina di cinque anni. Riprenditi." ribatte Chanel. "Linda stanno arrivano gli altri." dice Chloe. Per altri intende i tre simpatici ragazzi che abbiamo incontrato oggi pomeriggio, cioè, William, Ryan e Dylan, con costumi che più banali non si può: dei giocatori si football zombie. "Ragazzi, se volete vi do il numero di una persona, si chiama originalità" dico prima che possano aprire bocca "Sentite, già mi sono rotta di stare qui a parlare con voi." Dice Astrid "Fate una cosa, andate nella parte più lontana della mensa, perché se continuo a respirare la vostra stessa aria soffoco, quindi via!" sbotta Astrid. Con sorpresa di tutti, se ne vanno davvero "Mi è sembrata una di quelle scene nei film dove la ragazza nuova e la reginetta si affrontano" dice Chanel piegandosi in due dalle risate "La principessina ha carattere" dice Hunter "Ed è anche più imbarazzante del solito" aggiungo io "Mi sono rotta anche di parlare con voi, perciò in pista! Tutti!" urla alzando le braccia. Ci spostiamo tutti subito in pista e balliamo.
Dopo due ore di continui balli, decido di andare a rinfrescarmi un po'. Neanche il tempo di andare in corridoio e mi squilla il telefono, un numero sconosciuto. So che non rispondere è una pessima idea, ma lo faccio lo stesso. "Pronto?" dico "Ciao Eli, come va?" E una voce cupa, modificata certamente al computer. "Chi sei?" Chiedo mentre mi allontano dal corridoio "Mi consoci Eli" afferma. Avevo già capito che era lo stalker e sono subito sbiancato "Sei lo stalker psicopatico?" Domando, anche se quando faccio queste domande sembro idiota "Certo che sono io." risponde. Ma perché non posso essere lasciato in pace. "Che vuoi da me? Mi rinchiudersi in un'altro sgabuziono?" rispondo ironico, facendo una risata sotto i baffi "Sai Eli qualche mese fa mi sono reso conto che la vita di tua sorella e quella del suo ragazzo non erano necessarie." Adesso mi sto spaventando, anche più di prima "Ho pensato a lungo, e neanche la tua lo è." nemmeno il tempo di pronunciare la frase, che la porta dell'aula dove era si chiude. Mi sento proprio come in quei film horror stupidi, ambientati nelle scuole. "E che vorresti fare? Ammazzarmi?" gli chiedo, provando a fare un tono fiducioso "No mio caro, voglio farti prima soffrire un po' e far muovere le manopole che ci sono del tuo cervell-" "Bla, bla, bla, mi vuoi semplicemente fare del male?" dico. Ok, sto leggermente cercando di fare lo spavaldo, giocando col fuoco. Sono un idiota più unico che raro. "Va bene, allora vedo che vuoi giocare anche tu. Perfetto!" dice. La telefonata finisce e mi giro. Mi ritrovo qualcuno incappucciato vestito di nero, che mi mette le mani alla gola. Mi stringe il collo, molto forte. Provo a staccarlo ma non ci riesco. Gli do un calcio sotto più forte che posso, e lui si stacca. Gli do una ginocchiata e lui si ferma, perché per fortuna è della mia altezza. Appena cade, scappo via dall'aula correndo. Corro in palestra, nel mentre che lui mi insegue, appena girò l'angolo, mi nascondo nell'aula del ricevimento, dove se entrasse tutti lo noterebbero. Dopo un po' chiamo Astrid al telefono. "Vieni nell'aula del ricevimento velocemente con gli altri!" Dico e stacco.
Dopo tre secondi arrivano Astrid e Jacob correndo. "Che succede?" Chiede Astrid "No nulla, ti volevo far vedere una foto che mi ha mandato mamma del viaggio a Los Angeles, e visto che non saresti venuta, ho fatto finta di stare male." Uau, mi serve un Oscar per la recitazione. Entrambi mi guardano, e mi tirano uno schiaffo. "Ma va fan culo!" dicono insieme. Torniamo entrambi nella mensa e la serata continua. Tutti si divertono, ma io non ci riescono, qui potrei farmi del male da un momento all'altro.
Spazio autori
Come avevamo detto questo capitolo è molto bello e speciale, soprattutto per noi, molto probabilmente uno dei preferiti di Lorenzo, poiché come Eli, ama Halloween. Speriamo che vi sia piaciuto leggerlo, come a noi è piaciuto scriverlo e, anche se oro mai lo diciamo sempre, ci saranno colpi di scena in futuro.
Questi sono i costumi/ trucchi dei nostri personaggi (ovviamente non sono questi i personaggi,noi ci siamo solo ispirati alle foto per una descrizione e le abbiamo messe così che voi aveste una più chiara visuale del costume)
Eli( immaginatelo al maschile)

Besties for resitesWhere stories live. Discover now