Capitolo 4

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Quando Loreyne guardò l'orologio sul comodino quella mattina, l'ora che segnava la informò di essere nettamente in ritardo sulla sua tabella di marcia.
Uscì dalla doccia alle sette meno un quarto, e nel giro di cinque minuti riuscì a decidere cosa indossare: degli skinny neri con sopra una maglietta beije dalle maniche lunghe abbinati a degli stivaletti neri. Legò i capelli color cioccolato in una coda alta, e con la giacca di jeans in un braccio e la borsa sulla spalla salì in macchina.

Fortunatamente riuscì a trovare un parcheggio non troppo lontano. Raggiunse l'entrata del palazzo a piedi, vi entrò e si diresse alla reception.
«Salve, il signor Tylor mi sta aspettando»
La donna seduta dietro al bancone le rivolse un sorriso gentile, prima di alzare la cornetta e annunciare il mio arrivo. Dopo neanche due minuti l'ascensore sul lato destro si aprì e l'uomo che ne uscì le si avvicinò.
«Benvenuta, io sono Noah Willson» si presentò porgendole la mano, che lei strinse subito.
«Piacere, Loreyne Scott»
«Sono il segretario del signor Tylor. Ci sta aspettando, mi segua.»

Dopo averla accompagnata di fronte al suo ufficio, le aprì la porta per trovarsi di fronte ad un uomo di mezz'eta, dalla barba ed i capelli bianchi, seduto alla scrivania impegnato in una telefonata, probabilmente d'affari.

Mise giù la cornetta e la invitò a sedersi su una delle due comode poltrone poste davanti a sè.

«E' un piacere conoscerti, Lorayne» pronunciò porgendo una mano, che lei si affrettò a prendere e stringere saldamente.

«Mi chiami pure Lory» rispose.
«Mio fratello Valter mi ha informata del tuo trasferimento giusto ieri pomeriggio. Siamo entusiasti di avere qualcuno del tuo talento. Da quello che mi ha detto Valter, lei è un'ottima lavotratrice.»

«La ringrazio, signor Tylor»

«Allora può iniziare da oggi, se vuole. Gli orari qui da noi sono molto flessibili, può arrivare fra le sette e nove, ha un'ora, un'ora e mezza per la pausa pranzo e può andarsene dalle diciassette. Ogni qual volta che ne ha bisogno, non importa la motivazione, può lavorare da casa, l'importante è che sia presente in ufficio almeno tre giorni la settimana. Ha la domenica come giorno libero, ed il sabato ha la possibilità di lavorare solamente di mattina.»

«E'...molto più di quanto mi aspettassi, la ringrazio» sorpresa, pronunciò tali parole. Mai si sarebbe aspettata un così tanta libertà. Quando lavorava a New York aveva degli orari molto rigidi da dover rispettare, e accadeva spesso che rimanesse in ufficio fino a tarda ora.

Trascorsero una decina di minuti ad accordarsi sulle mansioni, dopodichè le fù mostrato il suo ufficio. Una scrivania di ciliegio di medie dimensioni era posta davanti ad una grande finestra con vista sul parco. C'erano due poltrone, uno schedario, una libreria, e perfino un piccolo divano con un davani un tavolino basso di vetro.

Abbandonò borsa e giacca sul divano e prese posto dietro la scrivania. Mentre il computer si accendeva, aprì il raccoglitore che Mr Tylor le aveva dato e si mise a lavoro.

Erano le sei meno un quarto quando Lorayne salì a bordo della sua auto con una pizza da asporto in una mano ed una sigaretta nell'altra. Prima di partire aprì il finestrino per far uscire il fumo, richiudendolo immediatamente appena la ebbe consumata. Le temperature all'esterno erano calate all'improvviso, così come il buio.

Accese i fanali subito dopo aver girato nella via in cui, oramai abitava, ed ebbe un tempismo impeccabile, dato chè notò due bambine nel mezzo della strada appena essa si illuminò.

Frenò all'istante, le bambine si avvicinarono alla macchina dopo che Lorayne ebbe abbassato il finestrno.

«Ciao Lory» la salutò una delle due bambine, tenendo in mano un pallone.

«Jess, che cosa ci fate in mezzo a strada, al buio e da sole?» le chiese, allarmata.

«Stiamo aspettando papà- rispose la sorella -Possiamo stare da te finchè non torna?» le chiese, con voce flebile.

«Certo che sì! Venite»

Parcheggiò l'auto nel suo vialetto e scese per aspettare le due bambine, dopodichè le condusse all'interno del cottage. La temperatura era decisamente più elevata rispetto all'esterno.

«Venite bambine» fece accomodare loro sul divano e accese la televisione.

«Torno subito, vado a cambiarmi»

Salì le scale di corsa e si diresse nella camera da letto, si cambiò indossando una comoda tuta e delle snikears e fece ritorno dalle bambine in meno di cinque minuti.

«Grazie Lory» dissero in coro Jessica e Samantha quando diede loro dei succhi di frutti ed un paio di fette di pizza a testa.

«Adesso potete spiegrmi perchè eravate fuori casa, da sole a quest'ora?» si sedette sulla poltrona a gambe incrociate e rivolse loro un sorriso rassicurante.

«Quando è lavoro il nostro papà ci lascia con la nonna. Lei è vecchia e sorda, e spesso si addormenta quando ci guarda. Oggi eravamo in giardino a giocare e lei si addomentata sul divano, e noi siamo rimaste chiuse fuori casa» le spiegò Samantha, la più grande delle due.

«Abbiamo bussato alla porta e suonato il campanello, ma niente. Non si è svegliata» continuò Jessica.

«Ho capito bambine. Posso lasciarvi da sole per un paio di minuti? Vado ad attaccare un biglietto sulla porta di casa di vostra, per avvirtire il vostro papà quando arriva.»

«Sì, tranquilla» le rispose Samantha, senza distogliere l sguardo dalla televisione. Era accesa su un cartone animato; Lorayne lo conosceva, lo guardava diverse volte quando non trovava nient'altro in tv.

«Va bene, torno subito» disse, prima di chiudersi la pota del cottage alle spalle. Faceva più freddo rispetto a quando era rincasata, neanche mezz'ora prima. Si era alzato il vento, che le scompigliava i capelli mentre attraversava il suo giardino, e successivamente quello della casa accant. Giunta alla porta vi attaccò sopra il bigliettino con su scritto:

Jessica e Samantha sono da me, nel cottage a destra. Erano rimaste chuse fuori casa.

- Lorayne

Decise di suonare il campanello prima di tornare sui suoi passi, nel caso la nonna delle bambine si fosse svegliata oppure si svegliasse nel sentire il drin, ma non ottenne risposta.

Non Sapevo Di VolertiWhere stories live. Discover now